sabato 27 agosto 2011

La Regione Toscana sostiene i POF con 10 milioni di Euro

TOSCANA/SCUOLA: REGIONE, 10 MILIONI PER SOSTEGNO PIANI OFFERTA FORMATIVA

Un impegno finanziario che sfiora i 10 milioni di euro con 39 azioni educative che la Regione Toscana indica alle scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico che sta per iniziare. E' tutto scritto in una delibera approvata dalla Giunta Regionale su proposta di Stella Targetti, assessore all'Istruzione, per sostenere le scuole nei loro Piani di Offerta Formativa (POF).

Le norme nazionali, spiega una nota regionale, prevedono che le Regioni possano sostenere i piani di studio delle scuole fino al 20% del monte orario annuale obbligatorio in modo che le singole istituzioni scolastiche, nel rispetto della loro autonomia, possano essere aiutate con offerte formative regionali di qualità.

La Regione Toscana ha dunque approvato i suoi ''indirizzi'': per l'anno scolastico 2011/12 si tratta di 18 progetti articolati in 39 azioni. Le scuole possono scegliere di aderire e di inserirle nei loro POF. Per ciascuna delle 39 azioni vengono indicati riferimenti e modalità di accesso.

Le risorse mosse sfiorano, in totale i 10 milioni di euro, ma, concludono dalla Regione, ''a tale cifra possono sommarsi cofinanziamenti di partner locali, pubblici e privati''.

Da www.asca.it
25/08/2011

sabato 6 agosto 2011

Toscana: un inizio di scuola con organici al minimo e classi affollate

Scuola 2mila alunni in più e 906 insegnanti in meno: è allarme

I tagli del governo, anche se «illegittimi» secondo una recente sentenza dal Consiglio di Stato, continuano a mettere in ginocchio la scuola pubblica. Insegnanti, sindacati e partiti d'opposizione chiedono il reintegro dei docenti e ausiliari tagliati negli ultimi anni, ma intanto si deve ancora fare i conti con organici ridotti all'osso e classi sovraffollate.

Alessandro Rapezzi, segretario provinciale della Flc, quali sono le situazioni più critiche a Firenze? «Alle medie di Montaione ci sarà una prima con 32 alunni, alla Cavalcanti di Sesto verranno fatte 9 prime da 28 o 29 alunni ciascuna, compresi 3 disabili, e alla Machiavelli di Firenze, si arriva a 31 per classe con un disabile.

Alle superiori non va meglio: al musicale del Dante ci saranno due prime da 34 alunni. Poi c'è il problema dei collaboratori, che saranno molto al di sotto delle necessità. A Reggello, Greve, Lastra a Signa, San Casciano, Barberino, Dicomano, San Piero a Sieve, Fiesole, i Comuni, soprattutto quelli con tanti plessi dislocati lontani gli uni dagli altri, potrebbero essere costretti a pagare di tasche proprie i custodi, a meno di non tenere chiuse le scuole.

E per le classi mancanti alla scuola dell'infanzia si dovrà ancora una volta fare affidamento sul finanziamento straordinario della Regione, che sarà definito in Provveditorato il prossimo 20 agosto».

C'è stato un incontro su questi temi all'Ufficio scolastico regionale (ieri, ndr), com'è andata? «Male. Il Provveditorato provinciale aveva richiesto 354 insegnanti in più nell'organico di fatto: sono posti strettamente necessari a mandare avanti la scuola, a fronte di organici di diritto già di per se insufficienti. Ma invece ne saranno assegnati solo 309. Ne mancano all'appello 45». E nel resto della Regione? «Non va meglio. Rispetto alle richieste, verranno assegnati 173 posti in meno. Rispetto all'anno scorso, si tratta di 906 docenti in meno a fronte di un aumento di oltre 2mila alunni».

Cosa succederà? «Non si sa più dove tagliare. Il Provveditorato provinciale ha annunciato che, se non arriveranno risorse aggiuntive come quelle assegnate ad altre regioni, per esempio alla Lombardia, a cui sono andati 400 docenti in più, saranno tagliati i professori delle serali, come l'anno scorso. Evidentemente sono considerate di serie B. In più non si concederanno le 181 classi di tempo pieno in più richieste dalle famiglie, alle elementari l'inglese sarà insegnato nei ritagli di tempo dai maestri ordinari che otterranno l'abilitazione con un corso di 60 ore. Poi si chiederà ai docenti di ruolo di fare più ore, in modo da coprire le classi tenendosi formalmente entro i tetti fissati dalla Finanziaria.

Noi gli rivolgiamo un appello: non siete obbligati ad accettare ore in più e se lo fate danneggiate i precari. La Flc non è contraria a rinforzi di orario, ma chiede che siano discussi nell'ambito del rinnovo del contratto collettivo nazionale».

Silvia Casagrande

Da www.unita.it
04/08/2011

mercoledì 3 agosto 2011

Gelmini bocciata!

Tagli, Consiglio di Stato boccia la Gelmini

Se mai ce ne fosse stato bisogno, anche il Consiglio di Stato ha certificato l'opera di mutilazione contro la scuola operata da Mariastella Gelmini. Lo scorso 29 luglio il consiglio si è pronunciato sulla richiesta d'appello presentata dal MIUR su numerosi ricorsi, alcuni dei quali promossi dalla FLC CGIL e accolti dal TAR Lazio nello scorso mese di aprile. E il parere è inequivocabile: i circa 87mila posti di lavoro eliminati negli ultimi due anni sono stati dichiarati illegittimi. Bocciati il D.I. n. 35/2010 e la relativa circolare sulle iscrizioni. Così come anche il D.I. 62/2009 relativo all'organico di diritto dei docenti per l'a.s. 2009/2010, in quanto il MIUR è obbligato ad acquisire, cosa che non ha fatto, il parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni espressamente previsto dall'art. 2 del DPR 81/2009. L'avvocatura dello Stato è provata a correre ai ripari dicendo che questo parere sarebbe stato acquisito in seguito da una apposita “tecnostruttura”. Il che chiaramente era un gesto per bypassare la Conferenza.

«La recente sentenza, in base alla quale il provvedimento che cancella ben 87 mila organici negli anni scolastici 2009-2010 e 2010-2011 “è privo di efficacia giuridica”, richiede ora un intervento del governo che spieghi come intenda affrontare la situazione», dice Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione Cultura. «Le prime spiegazioni del ministero - sottolinea la parlamentare - minimizzano molto il significato e le conseguenze della sentenza mentre noi crediamo che la prima cosa da fare sia quella di restituire gli organici tagliati alle scuole. A questo proposito ho presentato un'interrogazione perché il ministro spieghi come dare seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che si aggiunge purtroppo ad altri pronunciamenti della giustizia amministrativa che hanno espresso a diversi livelli illegittimo e contrario alla legge il comportamento del ministero stesso».

I ricorsi a carico del ministero dell'Istruzione «hanno ormai raggiunto proporzioni stratosferiche e dimostrano come la Gelmini abbia mutilato il comparto scuola, tagliando illegalmente fondi e professionalità». Affermano in una nota Letizia Bosco e Ilaria Persi, responsabili scuola dell'Italia dei Valori. «Ad appellarsi alla magistratura contro i provvedimenti adottati dall'estate del 2008 in poi, cioè a partire dall'approvazione del famigerato art. 64 della legge finanziaria 133, non sono stati solo i precari, costretti a contrastare la loro progressiva estromissione dal mondo della scuola dopo anni di servizio, ma anche - fanno notare Bosco e Persi - i comitati di studenti, i genitori e il personale di ruolo». «Lo scorso 29 luglio il Consiglio di Stato ha rilevato l'ennesima irregolarità nelle modalità con cui il ministero ha tagliato gli organici della scuola negli ultimi due anni. Si tratta di circa 87 mila posti di lavoro eliminati illegittimamente, il cui reintegro vanificherebbe il piano di 8 miliardi di tagli portato avanti con cieca ostinazione dalla devastante coppia Gelmini-Tremonti. È tempo che il ministro dell'Istruzione e questo governo, ormai allo sbando - concludono i due esponenti dell'Italia dei Valori - si arrendano e accettino il loro fallimento e il ripristino della legalità. L'esecutivo deponga, senza se e senza ma, le armi con cui da anni ha tentato di distruggere il sistema scolastico del nostro Paese».

Da www.unita.it
01/08/2011