Corteo no-Gelmini: «A Roma un milione»
Dopo la conversione in legge del decreto Gelmini e le proteste spontanee degli studenti in molte città d'Italia, è stato il giorno dello sciopero nazionale indetto dai sindacati confederali (Cgil, Cisl, Uil), Snals e Gilda. Roma ha ospitato la grande manifestazione partita da piazza della Repubblica con studenti, insegnanti, famiglie. Secondo gli organizzatori i manifestanti erano un milione.
(Corriere della Sera online)
Roma invasa: "Siamo un milione"
E i ragazzi circondano il ministero
Per la foto del giorno ci vuole l'elicottero, dalla strada ti fai solo un'idea. Il ministero dell'Istruzione è assediato, la marea dei ragazzi si espande e gira tutto intorno a quel brutto palazzo anni Venti. Arrivano e lo circondano, una trovata ma anche una necessità, in centomila davanti all'ingresso di viale Trastevere non ci si sta e allora "Circondiamo il ministero" cantano tutti in coro e dalle finestre dell'ospedale "Nuovo Regina Margherita", lì accanto, sono applausi. C'è ancora gente in piazza Venezia, piazza Esedra si è appena svuotata, non si svuotano le strade verso piazza del Popolo occupate da chi in piazza non ci arriverà perché non si cammina.
(La Repubblica online)
Un milione in piazza contro il decreto Gelmini
La vogliono fuori dalla scuola. E fuori dal Governo. Il cielo minaccia pioggia sopra piazza della Repubblica e sulla ministra Mariastella Gelmini e il suo decreto si abbattono come fulmini le proteste di professori, genitori, studenti, leader politici e sindacali (tra gli altri Guglielmo Epifani, Luigi Angeletti, Walter Veltroni, Giuseppe Fioroni, Fabio Mussi, Rosy Bindi, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero). Dissenso unanime e trasversale. Si protesta in tutta Italia, ma è impressionante il numero dei partecipanti alla manifestazione romana: gli organizzatori ne dichiarano un milione. Di tutte le età. Sono talmente numerosi che la piazza non li contiene. Traboccano per le strade del centro e per motivi di spazio si dividono in tre spezzoni: quello dei sindacati, quello degli universitari e un terzo corteo che dalla Magliana non riesce a raggiungere il centro della Capitale.
(Il Sole 24 Ore online)
Sciopero generale, la scuola si ferma
Gli studenti: a Roma siamo un milione
Un milione in piazza a Roma, secondo gli organizzatori, anche se il ministro dell’Interno Roberto Maroni minimizza parlando di sole 100mila presenze, che però hanno intasato la capitale e riempito ben tre cortei lungo le vie del centro. E gli studenti sono rimasti uniti anche di fronte alla "minaccia" di venire denunciati. Roma è stata invasa per tutta la giornata da centinaia di migliaia di manifestanti che hanno bloccato la circolazione ovunque. Il corteo si è dovuto fare letteralmente in tre spezzoni: il primo, quello dei sindacati, concluso a piazza del Popolo, il secondo, quello degli universitari, concluso con l’assedio del ministero dell’istruzione e il terzo, rimasto alla Magliana, perchè era impossibile entrare nel centro della capitale. Allo sciopero generale la partecipazione è stata massiccia: se anche il ministero ha "ammesso" l’adesione di circa il 60% dei lavoratori, non è lontano dalla verità quel 70-80% di scuole chiuse censito dagli organizzatori.
(La Stampa online)
Sciopero scuola, i sindacati: «Siamo un milione»
Il Viminale: «In piazza solo in centomila»
Ma per i troppi manifestanti la questura autorizza altri due cortei
Cori, slogan, palloncini colorati e girotondi. La manifestazione contro la riforma Gelmini ha invaso la capitale. Secondo gli organizzatori in piazza un milione di manifestanti. Per Rete degli Studenti gli alunni delle medie erano almeno 200 mila.La manifestazione di protesta che ha accompagnato lo sciopero generale del settore indetto da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals è partita poco prima delle 9 da Piazza della Repubblica, gremita già dal primo mattino nonostante il tempo piovoso. Secondo i sindacati allo sciopero generale avrebbe aderito il 70% di tutti gli istituti italiani. Diversi i cortei spontanei che hanno invaso la città. Modificato il percorso dei manifestanti per raggiungere piazza del Popolo dove hanno annunciato: «Siamo così tanti che il questore ha dovuto autorizzare altri due cortei». Alla periferia di Roma, tra punti di arrivo dei pullman alle stazioni di Anagnina, Tuscolana e Eur sono stati organizzati cortei spontanei a causa dell'eccessivo afflusso di manifestanti nelle strade. Anche sul Grande Raccordo Anulare decine di pullman sono rimasti bloccati. Oltre a Roma gli studenti sono al fianco dei lavoratori anche a Milano, Ancona, Cagliari, Catania, L'Aquila, Lecce, Palermo, Pavia, Torino e Bari.
(Il Messaggero online)
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