domenica 31 ottobre 2010

Cosa sta succedendo nella scuola: parlano i sindacati

Scuola, sanzioni ai professori che contestano i tagli
La denuncia dei sindacati: "Chi dice che mancano la carta igienica o i soldi per i materiali è accusato di danneggiare l'immagine dell'istituto"

Firenze, 29 ottobre 2010 - «UN AUMENTO dei provvedimenti disciplinari nei confronti degli insegnanti, pochi posti per il sostegno e, per protesta, il blocco delle gite». Dopo le manifestazioni di precari, universitari e studenti delle superiori, scendono in campo i sindacati degli insegnanti. Ieri i segretari provinciali Alessandro Rapezzi (Flc Cgil), Antonella Velani (Cisl Scuola) e Valerio Cai (Gilda-Unams), hanno denunciato le condizioni della scuola fiorentina. Al primo posto delle emergenze la situazione del sostegno in deroga, ovvero dei posti assegnati per casi di handicap gravi.

«L’ufficio scolastico provinciale — hanno spiegato Cgil, Cisl e Gilda — aveva chiesto 135 insegnanti, ma si è sentito rispondere dall’ufficio scolastico regionale che la domanda andava riformulata. Siamo così arrivati alla richiesta di 85 insegnanti, ma alla fine ne sono stati concessi appena 57. Questo significa che alunni e alunne che avrebbero avuto diritto al sostegno, non lo avranno o dovranno dividerlo con altri. Il tutto con il rischio che le famiglie facciano ricorso al Tar».

Problemi sono stati denunciati anche relativamente al personale Ata (custodi, amministrativi e personale tecnico) e ai supplenti. Altra questione spinosa, secondo i sindacati, l’aumento delle contestazioni di addebito (provvedimenti disciplinari) dei dirigenti scolastici nei confronti dei docenti. «Siamo arrivati a una media di 2/3 contestazioni al mese per ogni scuola fiorentina — spiega Rapezzi della Cgil — contro una al mese dell’anno passato. Possibile che gli insegnanti siano improvvisamente diventati indisciplinati? A noi sembra piuttosto un clima nuovo, lo stesso nel quale i ragazzi che occupano la scuola vengono denunciati dal preside».

Le contestazioni sono legate a varie questioni (violazioni deontologiche, mancanze amministrative e professionali) e possono concludersi (anche se raramente) con la sospensione dello stipendio per dieci giorni o con una segnalazione al Provveditorato. «Alcuni dei casi più contestabili — ha spiegato Valerio Cai — riguardano insegnanti che hanno denunciato in manifestazioni pubbliche o alla stampa le difficoltà della scuola. Hanno raccontato che mancava la carta igienica e sono stati accusati di danneggiare il buon nome della scuola. Un altro caso, apparso anche sui giornali, è stato quello della maestra di Greve che ha strappato l’immagine della Madonna di Fatima arrivata insieme a un bollettino per le offerte: contestazione anche per lei».

I SINDACATI hanno sollevato poi la questione delle procedure di contrattazione per i fondi di istituto. «Questa contrattazione — hanno detto — è essenziale per decidere varie attività, ma il 50% dei 125 istituti fiorentini non l’ha ancora avviata. L’obiettivo dei presidi è allungare i tempi e arrivare al nuovo anno quando, in base alla normativa Brunetta, potranno decidere con più autonomia». Oltre ad aver annunciato a proposito un contenzioso sindacale, Cgil, Cisl e Gilda, hanno invitato i docenti a bloccare le gite «per destinare i fondi ad attività più essenziali e far emergere i problemi della scuola». Alla manifestazione avrebbero già aderito numerosi insegnanti del liceo linguistico Pascoli, del professionale Elsa Morante, dell’alberghiero Saffi, degli scientifici Gobetti, Giotto Ulivi e Rodolico e dell’Itt Marco Polo. Prevista anche una manifestazione entro il 15 dicembre. […]
(Lisa Ciardi)

Da www.lanazione.it
29/10/2010

mercoledì 27 ottobre 2010

Senza parole …

Scuola/ Cgil: proposta Lega classi differenziate raccapricciante
'In linea filosofia partito di sani, ricchi, intelligenti, furbi'


Continua la polemica a distanza tra sindacati e Lega Nord sui benefici formativi degli studenti disabili che frequentano la scuola: a seguito della denuncia da parte di alcuni rappresentanti della Lega delle difficoltà nella gestione dei ragazzi portatori di disabilità più gravi durante le lezioni, oggi la responsabile dell'Ufficio politiche per la disabilità della Cgil nazionale, Nina Daita, ha dichiarato che "immaginare di tornare indietro alle classi differenziate è 'raccapricciante'".

Secondo Daita, l'idea della Lega Nord di istituire istituti specifici per portatori di handicap particolarmente gravi "costituisce l'ennesima provocazione offensiva verso le persone con disabilità e le loro famiglie: si è capito chiaramente qual è la filosofia culturale del partito di Bossi: un partito di sani, ricchi, intelligenti e furbi".

Per la dirigente sindacale "l'idea di segregare le persone 'diverse' è indegna di una società civile e democratica. I bambini e le bambine con disabilità non hanno scelto di nascere così, una politica forte cura i deboli e li integra, non li condanna alla solitudine ed a ulteriori sofferenze".

Da http://notizie.virgilio.it
25/10/2010

venerdì 15 ottobre 2010

Parte la discutibile anagrafe degli studenti

Scuola/ Partita anagrafe studenti per raccolta dati 6 mln alunni

Da oggi a 30 ottobre tutti istituti invieranno informazioni Miur

Roma, 13 ott. (Apcom) - A partire da oggi e sino alla fine di ottobre tutte le scuole italiane, statali e paritarie a partire dalla primaria, possono inviare al ministero dell'Istruzione i dati 'sensibili' e sul percorso scolastico-formativo riguardanti complessivamente oltre 6 milioni di alunni e studenti: le operazioni, che rientrano nella cosiddetta 'anagrafe degli studenti', derivano dal discusso decreto ministeriale n. 74, firmato ad inizio agosto dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, finalizzato a 'monitorare l'evasione dell'obbligo di istruzione, gli abbandoni scolastici, la irregolarità di frequenza e ogni altro fenomeno riconducibile alla cosiddetta dispersione scolastica, al fine di predisporre opportune azioni di prevenzione'.

L'anagrafe degli studenti, che tra le proteste di ipposizione e sindacati ha comunque avuto il via libera del Garante per la protezione dei dati personali, dà compimento al decreto legislativo n. 76/2005: le scuole italiane hanno in pratica l'obbligo di inviare i dati anagrafici degli alunni, comprensivi di codice fiscale, la frequenza e il percorso scolastico, ma anche gli spostamenti da un istituto all'altro, gli esiti di fine anno, 'con particolare riferimento agli esami finali di ciclo e agli esami di qualifica'.

Tra le informazioni da inviare ci sono pure quelle sull'abbandonano degli studi e su tutte le dinamiche individuali che hanno a che vedere con i processi educativi. Con la nota ministeriale n. 3714, del 6 ottobre, il Miur ha inviato alle scuole le indicazioni operative, la 'griglia' da utilizzare per i dati e l'informativa sulla privacy.

Da http://notizie.virgilio.it
13/10/2010

mercoledì 13 ottobre 2010

15 ottobre: sciopero dei COBAS

SCUOLA: COBAS, IL 15 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE IN 13 CITTA'

(ASCA) - Roma, 13 ott - Scioperi e manifestazioni in 13 citta' italiane contro la riforma messa in atto dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. L'appuntamento e' per venerdi' 15 ottobre quando docenti ed Ata scenderanno in piazza ''nel quadro dello sciopero della scuola convocato dai Cobas per l'intera giornata contro i tagli di orario, materie e posti di lavoro, per esigere dal governo l'assunzione stabile dei precari, investimenti almeno ai livelli medi europei, il recupero integrale degli scatti di anzianita' e dei contratti per docenti ed Ata, la restituzione del diritto di assemblea''. Lo annuncia Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas sottolineando che ''in piazza per battere la scuola-miseria accanto a docenti ed Ata ci saranno, nelle tredici manifestazioni, studenti medi e universitari, operai delle fabbriche metalmeccaniche, a partire dalla Fiat, e chimiche e lavoratori del Pubblico impiego, che considerano l'istruzione pubblica un cruciale bene comune; nonche' quei Comitati e Coordinamenti dei precari e dei genitori che si oppongono alla scuola-miseria di Gelmini e Tremonti ma che non dimenticano il ruolo svolto, nell'impoverimento della scuola, da quei partiti di centrosinistra che furono in posizione dominante nei governi Prodi''.

Da www.asca.it
13/102010

martedì 12 ottobre 2010

SCUOLA: REGIONE TOSCANA, SPA PER GESTIRE EDILIZIA IPOTESI INQUIETANTE

Firenze, 11 ott - ''Un'ipotesi a dir poco inquietante quella di dar vita a un soggetto misto pubblico-privato nazionale per la gestione dell'edilizia scolastica ipotizzando anche di gestire, con spa, diritto allo studio e formazione degli insegnanti''. E' netta la reazione di Stella Targetti, assessore toscano all'Istruzione nonché vicepresidente della Regione Toscana, a una indiscrezione secondo cui (per il 'Sole24Ore' di ieri) tre ministeri (Economia, Istruzione, Infrastrutture) starebbero lavorando attorno a un piano operativo e, forse, a un testo legislativo in modo da costituire una spa che dovrebbe rilevare tutte le competenze, oggi in carico agli enti locali, su proprietà, manutenzione e messa in sicurezza di tutto il patrimonio scolastico italiano per estendersi poi a molti altri aspetti della scuola.

''Non posso credere - prosegue Targetti - che il ministero dell'Istruzione sia d'accordo con questa impostazione: proprio con il ministro Gelmini ci siano da poco confrontati sul tema, con il preciso impegno da parte sua di rifinanziare la legge quadro sull'edilizia scolastica in base a competenze regionali e locali bene precisate dalla stessa norma''.

''Se c'è un aspetto positivo - conclude Targetti - è che il governo, finalmente, sembra convenire sulla necessità di considerare l'edilizia scolastica una emergenza nazionale: ma non sono queste le modalità da seguire, non è scavalcando i soggetti oggi competenti che si ottiene una nuova efficienza''.

Da www.asca.it
11/10/2010

sabato 9 ottobre 2010

La protesta della scuola

Scuola. Migliaia di studenti scesi in piazza contro i tagli

Lunghi serpentoni di studenti hanno attraversato le strade delle principali città Toscane. Oltre 5.000 i partecipanti al corteo di Firenze, 2.000 a Livorno e 1.500 a Siena

Anche in Toscana stamani [ieri, n.d.r.] migliaia di studenti medi, universitari ma anche ricercatori sono scesi in piazza e per le strade, per protestare contro i tagli e le riforme del governo su scuola ed università. Otre 5.000 ragazzi hanno sfilato a Firenze: durante la manifestazione ci sono stati forti disagi al traffico paralizzato anche da un 'fuori programma' nel finale, quando i manifestanti hanno deviato dal percorso previsto entrando nel sottopasso stradale della Fortezza, bloccando i veicoli privati e bus sui viali. Cortei contro la riforma ci sono stati anche a Livorno con 2.000 partecipanti e a Siena con 1.500. Tutti cortei si sono svolti in modo pacifico, tranne qualche isolato tafferuglio. Durante i cortei sono stati scanditi cori e slogan contro il ministro Gelmini, Berlusconi, la riforma scolastica e gli istituti privati, le imprese, Confindustria, la precarizzazione del lavoro.

Da www.intoscana.it
08/10/2010

A Lucca è nato un coordinamento in difesa della scuola pubblica

Scuola, un ottobre di protesta

LUCCA - E' ufficialmente nato il coordinamento lucchese in difesa della scuola pubblica, tenuto a battesimo da insegnanti, genitori e studenti nel corso di un'affollata assemblea pubblica alla Pia Casa. In programma diverse iniziative di protesta contro i tagli alla scuola.

Prima iniziativa programmata dalla Cgil, lo sciopero della prima ora di lavoro a scuola l'8 ottobre, giorno nel quale e' previsto anche un sit in studentesco in via Beccheria. Poi il 15 ottobre lo sciopero generale del mondo della scuola. Inoltre, per la fine del mese, si parla di una manifestazione in centro storico a Lucca. E in alcune scuole gli insegnanti hanno gia' annunciato che non svolgeranno più tutte le attività non strettamente obbligatorie. Come l'accompagnamento per le gite scolastiche, le supplenze interne tra docenti e il supporto ai progetti didattici aggiuntivi.

Da www.noitv.it
02/10/2010

mercoledì 6 ottobre 2010

8 ottobre: sciopero nazionale della scuola

Scuola, Flc-Cgil proclama sciopero nazionale dall'8 ottobre

ROMA (Reuters) - Prendono il via dall'8 ottobre prossimo le iniziative di sciopero in tutti i comparti della scuola messe in campo dalla Flc-Cgil.

Lo rende noto un comunicato spiegando che la prima ora di sciopero sarà effettuata l'8 ottobre per tutti i comparti e successivamente saranno attuate astensioni dal lavoro ad intermittenza ogni quindici giorni fino a dicembre.

La protesta riguarda i tagli a scuola, università, ricerca e Afam (alta formazione artistica e musicale), la crisi della formazione professionale, l'incertezza all'avvio del nuovo anno scolastico, spiega il sindacato.

"Il disegno di legge Gelmini sull'università e l'attacco agli enti di ricerca, veicolato dalla legge di riordino e dagli altri provvedimenti, stanno compromettendo già ora la funzione di queste istituzioni. I sistemi di istruzione formazione e ricerca sono sempre più al centro di un processo di smantellamento della centralità del ruolo pubblico con la chiara intenzione del Governo di favorire un esteso processo di privatizzazione dei saperi", precisa la nota Cgil.

Da http://it.reuters.com
04/10/2010

domenica 3 ottobre 2010

Sesto: inaugurazione dell’anno scolastico

INAUGURAZIONE ANNO SCOLASTICO A SESTO, IL SINDACO GIANASSI: “UGUAGLIANZA, DIRITTI E TAGLI DEL GOVERNO I NODI CENTRALI DELLA SCUOLA DEL FUTURO

Cerimonia d’inizio anno con la presidente di SestoIdee Farese e la vicepresidente della Regione Targetti

Si è aperta con il filmato sulla settimana dell’accoglienza dei bambini stranieri nelle scuole la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2010-2011 a Sesto Fiorentino. All’iniziativa, che si è svolta nell’auditorium dell’ITCG “Calamandrei”, sono intervenuti il sindaco Gianni Gianassi, la presidente di SestoIdee Sonia Farese e la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti. “Il tema del sistema formativo - ha spiegato il sindaco Gianassi - è una questione che riguarda tutta la società e di cui l’intera comunità si deve far carico. I giovani hanno il diritto ad essere padroni del proprio destino e delle proprie scelte, ad avere una scuola uguale per tutti e che possa dare a tutti le stesse opportunità. Se ciò non è possibile vuol dire che un pezzo del nostro Stato non c’è. Senza la scuola, il sapere e l’emancipazione – ha proseguito Gianassi - sarà più difficile uscire dalla crisi con le stesse risorse e capacità degli altri paesi europei e del mondo. Come enti locali cercheremo, con grandi sforzi, di fare la nostra parte per sopperire ai tagli del governo e continueremo a denunciare il processo di declino verso cui la scuola si sta avviando”. “Una scuola all’insegna del meno - ha affermato poi la presidente di SestoIdee Sonia Farese - caratterizzerà il sistema scolastico dei prossimi anni: meno attività formative, meno insegnanti di sostegno, meno laboratori, ore per le supplenze e risorse per il funzionamento. A causa della riduzione del tempo scuola si rischia di ritornare al doposcuola che insieme alla reintroduzione del grembiulino, del voto in condotta e all’aumento delle liste d’attesa nella scuola dell’infanzia, fa assumere al nostro sistema scolastico connotazioni nostalgiche quanto pericolose”.

La vicepresidente della Regione Stella Targetti ha concluso gli interventi annunciando l’organizzazione degli “Stati generali della scuola”, un cantiere aperto dove tutti gli operatori del sistema scolastico, le istituzioni e la società civile potranno confrontarsi sulla loro idea di scuola e sulle proprie esperienze. La cerimonia si è conclusa con la proiezione di un filmato realizzato dagli studenti sulla prevenzione del virus HIV.

Da http://met.provincia.fi.it
02/10/2010

venerdì 1 ottobre 2010

Sicurezza e qualità delle scuole italiane: una situazione preoccupante

Scuole italiane? Bocciate!

Cittadinanzattiva, tra le 20 associazioni guida di Civicrazia, presenta i dati dell'VIII rapporto “Sicurezza, qualità e comfort a scuola” (*). L'esito? Una severa bocciatura per le scuole!

Distacchi di intonaco, finestre rotte, muri imbrattati, palestre malandate, aule sporche e a volte sovraffollate. Edifici vecchi, che avrebbero bisogno di una manutenzione reputata urgente dagli stessi dirigenti scolastici e responsabili della sicurezza, ma che tarda ad arrivare. Certificazioni sempre assenti all’appello (è in regola solo 1 scuola su 3!), mentre aumentano gli episodi di bullismo e vandalismo.

Un quadro preoccupante con cui i ragazzi italiani si trovano a convivere ogni giorno.

Ai problemi di “ordinaria insicurezza”, scrive Cittadinanzattiva, si aggiungono quelli provocati dal Regolamento attuativo della legge 133/2008, articolo 64 che prevede per il 2009 e per il 2010 l’innalzamento progressivo del numero degli alunni per classi, nelle scuole di ogni ordine e grado.

E anche sul fronte pulizia non ci aspettano notizie incoraggianti. Tutt'altro: la circolare n. 9537 emanata dal Ministero dell’Istruzione lo scorso dicembre, tra le altre cose, prevede una riduzione del 25% delle spese per il personale addetto alle pulizie delle scuole.
D'altra parte i ragazzi a bagni senza sapone e salviette per le mani sono abituari, come pure i genitori a fare cassa per consentire ai propri figli la carta igienica. Ora non resta che improvvisarsi bidelli!

Per fortuna una nota positiva arriva sul fronte prevenzione: piano di evacuazione e valutazione dei rischi sono pressoché sempre presenti e anche le prove di evacuazione sono svolte con regolarità nel 93% degli edifici.

Per stimolare questo senso di responsabilità, Cittadinanzattiva il 25 novembre celebra la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole (per info: http://www.cittadinanzattiva.it/).

Ma Cittadinanzattiva formula civicraticamente anche richieste concrete, che riportiamo integralmente:

Anagrafe subito e sanzioni per chi non fornisce i dati. L’Anagrafe dell’edilizia scolastica va completa con urgenza ed aggiornata annualmente tenendo conto degli elementi legati alla sicurezza strutturale e di quelli non strutturali. Chiediamo anche che siano denunciati e sanzionati gli amministratori locali che non forniscono i dati per il completamento e l’aggiornamento della stessa.

Trasparenza per i cittadini. I dati fin qui raccolti da Ministero dell’Istruzione ed Uffici scolastici regionali, e successivamente i dati dell’Anagrafe completa, devono essere accessibili a tutti i cittadini ed alle organizzazioni civiche che ne facciano richiesta.

Fondi ordinari per uscire dall’emergenza. Vanno ripristinati i fondi ordinari triennali, previsti dalla legge 23/1996, per far fronte alle esigenze ordinarie dell’edilizia scolastica.

Sicurezza delle scuole fuori dal Patto di stabilità. Vanno rivisti i limiti imposti dal Patto di stabilità, per permettere agli Enti locali di spendere quanto effettivamente stanziato e messo a disposizione per l’adeguamento strutturale degli edifici scolastici.

No al sovraffollamento. Chiediamo: al Ministero dell’Istruzione, di rivedere l’art. 64 del Regolamento attuativo della legge 133/2008, che prevede l’innalzamento del numero di alunni per classe; agli Uffici scolastici di rendere noti i dati relativi all’affollamento delle classi; ai Dirigenti scolastici di non rendersi complici di situazioni di illegalità che mettono a repentaglio la sicurezza di studenti e personale. Ai cittadini chiediamo di continuare a segnalarci le situazioni di sovraffollamento, attraverso la campagna “Misuriamoci con classe” attiva sul sito web http://www.cittadinanzattiva.it/.

(*) Dal 2002 ad oggi Cittadinanzattiva ha monitorato 1.529 edifici scolastici e raggiunto ogni anno, con la Giornata nazionale delle sicurezza scolastica (25 novembre), circa 10mila scuole.L’VIII Rapporto nasce dall’Indagine condotta su un campione di 82 edifici scolastici di ogni ordine e grado (dall’infanzia alla secondaria di II grado) appartenenti ad 11 Province di 8 Regioni: Piemonte, Lombardia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia.

Da www.civicrazia.org
26/09/2010