venerdì 19 dicembre 2008

Decreti attuativi: il Comunicato Stampa del Ministero

MIUR - Ufficio Stampa
La scuola cambia

Roma, 18 dicembre 2008

Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato i decreti per la riorganizzazione delle scuole per l’infanzia, elementari, medie e superiori.Per la prima volta in Italia dopo la Riforma Gentile del 1923, si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori). Elementari e medie cambiano dal 1° settembre 2009, le superiori dal 1° settembre 2010. La riforma porta a sistema le migliori sperimentazioni attuate negli anni e lo fa in una visione di insieme e non con interventi su parti singole scollegate dal resto, come spesso accaduto in passato.I principi che ispirano la riforma sono: più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell’organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti.

QUALI SCUOLE CAMBIANO
Dell’infanzia, Elementari, Medie, Superiori.


LE PRINCIPALI NOVITÀ
2 nuovi licei + ampliamento liceo artistico.2 nuovi licei: scienze umane (ex-magistrali), musicale e coreutica (danza e musica). 3 nuovi indirizzi per il liceo artistico (indirizzi: figurativo, design, new media).

RIVOLUZIONATI GLI ISTITUTI TECNICI
Rivoluzionati gli istituti tecnici: i nuovi istituti tecnici saranno quelli richiesti dal mondo del lavoro. 2 settori e 11 indirizzi: uno economico e l’altro tecnologico.L’economico avrà 2 indirizzi, il tecnologico 9.

UNICO MAESTRO DI RIFERIMENTO ALLE ELEMENTARI. ABOLITO IL MODULO
Alle elementari viene abolito il modulo a più maestri e viene introdotto l’unico maestro di riferimento.

FINE DELL’EPOCA DELLE FRAMMENTAZIONE DEGLI INDIRIZZI
Si pone fine alla frammentazione degli attuali percorsi di studio ed a sperimentazioni che hanno portato più di 750 indirizzi e una confusione non più funzionale e sostenibile. Per ragazzi e famiglie più chiarezza nella scelta.

STAGE IN AZIENDA IL 5°ANNO DELLE SUPERIORI
Al quinto anno opportunità di svolgere stage in azienda.

PIÙ INGLESE. OBBLIGATORIO IN TUTTI I 5 ANNI DELLE SUPERIORI
Più inglese in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nelle superiori viene reso obbligatorio per tutti e 5 gli anni. Ad esempio, al classico era presente solo al ginnasio.

ORE DI LEZIONE DA 60 MINUTI E NON PIÙ DA 50
Le ore di lezione passano da 50 minuti effettivi a 60. Fine della consuetudine per cui le ore sono di 50 minuti e non di 60. Il numero totale delle ore lavorate aumenta di fatto il numero di ore insegnate.

NEI TECNICI AL 5° ANNO DELLE SUPERIORI UNA MATERIA SARÀ INSEGNATA IN INGLESE
Una materia non linguistica verrà insegnata in inglese.

TECNICI 2+2+1
Gli istituti tecnici saranno organizzati in 2+2+1 anni. Il primo biennio con un contenuto formativo di base: italiano, matematica, ecc. Il secondo biennio specialistico a seconda degli indirizzi. L’ultimo anno sarà di perfezionamento mirato all’indirizzo scelto.

CENTRALITÀ DEI LABORATORI
Saranno dei veri e propri centri di innovazione attraverso la costituzione di dipartimenti di ricerca.

GOVERNANCE
I tecnici si aprono al mondo del lavoro con esperti e professionisti che possono entrare nel comitato scientifico della scuola.

I BAMBINI A SCUOLA A 2 ANNI E MEZZO
Si introduce nella scuola dell’infanzia la possibilità di anticipare l’iscrizione a 2 anni e mezzo.

ALLE MEDIE POSSIBILITÀ DI FARE 5 ORE DI INGLESE
Nelle medie inglese potenziato, se le famiglie lo desiderano: passa da 3 a 5 ore.

PIÙ SOLDI AI DOCENTI MIGLIORI
Dal 2011 i docenti migliori potranno ricevere un premio produttività che potrà arrivare fino a 7.000 euro l’anno.

CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI
Alle medie le due ore della seconda lingua potranno essere utilizzate per corsi di italiano per stranieri.

DUE LINGUE OBBLIGATORIE NEI NUOVI LICEI
In tutti i nuovi licei (musicale coreutico, artistico e scienze umane), due lingue obbligatorie.

PIÙ MATEMATICA E SCIENZE
Più matematica e scienze in tutte le scuole. Ad esempio nei licei scientifico e classico potenziate le materie scientifiche.

mercoledì 17 dicembre 2008

Perché avere paura di essere “diversi” dal resto d’Europa?

Volevo sottoporvi una piccola e semplice riflessione .
Noi italiani siamo sempre attentissimi ai nostri comportamenti rispetto agli altri paesi europei.
Se leggiamo che “l’Italia è penultima in Europa per il riciclaggio delle materie plastiche” oppure che “il nostro paese è l’ultimo in Europa per il trasporto di merci su rotaia” ci preoccupiamo – giustamente – di essere “meno europei” degli altri.
Se però si parla di scuola sembra, a sentire gli esponenti del nostro governo, che essere gli unici (i primi) in Europa ad avere nella scuola primaria a tempo pieno due insegnanti sia quasi una colpa...
Non potremmo invece per una volta semplicemente rallegrarci di aver elaborato e messo in pratica un modello che funziona e che forse può essere un esempio per gli altri paesi?
Perché per una volta non possiamo semplicemente essere fieri del nostro posto in Europa?

venerdì 12 dicembre 2008

E subito il dietrofront...

Da La Stampa.it – 12 dicembre ’08

Gelmini "Quante bugie! Nessun dietrofront sul maestro unico"
La verità del ministro

Roma
La Gelmini ha incassato il colpo dell’Onda e ora deve fare marcia indietro. Così dicono di lei, signora ministro. Cosa replica?
«Siamo di fronte ad una ingegneria della mistificazione. Voglio essere chiara subito: il maestro unico resta. Chiaro? Anzi: resta “solo” il maestro unico. Il modulo dei due maestri su tre classi è morto e sepolto per sempre».

E chi è invece che mistifica?
«La sinistra. E’ veramente pazzesco: mi hanno fatto una guerra su questo, l’hanno persa e ora si inventano che io, pressata dai loro scioperi e dalle loro proteste, sono tornata sui miei passi con la coda tra le gambe. Ma scherziamo?».

Ministro, ma qualche cosa è cambiato o no? Adesso si parla di maestro unico come «opzione». Non è stato sempre così.
«Vede? Siete caduti anche voi nella rete della disinformazione. E’ stato sempre così, invece. Tale e quale da sei mesi, da quando queste cose le ho scritte nel piano programmatico. Andatelo a rileggere».

Allora facciamo come ai quiz televisivi: una domanda per volta. Le famiglie e le scuole possono o no fare delle opzioni sul maestro unico?
«No. Il maestro è sempre unico».

Allora su cosa possono farle?
«Sull’orario scolastico».

Si spieghi, prego.
«Un docente ha un orario di lavoro di 22 ore. Se si sceglie di adottare l’orario di 24 ore settimanali, quella classe avrà un maestro unico, più due ore fatte da quelli di materie specialistiche, come religione o inglese, per esempio. Idem se si opta per le 27 ore».

Se poi però si sale alle 30 ore o addirittura al tempo pieno di 40 ore, è detto esplicitamente che i maestri sono due.
«Già, ma sono due nel senso che uno fa un certo numero di ore e quando ha finito arriva l’altro. Non c’è compresenza, non c’è modulo. Prima lavora uno poi lavora l’altro».

Senta, ministro, ma perché potendo scegliere una scuola a tempio pieno, o con un orario più generoso, una famiglia dovrebbe decidere di tenersi il «modello base» da 24 ore?
«Queste sono scelte educative che ogni famiglia fa autonomamente. La scuola deve solo offrire la possibilità di aderire a più modelli».

Ma se in una classe si alternano due docenti, il maestro unico salta?
«Uno sarà il maestro prevalente. Ma il “modulo” come è stato concepito fino ad oggi non c’è più».

Non c’era stato un parere della commissione Istruzione della Camera perché alle famiglie venisse data la possibilità di scegliere tra maestro unico e modulo?
«No. Mai. La commissione aveva suggerito di fornire alle famiglie la possibilità di poter optare tra diverse formule di orario, e questo suggerimento noi l’abbiamo recepito. Ma che c’entra tutto questo con il passo indietro sul maestro unico?».

E’ una mistificazione anche il fatto che ha stoppato la riforma delle superiori di un altro anno?
«Non ho fermato nessuna riforma. Tant’è che procederò nelle prossime settimane a varare i provvedimenti relativi anche a questo segmento dell’istruzione».

E che cosa ha fatto, allora, dato che ne ha rimandato l’attuazione al 2010?
«Ho deciso di dedicare più tempo ad una campagna di informazione presso le scuole e le famiglie, sul carattere e sulle novità di questa riforma varata dai miei due diretti predecessori, Moratti e Fioroni. Una campagna in questo senso partirà all’inizio dell’anno nuovo. Poi ci sono ancora alcuni pareri da acquisire, alcune decisioni da tradurre in provvedimenti normativi. Una cosa è fare le cose nei tempi giusti, altro è dare uno stop. Giusto?».

di Raffaello Masci

giovedì 11 dicembre 2008

Il Governo comincia a fare marcia indietro?

Da La Repubblica online – 11 dicembre '08

Il verbale della riunione sindacati-governo

Ecco il testo del verbale della riunione odierna Governo-sindacati sulla scuola: "In data odierna a Palazzo Chigi si è svolto un incontro, avente ad oggetto l'illustrazione delle linee guida di provvedimenti attuativi della legge 133/208. All'incontro, presieduto dal Sottosegretario di Stato Dott. Gianni Letta, hanno partecipato i Ministri Mariastella Gelmini, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta, ed i rappresentanti delle OO.SS.: Domenico Pantaleo e M. Concetta Brigida per la Cgil; Raffaele Bonanni, Giorgio Santini e Francesco Scrima per la Cisl; Luigi Angeletti e Massimo Di Menna per la Uil; Fedele Ricciato e Achille Massenti per la Confsal; Alessandro Ameli per la Cgu; Alberto Sartori per la Cida; Gennaro Di Meglio della Gilda-Unams. A conclusione della riunione con le Organizzazioni sindacali confederali e quelle del comparto scuola in merito agli interventi previsti dal Piano programmatico di cui all'art. 64 della legge 133/2008, il Governo si impegna a recepire nei Regolamenti da emanarsi ai sensi del medesimo art. 64, i principi e le indicazioni che hanno costituito oggetto dei pareri delle Commissioni Cultura, scienze ed istruzione di Camera e Senato ed in particolare:

a) l'orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell'infanzia garantirà prioritariamente il tempo di 40 ore con l'assegnazione di due insegnanti per sezione e provvederà soltanto come modello organizzativo residuale lo svolgimento delle attività didattiche nella fascia antimeridiana, sulla base della esplicita richiesta delle famiglie;

b) il tempo scuola della primaria sarà svolto, in relazione anche alla esigenza di riorganizzazione didattica, secondo le differenti articolazioni dell'orario scolastico a 24 (prime classi per l'a.s. 2009-10), 27, 30 e 40 ore. In particolare, per l'orario a 24 (solo prime classi per l'a.s. 2009-2010) e 27 ore, si terrà conto delle specifiche richiesta delle famiglie;

c) nelle classi funzionanti a tempo pieno saranno assegnati due docenti per classe".

d) nella scuola secondaria di primo grado, sarà previsto un orario obbligatorio da 29 a 30 ore, secondo i piani dell'offerta formativa delle scuole autonome;

e) nella scuola secondaria di primo grado le classi con il tempo prolungato, ferma restando l'esigenza che si raggiunga il previsto numero di alunni frequentanti, funzioneranno con non meno di 36 e fino ad un massimo di 40 ore;

f) ferma restando l'adozione di misure compensative idonee a garantire i complessivi obiettivi di riduzione dell'art. 64 del Piano Programmatico sarà previsto il congelamento per l'a.s. 2009/2010 dell'incremento del numero massimo di alunni per classe in connessione con l'attivazione dei piani di riqualificazione dell'edilizia scolastica;

g) sarà tutelato il rapporto di un docente ogni due alunni disabili;

h) dall'anno scolastico 2009/2010 troveranno attuazione i soli Regolamenti relativi al riordino del primo ciclo e al dimensionamento della rete scolastica e l'ottimale utilizzo delle risorse umane della scuola, con la contemporanea rimodulazione delle economie da realizzare per tale anno scolastico;

i) i regolamenti relativi al secondo ciclo si attueranno dall'a.s. 2010/2011. Si svolgeranno fin dal gennaio 2009 le iniziative e le attività di informazione al fine di far conoscere, diffondere e approfondire i contenuti dei nuovi percorsi di studio.

Il Governo si impegna inoltre:
1) a costituire un tavolo permanente di confronto per ricercare le possibili soluzioni a tutela del personale precario attualmente con nomina annuale o fino al termine delle attività didattiche, per favorire continuità delle attività di insegnamento e di funzionamento;

2) a prevedere, qualora le risorse di bilancio lo consentano, l'estensione degli sgravi fiscali previsti in materia di salario accessorio".

(11 dicembre 2008)

martedì 9 dicembre 2008

Petizione "Salviamo internet"

Ricevo da Villa La Fonte e pubblico:

A tutto il popolo di Internet, divulgate questo link
www.firmiamo.it/salviamointernet
A seguito della dichiarazione di Berlusconi in merito alla proposta di "regolamentare Internet", e della proposta di legge Levi-Prodi, si ritiene doveroso e quanto mai opportuno sottoscrivere questa petizione.
"Tuteliamo l'unico mezzo di comunicazione libero, ancora non controllato: non lasciamoci imbavagliare"

lunedì 8 dicembre 2008

Assemblea delle Scuole di Firenze e Provincia

GIOVEDI’ 11 DICEMBRE – ORE 21
VILLA ARRIVABENE - Piazza Alberti 1

ASSEMBLEA DELLE SCUOLE DI FIRENZE E PROVINCIA

La grande mobilitazione di questo autunno ha già prodotto risultati significativi: il governo è in grossa difficoltà, ha rimandato di un mese le iscrizioni e sta facendo marcia indietro nei regolamenti attuativi della legge Gelmini.
Ma restano i tagli distruttivi e la volontà di scardinare l’organizzazione scolastica e cancellare del tutto la compresenza : questo comporta la distruzione dei modelli scolastici, la riduzione del tempo-scuola e ( se va bene!!) creazione di doposcuola e orari-spezzatino, la negazione del diritto al Tempo pieno, al sostegno per i bambini in difficoltà, la costituzione di classi di 29 alunni, la perdita della continuità e dell’attuale organizzazione scolastica per le classi in corso……………………

ORGANIZZIAMOCI PER DIFENDERE LE ISCRIZIONI ALLE NUOVE PRIME, I DIRITTI DI CHI FREQUENTA LE CLASSI IN CORSO, LA POSSIBILITA’ DI AVERE SPAZI E TEMPI PER FARE UNA BUONA SCUOLA:
la mobilitazione collettiva per le iscrizioni, la determinazione a richiedere e a difendere il Tempo Pieno, i modelli scolastici esistenti, la compresenza, saranno fondamentali per sgretolare la legge Gelmini e procedere alla sua cancellazione!
Colleghiamo le scuole per organizzarci e diffondere informazione e materiali:
informative, delibere del Collegio e del Consiglio di Circolo/Istituto sul mantenimento dei modelli scolastici, moduli alternativi di iscrizione
-individuali e collettivi- per i genitori delle nuove Prime, conferme per le classi in corso…….
Troviamoci tutti, genitori, insegnanti, studenti, cittadini per difendere i nostri diritti e la scuola di tutti!
Firenze, 5/12/08

Coordinamento Genitori – Insegnanti

venerdì 5 dicembre 2008

Proposta per le iscrizioni

Dalla mailing del Coordinamento Genitori Insegnanti Toscana ho ricevuto questa proposta (ce ne sono anche altre simili) per un modulo di iscrizione unitario da proporre nelle scuole primarie. Di questo si parlerà nella riunione dell'11 dicembre (v. APPUNTAMENTI)


Al Dirigente del..............................Circolo/Istituto........…………
Al Presidente del Consiglio di Circolo/Istituto..............................

e p.c. Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di.........…………………………


Oggetto: Iscrizione alla classe Prima a Modulo.


Io sottoscritto ……………………………………………………………………………………,
genitore di …………………………………… ,
avente diritto all'iscrizione alla classe prima per l'anno scolastico 2009/10, richiedo con questa l'iscrizione alla classe prima a modulo secondo un modello unitario di ... ore, con insegnanti contitolari, corresponsabili e specializzati per aree disciplinari, con ore di compresenza per assicurare la qualità e l’arricchimento dell’offerta formativa ed il recupero degli svantaggi.

Chiedo che questa mia richiesta sia protocollata (restituendomene copia timbrata dalla Scuola) e allegata al modulo d’iscrizione che verrà trasmesso al Miur o comunque ad esso inoltrata.



Data …………… Firma

9 dicembre Anti - Gelmini day


giovedì 4 dicembre 2008

Scuola: slitta la data per le iscrizioni

da ANSA.it 04/12/2008

SCUOLA: SLITTA TERMINE ISCRIZIONI
Di un mese, fino al 28 febbraio

(ANSA) - ROMA, 2 DIC - Slitteranno di un mese le iscrizioni del prossimo anno scolastico. Lo ha deciso il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. Le famiglie avranno più tempo per orientarsi nelle scelte. Il ministero, infatti, sta procedendo alla riforma degli ordinamenti scolastici e ci sono tempi tecnici (il piano dovrà essere presentato, tra l'altro, anche ai sindacati) che rendono opportuno rinviare la scadenza per le iscrizioni, di solito stabilita al 30 gennaio.

martedì 2 dicembre 2008

Una nuova serie di iniziative in difesa della scuola

Dal sito Cgil Firenze:

Sit-in e concerti contro i tagli alla scuola

da la Nazione 22/11/2008

Un ciclo di proteste spalmate su tre mesi. La scuola non molla la presa, ma continua a lottare con sempre più veemenza contro il governo. Così, nelle prossime settimane prenderà il via l’«Anti Gelmini Day», ovvero «un giorno a cadenza mensile in cui organizzeremo eventi per mantenere alto il livello d’attenzione», come fanno sapere Flc-Cgil, Cisl e Uil scuola che, insieme alla Gilda, ieri all’Iti Da Vinci hanno organizzato una riunione delle Rsu e Rsa degli istituti scolastici della provincia. 150 i rappresentanti delle 120 scuole del territorio, dalle elementari alle superiori.
«Da Firenze arriva un bel messaggio di unità sindacale sui temi della scuola», ha detto Alessandro Rapezzi della Flc-Cgil. «Ci aspettiamo che nei regolamenti attuativi del decreto Gelmini ci siano aperture alle richieste sindacali», hanno aggiunto Nicola Tufaro della Uil e Antonella Velani della Cisl. Ma vediamo il programma delle iniziative. Si parte il 9 dicembre con un presidio davanti alla Rai, mentre per il 30 del mese prossimo è allo studio un concerto tenuto da gruppi studenteschi. Il 16 gennaio il mondo dell’istruzione sarà di nuovo in piazza per un corteo o una fiaccolata. Infine, il 6 febbraio via a una nuova assemblea unitaria.

Nota: il presidio di martedì 9 dicembre davanti alla Rai inizierà alle 12.00 e durerà per 24 ore. Anche i genitori sono invitati a partecipare.

mercoledì 26 novembre 2008

Piano programmatico all'esame della VII Commissione: proposta di parere favorevole con condizioni

Dal sito http://www.flcgil.it

La VII commissione ha terminato l'esame del piano programmatico, iniziato il 6 novembre scorso e, nelle sedute del 18 e 19 ha concluso i lavori con la proposta di parere, presentata dall'on Aprea presidente della commissione, da trasmettere al ministro dell'istruzione. Il parere definitivo dovrebbe essere approvato entro fine novembre.
Tra le condizioni espresse dalla VII commissione:
1) il riconoscimento delle 40 ore - con due insegnanti per classe - come orario obbligatorio nella scuola dell'infanzia, considerando l'orario ridotto come modello residuale e solo su richiesta delle famiglie;
2) l'orario nella scuola primaria deve risultare dalle richieste delle famiglie e non solo dalla riorganizzazioni prevista;
3) il tempo pieno deve vedere due insegnanti per classe invece di uno;
4) la revisione dei criteri sull'aumento del numero di alunni per classe;
5) la garanzia di un docente ogni due alunni disabili;
6) la richiesta, per il tempo prolungato nella scuola media realmente operante, di estensione a 40 ore;
7) lo slittamento delle iscrizioni al primo anno dei corsi interessati alla revisione degli ordinamenti;
8) garanzia di un numero adeguato di materie per i centri di istruzione degli adulti;
9) la revisione dei tagli previsti per il personale Ata per non ricorrere all'esternalizzazione dei servizi.
Molte altre solo le condizioni espresse, tanto che durante il dibattito è stato rilevato che in questo modo si rimette in discussione la copertura finanziaria della Legge 133.
Il contenuto della bozza di parere della VII Commissione, pur raccogliendo alcune osservazioni che come FLC abbiamo espresso durante le audizioni, non fa venir meno le nostre valutazioni e il nostro dissenso sul piano programmatico e sull'insieme dei provvedimenti del governo e del ministro sulla scuola. Peraltro, il venir meno dell’intransigenza del governo su alcuni punti, dimostra come le misure imposte non siano difendibili neanche dalla stessa maggioranza che è stata costretta, anche dallo straordinario movimento di protesta del mondo della scuola, a rivedere alcuni dei suoi diktat.
E’ bene inoltre ribadire che se non ritirano gli 8 miliardi di tagli, ogni modifica, se pur positiva, al disegno di destrutturazione del sistema pubblico di istruzione risulterà vana.

Roma, 21 novembre 2008

sabato 22 novembre 2008

Sempre a proposito del Piano Programmatico

da La Tecnica della Scuola.it del 21.11.08

Piano programmatico: sindacati in disaccordo
Le molteplici condizioni poste dalla Commissione Cultura della Camera non bastano a FlcCgil che continua ad esprimere un parere negativo sul Piano; al contrario CislScuola mostra di apprezzare le aperture della Commissione.

...continua nei COMMENTI

venerdì 21 novembre 2008

Forse qualche spiraglio?

Da La Tecnica della Scuola.it del 19.11.08

Pronto il parere sul Piano Programmatico

La commissione Cultura della Camera pone alcune condizioni: tempo pieno con due insegnanti, sezioni dell'infanzia a tempo pieno, eliminazione dell'aumento del numero massimo di alunni per classe.

...continua nei COMMENTI

documento cnpi

Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) -Seduta del 17 novembre 2008documento (vedi commento 1)

giovedì 20 novembre 2008

documento

IL DOCUMENTO FINALE DELL' INCONTRO NAZIONALE DELLE SCUOLE svoltosi a Firenze il 15 Novembre 2008 e' sul sito: http://www.retescuole.net

Una foto


Ho ricevuto da Antonella questa foto. Grazie.


mercoledì 19 novembre 2008

Iniziativa Scuola Cavalcanti

Documento approvato dal Collegio Docenti della Scuola (media) Cavalcanti.
(vedi in commenti).

Può essere un'iniziativa da pubblicizzare - fatemi sapere cosa ne pensate !

martedì 18 novembre 2008

Altre foto di sabato 15 novembre

Altre foto dell'inziativa Scuola e Costituzione di sabato 15 novembre in piazza del Comune a Sesto.

Visualizzale qui !

Iniziativa di sabato 29 novembre

Ricevo dalla mailing list del Coordinamento Genitori Insegnanti Toscana e pubblico:

Troviamoci tutti giovedì 20 novembre all'ARCI di piazza dei Ciompi - ore 21 - per preparare la prossima iniziativa di sabato 29 novembre: si pensava di fare, come a Bologna e in molte altre città, delle "lezioni di strada/animazioni/informazioni" gestite dalle scuole in vari punti della città; ne avevamo parlato all'ultima riunione e abbiamo raccolto le idee alla Assemblea nazionale. Si pensava possibile fare una iniziativa in Centro, una all'Isolotto, una a Novoli e, se possibile, una a Firenze-Sud, se chiaramente le varie scuole se la sentono. I tempi sono strettissimi e dobbiamo vedere come muoverci.
Facciamo girare le idee; sarebbe notevole anche se ci fossero iniziative nelle altre zone della provincia!

domenica 16 novembre 2008

Alcune considerazioni un po’ amare sulle giornate di ieri e di oggi

Tornando dal Polo Scientifico, dove oggi pomeriggio ho assistito a una bellissima lezione di fisica che faceva parte della giornata RicerAperta organizzata da ricercatori e studenti per sensibilizzare sulle conseguenze della L.133, mi facevo questa domanda: come mai i ricercatori e i docenti universitari sono così coinvolti e partecipi nella protesta? Come mai non hanno paura di organizzare iniziative insieme agli studenti e di esporsi in prima persona? E come mai invece anche ieri in piazza a Sesto, così come in altre occasioni, gli insegnanti delle materne e delle elementari erano così pochi? Siamo noi genitori che non riusciamo a coinvolgerli o sono loro che hanno timore di esporsi?

giovedì 13 novembre 2008

Documento Coordinamento Genitori/Insegnanti di Firenze

Pubblico qui di seguito il documento:

Coordinamento genitori/insegnanti di Firenze
Assemblea del 7 Novembre 2008

Punti di piattaforma

Il coordinamento genitori/insegnanti di Firenze è una struttura flessibile e democratica che raccoglie al suo interno due delle componenti della scuola: genitori e insegnanti di Firenze e provincia.

Il coordinamento:


si oppone al disegno di distruzione del sistema scolastico italiano, sostiene l’attuale modello di scuola (il tempo pieno e i moduli) primaria e dell’infanzia che negli anni ha prodotto risultati eccellenti, sostiene UNA SCUOLA A MISURA DI BAMBINO;

si oppone fermamente a una politica di tagli indiscriminati ma non per questo intende difendere il sistema attuale nel suo complesso e ritiene di fondamentale importanza la realizzazione di una riforma discussa e condivisa da tutte le componenti della scuola;

ritiene fondamentale battersi affinché:

- la scuola sia di tutti
- siano difesi il Tempo Pieno e la scuola della Collegialità
- sia rafforzato il potenziamento democratico degli Organi Collegiali;

persegue i seguenti obiettivi:

- difesa della Scuola della Repubblica e della sua laicità
- difesa degli Articoli 3, 9, 33 e 34 della Costituzione
- abrogazione della Legge 133 e della Legge 169 ( ex D.L. 137)
- ritiro del disegno di Legge Aprea e DL/leggi collegate
- sostegno alla LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE “Per una buona scuola per la Repubblica”: la legge è stata consegnata al parlamento il 4 agosto 2006 accompagnata da 100.000 firme di cittadini e cittadine;

si oppone:

- alla privatizzazione della Scuola e della Università e alla trasformazione delle scuole in fondazioni.
- alla formazione delle classi-ponte, all’emarginazione delle diversità, alle classi differenziali
- all’istituzione del maestro unico;

per attuare i propri scopi si prefigge di:

- fare informazione attraverso la distribuzione di volantini, assemblee nelle scuole e dibattiti cittadini;
- promuovere manifestazioni ed eventi come occasioni per parlare di scuola e per sensibilizzare l'opinione pubblica;
- attivarsi per coordinarsi con le altre realtà del movimento per trovare collegamenti e obbiettivi comuni (rete degli studenti medi, universitari, docenti, genitori a livello locale e nazionale)
- proporsi come un interlocutore
fondamentale nei rapporti con le istituzioni

martedì 11 novembre 2008

Intervento di Gianna Baldassini

Come promesso ecco l'intervento di Gianna al consiglio comunale di ieri.

Vorrei, prima di tutto, ringraziare il Consiglio Comunale per averci offerto l’occasione di questo confronto, questo ci fa sentire meno soli, sia come cittadini che come insegnanti.


Porto la mia esperienza e il mio punto di vista di insegnante di Scuola Primaria che da tanto tempo lavora nella scuola pubblica .

Posso dire che a Settembre, quando abbiamo letto il decreto 137, siamo rimasti stupiti. Chi è nella scuola e di scuola si interessa, sa che le cose da migliorare sarebbero tante, che la nostra non è la migliore delle scuole possibili, che non tutto funziona come dovrebbe...

La sorpresa però è stata nel vedere che il Decreto non prendeva in considerazione i malfunzionamenti e le carenze, ma tagliava ore, insegnanti e in compenso aumentava il numero dei bambini per classe.

Eravamo increduli: non era possibile che tutti i mali della scuola venissero curati solo con i voti in pagella e con i grembiuli.

Leggendo meglio, non fra le righe, ma proprio le righe della Legge, abbiamo capito che l’ obiettivo era quello di risparmiare.

La logica del risparmio ha già pervaso la scuola in questi anni, si sono già tagliate risorse, già non si nominano quasi mai i supplenti, sono diminuiti gli insegnanti di sostegno, sono aumentati i bambini per classe...

Pensavamo che questo potesse bastare!

Evidentemente questo non basta ... e allora?

Allora si taglia l’ unica ricchezza che la scuola ancora possiede:

il tempo pieno, l’ inclusione, la pluralità, la condivisione e la specializzazione degli insegnanti..

Il modello di scuola a tempo pieno, in cui tanti di noi hanno creduto, è un modello accogliente, in cui c’è un posto per tutti, in cui si fa un’esperienza scolastica insieme agli altri, in cui le molteplicità degli insegnamenti e delle attività offrono a ciascuno la possibilità di affrontare il proprio percorso di crescita.

Appunto: tempo pieno.

In queste settimane abbiamo invece sentito accostare e usare come sinonimi, le parole “tempo pieno” e “tempo di 40 ore”.

Il tempo pieno è un modello educativo in cui due insegnanti condividono il progetto educativo, le responsabilità, la valutazione dei bambini e le relazioni con le famiglie.


Oggi nella scuola, anche in quella a tempo modulare, le discipline, le materie, sono suddivise in modo che ognuno di noi possa meglio specializzarsi, per rispondere alle tante esigenze di questo tipo di società.

Dagli anni 90 ad oggi questo ci ha chiesto lo Stato, infatti ci ha imposto corsi, aggiornamento e formazione e li ha richiesti anche agli insegnanti precari che oggi, invece, non si considerano parte integrante della scuola e si cancellano con un colpo di spugna.


Nel tempo scuola a 40 ore, che peraltro si potrà avere solo se le risorse di organico saranno disponibili, l’ attività didattica sarà di 24 ore e il resto del tempo verrà impiegato in “qualcos’ altro”...

L’anno prossimo potranno formarsi classi dove una parte dei bambini uscirà alle 12,30 e una parte rimarrà a scuola...a fare che cosa e con chi non si sa ... (forse a fare i compiti assegnati dalla maestra unica), ma questo si chiama doposcuola, è qualcosa che già conosciamo e come dice chiaramente la parola è dopo-scuola e non scuola!


Chi è nella scuola da tempo ed ha già visto le riforme passate, sa che una riforma, prima di tutto, enuncia il modello pedagogico a cui si riferisce, cioè quale cittadino si vuole formare e perché, poi enuncia il che cosa, cioè quali apprendimenti sono fondamentali e infine parla del come, come sarà organizzata e tale organizzazione dovrà essere in funzione del progetto educativo.


Questa volta no, questa volta si dichiarano le necessità di risparmio e il come è funzionale al risparmio: il perché, il che cosa, si riducono al voto e al grembiule ( e forse anche alle classi ponte...).

Pensavamo che tutti i discorsi sull’importanza dell’educazione, dell’istruzione, della scuola, si traducessero in una vera riforma , pensavamo che la scuola meritasse molto di più e lo pensavamo come insegnanti, ma anche come persone che vivono in questa società.

Abbiamo letto e riletto la legge per trovarvi quelle rassicurazioni che ci arrivavano mezzo tv, fino ad oggi non le abbiamo trovate, per adesso c’è scritto, nero su bianco, che la scuola funzionerà a 24 ore e con un unico insegnante.

Ma se le ore verranno quasi dimezzate si dovranno dimezzare anche gli apprendimenti eil tempo di lavoro a scuola dei bambini.


Sarà forse abbastanza facile per quei bambini per i quali la scuola è uno dei tanti momenti formativi, quei bambini se la cavavano benino anche negli anni 60, con 24 ore e un solo insegnante, ma per gli altri? Per chi non potrà stare al passo?

Ecco, è questo che non vogliamo... non vogliamo una scuola che crei disparità, perché la nostra è scuola pubblica, cioè di tutti e deve offrire a tutti la miglior esperienza scolastica possibile.

Quindi noi chiediamo che le Istituzioni del territorio ci stiano vicine,

che aiutino la scuola ad affrontare e a gestire i prossimi anni,

che continuino a condividere il progetto educativo con le famiglie e con gli insegnanti, che si faccia tutto il possibile affinché venga ripensato tutto questo, che si abbia cura delle preziose esperienze fatte in questi anni...

...prima che sia troppo tardi.

Ve lo chiediamo perché a noi “ importa”, a noi interessa il futuro della scuola.

Consiglio Comunale Straordinario sulla Scuola 10/11/08




Ieri pomeriggio si è tenuto alla saletta 5 maggio un consiglio comunale straordinario avente come tema un approfondimento sulla cosiddetta "Riforma Gelmini" sulla scuola.
La "straordinarietà" stava nel fatto che erano stati chiamati ad intervenire persone esterne (non consiglieri) in qualità di esperti/coinvolti a vario titolo nel mondo della scuola. Alcuni a favore ed altri contrari - ciascuno ha esposto i propri punti di vista. E' purtroppo mancato il dibattito perché il regolamento comunale non lo consente e sinceramente è stata dura stare zitti ascoltando alcune corbellerie - c'è chi ha ritenuto di dover fare una lezione iniziando ab ovo dalla definizione di diritto privato e diritto pubblico ... boh !!
Per il Coordinamento Genitori Genitori ha parlato Novella Nuti che come suo solito si è espressa con competenza e grande partecipazione emotiva riuscendo, a parer mio, a smontare colpo su colpo le argomentazioni pro-Gelmini di chi l'aveva preceduta.
Molto brillante e convincente l'intervento, in qualità di docente, di Gianna Baldassini che allegherò in successivo blog.
Allego invece i primi due manifesti del Coordinamento Genitori esposti all'esterno della Saletta 5 maggio.
Ci vediamo sabato 15 alle ore 15 in piazza del comune per la nostra iniziativa.

sabato 8 novembre 2008

demenza senile o folle lucidità?

Avete dato un'occhiata alla lettera aperta del sig. Cossiga che dispensa "buoni consigli" al capo della polizia su come deve far comportare i suoi uomini nei confronti dei manifestanti della scuola?
Trovo la cosa parecchio preoccupante, se penso che ad intervenire in senso opposto è stato Fini.
Meditiamo

Carlo

venerdì 7 novembre 2008

alcuni articoli interessanti

INSERISCO IN QUESTA PAGINA ALCUNI ARTICOLI CHE RITENGO MOLTO INTERESSANTI E INFORMATIVI SULLA SCUOLA PRIMARIA, L'AUTORE E' GIUSEPPE CALICETI, SCRITTORE E MAESTRO. LI METTO NELLA SEZIONE COMMENTI, UN ARTICOLO PER COMMENTO, COSI' DA NON "INGOLFARE" TROPPO IL BLOG.

7 novembre assemblea provinciale genitori insegnanti

Venerdì 7 novembre ore 21 all'ARCI di Piazza dei Ciompi 11, assemblea provinciale del Coordinamento Genitori Insegnanti Toscana per confrontarci sulla situazione attuale, strutturare nel modo migliore il funzionamento del Coordinamento e i rapporti con i diversi comitati e coordinamenti e soprattutto valutare le prossime iniziative.

giovedì 6 novembre 2008

Riflettiamo su cosa ci può insegnare il passato

Ho riletto da poco un interessante discorso di "qualche anno fa" e vorrei riportarlo interamente:
Qui ad Atene noi facciamo così.
Il nostro Governo favorisce i molti invece dei pochi, e per questo viene chiamato democrazia. Qui ad Atene noi facciamo così. Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza; quando un cittadino si distingue allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito e la povertà non costituisce un impedimento, qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana, noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro, e non infastidiamo mai il nostro prossimo, se al nostro prossimo piace vivere a modo suo, noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai coloro che ricevono offesa e ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale senso di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato non lo consideriamo innocuo ma inutile e benché in pochi siano in grado di dar vita a una politica, tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia, noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma io proclamo Atene scuola dell’ellade perché ogni ateniese cresce prosperando in sè una felice versatilità, la fiducia in se stesso e la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione.
Ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.”
Pericle - Discorso agli Ateniesi, Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.-
Ora proviamo a riflettere anche per un solo attimo sulle parole "democrazia" e "politica".
Grazie
Carlo

mercoledì 5 novembre 2008

La protesta deve continuare!

Come tutti noi sappiamo, il decreto Gelmini è diventato legge dello stato il 29 ottobre. Ma per noi non finisce certo qui! La protesta deve continuare. Ora come prima e più di prima. Infatti, “qualcosa” nella maggioranza è stato scalfito, e non mi riferisco solo alle proteste che hanno coinvolto milioni di persone fra famiglie, insegnanti, personale della scuola, studenti…
Critiche all’operato del Governo, sia in merito ai contenuti del decreto che alle modalità di conversione in legge, sono piovute non solo dai membri dell’opposizione, ma anche da esponenti autorevoli della maggioranza stessa, insieme ad inviti al dialogo ed al confronto (mi riferisco alle parole del presidente del Senato, del presidente della regione Lombardia…).
Insomma, genitori, insegnanti, continuiamo a lavorare insieme per tenere viva la protesta, continuiamo a chiedere di essere ascoltati, non diamoci per vinti: una legge si può sempre modificare!

martedì 4 novembre 2008

ORE 16 CATTIVA SCELTA

CHE PECCATO IL CAMBIAMENTO DI ORARIO DALLE 21 ALLE 16. IMPEDISCE A TUTTI COLORO CHE ALLE 16 LAVORANO O VANNO A PRENDERE I FIGLI ALLE 16.30 (ANCORA C'E' IL TEMPO PIENO) DI PARTECIPARE. FATTO APPOSTA? SPERIAMO DI NO.

sabato 1 novembre 2008

Una mini rassegna stampa sulla manifestazione di Roma

Corteo no-Gelmini: «A Roma un milione»
Dopo la conversione in legge del decreto Gelmini e le proteste spontanee degli studenti in molte città d'Italia, è stato il giorno dello sciopero nazionale indetto dai sindacati confederali (Cgil, Cisl, Uil), Snals e Gilda. Roma ha ospitato la grande manifestazione partita da piazza della Repubblica con studenti, insegnanti, famiglie. Secondo gli organizzatori i manifestanti erano un milione.
(Corriere della Sera online)

Roma invasa: "Siamo un milione"
E i ragazzi circondano il ministero
Per la foto del giorno ci vuole l'elicottero, dalla strada ti fai solo un'idea. Il ministero dell'Istruzione è assediato, la marea dei ragazzi si espande e gira tutto intorno a quel brutto palazzo anni Venti. Arrivano e lo circondano, una trovata ma anche una necessità, in centomila davanti all'ingresso di viale Trastevere non ci si sta e allora "Circondiamo il ministero" cantano tutti in coro e dalle finestre dell'ospedale "Nuovo Regina Margherita", lì accanto, sono applausi. C'è ancora gente in piazza Venezia, piazza Esedra si è appena svuotata, non si svuotano le strade verso piazza del Popolo occupate da chi in piazza non ci arriverà perché non si cammina.
(La Repubblica online)

Un milione in piazza contro il decreto Gelmini
La vogliono fuori dalla scuola. E fuori dal Governo. Il cielo minaccia pioggia sopra piazza della Repubblica e sulla ministra Mariastella Gelmini e il suo decreto si abbattono come fulmini le proteste di professori, genitori, studenti, leader politici e sindacali (tra gli altri Guglielmo Epifani, Luigi Angeletti, Walter Veltroni, Giuseppe Fioroni, Fabio Mussi, Rosy Bindi, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero). Dissenso unanime e trasversale. Si protesta in tutta Italia, ma è impressionante il numero dei partecipanti alla manifestazione romana: gli organizzatori ne dichiarano un milione. Di tutte le età. Sono talmente numerosi che la piazza non li contiene. Traboccano per le strade del centro e per motivi di spazio si dividono in tre spezzoni: quello dei sindacati, quello degli universitari e un terzo corteo che dalla Magliana non riesce a raggiungere il centro della Capitale.
(Il Sole 24 Ore online)

Sciopero generale, la scuola si ferma
Gli studenti: a Roma siamo un milione
Un milione in piazza a Roma, secondo gli organizzatori, anche se il ministro dell’Interno Roberto Maroni minimizza parlando di sole 100mila presenze, che però hanno intasato la capitale e riempito ben tre cortei lungo le vie del centro. E gli studenti sono rimasti uniti anche di fronte alla "minaccia" di venire denunciati. Roma è stata invasa per tutta la giornata da centinaia di migliaia di manifestanti che hanno bloccato la circolazione ovunque. Il corteo si è dovuto fare letteralmente in tre spezzoni: il primo, quello dei sindacati, concluso a piazza del Popolo, il secondo, quello degli universitari, concluso con l’assedio del ministero dell’istruzione e il terzo, rimasto alla Magliana, perchè era impossibile entrare nel centro della capitale. Allo sciopero generale la partecipazione è stata massiccia: se anche il ministero ha "ammesso" l’adesione di circa il 60% dei lavoratori, non è lontano dalla verità quel 70-80% di scuole chiuse censito dagli organizzatori.
(La Stampa online)

Sciopero scuola, i sindacati: «Siamo un milione»
Il Viminale: «In piazza solo in centomila»
Ma per i troppi manifestanti la questura autorizza altri due cortei
Cori, slogan, palloncini colorati e girotondi. La manifestazione contro la riforma Gelmini ha invaso la capitale. Secondo gli organizzatori in piazza un milione di manifestanti. Per Rete degli Studenti gli alunni delle medie erano almeno 200 mila.La manifestazione di protesta che ha accompagnato lo sciopero generale del settore indetto da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals è partita poco prima delle 9 da Piazza della Repubblica, gremita già dal primo mattino nonostante il tempo piovoso. Secondo i sindacati allo sciopero generale avrebbe aderito il 70% di tutti gli istituti italiani. Diversi i cortei spontanei che hanno invaso la città. Modificato il percorso dei manifestanti per raggiungere piazza del Popolo dove hanno annunciato: «Siamo così tanti che il questore ha dovuto autorizzare altri due cortei». Alla periferia di Roma, tra punti di arrivo dei pullman alle stazioni di Anagnina, Tuscolana e Eur sono stati organizzati cortei spontanei a causa dell'eccessivo afflusso di manifestanti nelle strade. Anche sul Grande Raccordo Anulare decine di pullman sono rimasti bloccati. Oltre a Roma gli studenti sono al fianco dei lavoratori anche a Milano, Ancona, Cagliari, Catania, L'Aquila, Lecce, Palermo, Pavia, Torino e Bari.
(Il Messaggero online)

venerdì 31 ottobre 2008

Consiglio Comunale aperto 10/11

Si comunica che lunedì 10 novembre alle ore 21.00 si terrà un Consiglio Comunale aperto presso la Saletta "5 Maggio" di Sesto Fiorentino su:

"Provvedimenti del Governo su Scuola, Università e Ricerca".

U.O. Atti Deliberativi

mercoledì 29 ottobre 2008

PROPOSTA: 30/10 bambini a casa

Per dire no alla "riforma" Gelmini domani, 30/10, teniamo, se possibile, i bambini a casa, anche quelli le cui maestre non fanno sciopero. E, per giustificazione: "a casa per la scuola". La "riforma" e' stata, come prevedibile, approvata, continuiamo a darci da fare.

30/10

PER CHI SCIOPERA MA NON VA A ROMA:

Giovedì 30 ottobre
sciopero nazionale della scuola

CORTEO CITTADINO

di STUDENTI-GENITORI- LAVORATORI

ore 9.30 piazza San Marco
Firenze


organizza:
Coordinamento genitori-insegnanti, Rete dei Collettivi Studenteschi, Assemblea d'Ateneo Dottorandi, Coordinamento studenti medi, Coordinamento insegnanti precari inoccupati (C.I.P.I SCUOLA), Università Europea in movimento, Personale tecnico amministrativo dell'Università di Firenze, RSU Università di Firenze, Collettivo ZTL, Assemblea Permanente di Lettere e Filosofia, Collettivo di Architettura, Assemblea di Novoli, …

martedì 28 ottobre 2008

Richiesta al Sindaco

Ricevo e pubblico:

Dal momento che ha dichiarato apertamente di essere dalla nostra parte contro il decreto Gelmini, perchè non chiediamo al Sindaco di prendere una posizione dichiarando al governo di rifiutare l'applicazione di tale decreto nel suo Comune?
Magari potrebbe mettersi d'accordo con altri sindaci di altri comuni che potrebbero fare altrettanto.
Sono autorità che rappresentano noi cittadini e che hanno sicuramente più voce di noi.
So che al nord è già stato fatto.

Claudia

lunedì 27 ottobre 2008

Appello per la difesa della scuola pubblica del Forum Insegnanti

Ricevo e pubblico:

Comunicato del Forum Insegnanti

PER L’UNITA’ DELLE LOTTE CONTRO TUTTE LE “LEGGI VERGOGNA”
SU SCUOLA E UNIVERSITA’

L’ Appello per la difesa della Scuola Pubblica ha raccolto ad oggi oltre 12.000 adesioni.

Firma e fai firmare contro il DL 137/08, la legge 133/08 e il PDL Aprea http://www.foruminsegnanti.it/appello2008

Il disegno che oggi colpisce pesantemente Scuola ed Università fa parte di una più vasta strategia d’attacco ai beni comuni che questo regime sta portando alle estreme conseguenze, ma che altro non è se non il continuum delle politiche sull’istruzione che si sono susseguite negli ultimi quindici anni con governi di diverso colore.
Le controriforme scolastiche ed universitarie, da Berlinguer ad oggi, sono tasselli di un più ampio e generale processo di smantellamento dello stato sociale. Le leggi sull’ autonomia didattica e finanziaria di Scuola e Università avevano ed hanno il preciso scopo di spianare il terreno alla devolution e alla privatizzazione dell’istruzione; se così non fosse lo Stato avrebbe dovuto aumentare piuttosto che diminuire la spesa scolastica com’è costantemente avvenuto nello stesso periodo, in cui però i finanziamenti agli istituti privati hanno seguito un trend inversamente proporzionale.
Il P.d.L Aprea attualmente in discussione in Parlamento è la summa di questo devastante progetto politico sviluppatosi nel tempo con complicità trasversali ed irrespondabili negligenze.
Le Scuole Statali assumeranno la forma giuridica di fondazioni di diritto privato, inoltre i concorsi pubblici per l’accesso ai ruoli saranno aboliti e sostituiti dall’assunzione diretta del personale da parte delle scuole. Una vera e propria infeudalizzazione aziendalistica associata ad una sorta di clientelismo legalizzato.
Contro tutte le leggi vergogna sulla scuola è stato lanciato l’ appello “Scuola Pubblica: un bene comune in grave pericolo” che ad oggi ha raccolto oltre 12.000 adesioni, significative non solo per la quantità ma soprattutto per la provenienza. E’ stato sottoscritto, infatti, da tantissimi docenti di ogni ordine e grado in molte scuole, da accademici, ricercatori, studenti, genitori e più in generale da quei cittadini che al di là della loro professione sono consapevoli del ruolo svolto nella società dalla Scuola dello Stato.
Toccherà al mondo della scuola militante e al grande movimento studentesco sorto e sviluppatosi in misura esponenziale in questi giorni, del quale cogliamo l’enorme portata e le notevoli potenzialità, il compito storico di organizzare una opposizione sociale, aggregando attorno alle Scuole e alle Università i lavoratori, i genitori e quanti intendono resistere e difendere il bene comune dei luoghi dove si forma la conoscenza libera.

Il Forum Insegnanti
26.10.2008

sabato 25 ottobre 2008

Per scrivere dei "post" nel blog

Ricordo a tutti che per diventare autori di "post" nel blog, cioè per pubblicare notizie, idee, approfondimenti, foto ecc. (e non semplici commenti a quanto già pubblicato), potete scrivere a coordinamentogenitorisesto@hotmail.com .
Fatto questo, riceverete un'email d'invito e, seguendo le istruzioni, diventerete "autori".
Grazie!

giovedì 23 ottobre 2008

iniziativa " A scuola per la scuola "

1° Circolo Didattico di Sesto Fiorentino
"A scuola per la scuola "
giovedi 23 ottobre
dalle ore 18.00 alle ore 22.00
Scuole
De Amicis
Vittorino da Feltre
Pascoli
aperte
Faremo laboratori per i bambini, discuteremo, mangeremo insieme .....
Partecipate numerosi !!!!

domenica 19 ottobre 2008

Non tagliateci il futuro!

Vi segnalo questa nuova iniziativa organizzata da
flc-CGIL Toscana / CGIL Toscana - Coordinamento Donne


Non tagliateci il futuro!
Per la scuola di tutti
Affetti, effetti e difetti dei tagli al sistema della conoscenza
Diversi punti di vista


Biblioteca della Oblate
Via S. Egidio 21 / Via dell' Oriuolo 26, Firenze
Lunedì 27 ottobre '08
ore 16,30

incontro – dibattito – spettacolo


Conduttrice della serata: Simona Poli, giornalista Repubblica

Parteciperanno:
Mariella Baratti – ricercatrice CNR
Simone Bernardi Della Rosa – studente Liceo classico Dante
Susanna Camusso – Segretaria Nazionale CGIL
Maria Cassi – attrice
Chiara Riondino – maestra e cantante
Julia Rowan – studentessa Liceo scientifico Castelnuovo
Simonetta Salacone – preside del I.C. Iqbal Masih di Roma
Patrizia Vianello – presidentessa Legacoop Toscana


e inoltre saranno presenti Poeti improvvisatori in ottava rima

venerdì 17 ottobre 2008

assemblea cittadina lunedì 20 ottobre ore 21


Vi invito ad intervenire e pubblicizzare l'incontro - anche con studenti e docenti scuole superiori ed università che sono più difficili da raggiungere rispetto ai circoli didattici.
Grazie


giovedì 16 ottobre 2008

Assemblea cittadina a Sesto

Lunedì 20 ottobre 2008
ore 21.00
Saletta 5 maggio, via Cavallotti (dietro la Coop)
ASSEMBLEA CITTADINA
per discutere del Decreto Gelmini
Saranno presenti il Sindaco e altri esponenti del mondo politico.
Partecipiamo numerosi!

mercoledì 15 ottobre 2008

Manifestazione - Corteo a Sesto

Sabato 18 ottobre 2008
dalle ore 15.30
ritrovo in Piazza Galvani (Stazione F.S.)
MANIFESTAZIONE CORTEO
a sostegno della scuola pubblica
  • NO ai tagli sulla scuola
  • NO alla "maestra unica" nella scuola primaria e dell'infanzia
  • SI agli investimenti sulla qualità
  • SI alla scuola dell'integrazione

Andiamoci in tanti, genitori, insegnanti, bambini:

tutti insieme forse riusciremo a fare sentire la nostra voce!

domenica 12 ottobre 2008

Due amici al Consiglio dei Ministri

C’erano una volta due amici, Giulio Tremonti e Maria Stella Gelmini che, dovendo in qualche modo impiegare le loro giornate, decisero di smantellare l’intero sistema scolastico italiano, dalla scuola dell’infanzia all’Università. Disse lui:”Ho bisogno di 8 miliardi di euro!” Rispose lei:”Te li do io!” E il decreto 137/08 vide la luce e prese a braccetto l’appena nata legge 133/08 e insieme cominciarono ad andare a spasso per le vie di città e paesi contando sulla poca informazione che aleggiava fra la gente e lo scarso rilievo dato alla questione dai mezzi di comunicazione.
L’accento è sempre stato posto sulla reintroduzione del voto in condotta, venduto come medicina al dilagare del fenomeno del bullismo nelle nostre scuole, e sul ritorno al maestro unico nella scuola primaria. Sicuramente, in questa perversa manovra della nostra Ministra della Pubblica Distruzione, la scuola primaria è l’ordine di scuola che più di ogni altro ci rimette, ma non è certo la sola. I tagli, sia in termini di risorse umane che economiche, previsti dai su citati provvedimenti, hanno dimensioni e proporzioni senza precedenti. La scuola dell’infanzia funzionerà certamente nella sola fascia antimeridiana, quel che sarà il pomeriggio non ci è dato sapere, i bambini nella scuola elementare faranno lezione di italiano, matematica, storia, geografia, scienze, informatica, educazione all’immagine, educazione musicale, educazione motoria dalle 8:30 alle 12:30 e se il pomeriggio rimarranno a scuola saranno semplicemente sorvegliati (e la qualità dell’istruzione?). Il numero degli alunni per classe aumenterà, nelle scuole medie si potrà arrivare a 30 (!), le scuole nei piccoli centri verranno chiuse perché troppo onerose in relazione al basso numero degli iscritti. In generale, non ci saranno fondi per arricchire l’offerta formativa con progetti, uscite didattiche, corsi di alfabetizzazione per stranieri, corsi di recupero…. Ma i tagli aumentano in maniera direttamente proporzionale con l’alzarsi del grado di istruzione: le Università si vedono tagliati i fondi per la ricerca e dovranno cominciare a cercare degli sponsor che le finanzi (esattamente come le squadre di calcio, come afferma la Gelmini). Speriamo che i nostri figli siano tutti portati per le materie scientifiche perché non so quante aziende avranno voglia di investire nelle facoltà umanistiche!
Troppo altro ci sarebbe ancora da dire, ma per ora mi fermo qui. Riflettiamo e protestiamo con ogni mezzo (lecito….), non fermiamoci solo perché pensiamo che ormai è troppo tardi. Manifestare per una scuola di qualità è un nostro diritto!

giovedì 9 ottobre 2008

Come genitore e membro del consiglio del 2° circolo didattico di Sesto Fiorentino , sono abbastanza deluso della scarsa partecipazione alle assemblee che si sono tenute nei singoli plessi delle scuole del circolo.
Vorrei ricordare che il decreto Gelmini pone una seria ipoteca sul grado di istruzione dei nostri figli ed invito tutti i genitori a partecipare in massa alle manifestazioni che si terranno da oggi e per i prossimi mesi.
Facciamo sentire la nostra voce a coloro che vedono la scuola come spreco di denaro e non come investimento a lungo termine volto ad arricchire il nostro paese.

martedì 7 ottobre 2008

Manifestazioni anti-Decreto Gelmimi a Firenze

Lunedì 13 ottobre
Piazza SS. Annunziata, ore 21


Corteo-fiaccolata in difesa della scuola
promosso da CGIL - flc, CISL Scuola, UIL Scuola, Gilda degli Insegnanti

per dire
NO al taglio del tempo scuola
NO al taglio del personale
SI agli investimenti sulla qualità
SI alla scuola dell'integrazione
SI al rinnovo del contratto


domenica 5 ottobre 2008

Le mie ragioni del no al maestro unico

Il ministro Gelmini adduce, con il suo decreto, ragioni pedagogiche... ma le sue sono mere ragioni economiche. Su ordine del ministro Tremonti: si deve risparmiare... e quindi quando c'é da 'tagliare' è facile partire dalle categorie più deboli.
Probabilmente ad un maestro da un punto di vista "utilitaristico" insegnare solo la mattina e andare a casa il pomeriggio può anche stare bene. Ma come genitori dobbiamo pensare soprattutto ai nostri figli e io sono fermamente convinto che è meglio per mio figlio avere più insegnanti. Perché? Intanto avrei più probabilità di avere buoni insegnanti. Ma non solo, perché due o tre teste sono meglio di una; e poi con più insegnanti l'alunno è più protetto, più salvaguardato.
Se poi ci mettiamo che in una classe ci sono bambini con difficoltà di apprendimento, stranieri che non conoscono l'italiano... le ragioni contro il maestro unico aumentano.
In queste prime esperienze di confronto con i genitori e gli insegnanti mi sono accorto che la dis/informazione é tanta. Fermiamoci davanti alle scuole, parliamo fra di noi, scambiamoci opinioni; il futuro nostro e dei nostri bambini é nelle nostre mani...

sabato 4 ottobre 2008

Coordinamento Genitori Sesto Fiorentino

Il Coordinamento Genitori Sesto Fiorentino nasce come punto di incontro e dialogo per i genitori degli alunni delle Scuole dell'Infanzia e Primarie di Sesto Fiorentino.

A seguito delle iniziative messe in atto spontaneamente in questi giorni da gruppi di genitori delle scuole del comune per manifestare contro il Decreto Gelmini, è emersa l'esigenza di avere uno "strumento" efficace e un "luogo" in cui ritrovarsi per scambiare informazioni, idee, commenti e suggerimenti.

Da qui è nata l'idea di un Blog aperto a genitori, insegnanti, e tutti coloro che sono interessati ai problemi della scuola.
E' stato attivato anche un indirizzo email
coordinamentogenitorisesto@hotmail.com

Aspettiamo i vostri interventi!

Un gruppo di genitori della
Scuola Lombardo Radice

Sesto Fiorentino, 4 ottobre 2008