domenica 19 giugno 2011

A scuola nessuno è straniero

A SCUOLA NESSUNO E' STRANIERO

Convegno Regione Toscana - Giunti Scuola
Venerdì  30 settembre 2011
Palazzo dei Congressi
Piazza Adua 1 - Firenze

Dopo vent’anni di pratiche ed esperienze di integrazione nella scuola, diventata multiculturale e plurilingue, è giunto il tempo per una nuova fase che diffonda e porti a sistema le attenzioni e i progetti per una buona integrazione dei bambini e dei ragazzi che provengono da ogni parte del mondo, adottando metodologie e strumenti educativi adeguati alle nuove e diverse esigenze della “classe multiculturale”.

È il momento di superare il concetto di “integrazione degli stranieri” per approdare a quello di “inclusione nelle differenze”. Varie sono le ragioni che muovono in questa direzione: innanzitutto, vi è una motivazione di carattere strutturale e demografico: sta progressivamente aumentando il numero dei bambini stranieri nati in Italia, mentre si assiste a un rallentamento di coloro che giungono qui per ricongiungimento famigliare, perciò sempre di più avremo a che fare, con bambini stranieri che sono futuri cittadini – italiani de facto anche se non ancora de iure – inseriti nei servizi educativi fin dalla prima infanzia e già italofoni al momento dell’ingresso a scuola. Essi rappresentano il futuro del nostro Paese.

Vi è poi una motivazione pedagogica: non si può oggi continuare a guardare all’immigrazione – e alla presenza dei bambini stranieri a scuola – solo in un’ottica connotata dall’emergenza e dalle misure di “pronto intervento” volte a ripristinare la precedente “normalità”. La “normalità” è, sempre più, quella di crescere, insegnare e apprendere in contesti eterogenei. Si deve quindi adottare una visione più lungimirante, che accompagni il presente e immagini il futuro.

Vi è inoltre una motivazione di tipo sociale ed etico che guarda con preoccupazione al clima attuale di chiusura e distanza nei confronti degli altri, fino a vere e proprie forme di discriminazione, che si manifestano nelle frequenti rappresentazioni della “diversità” come minaccia all’identità nazionale. Anche la scuola risente di questo clima, che rischia di erodere il lavoro educativo e di rendere più fragile la scuola che “costruisce uguaglianza”.

È un momento cruciale per la scuola e per la comunità: il convegno si propone di porre all’attenzione quanto è stato finora fatto, quanto si può fare e quanto si deve ancora fare nella direzione della con-cittadinanza.

Programma:

La scuola della buona integrazione: le pratiche e gli strumenti
Cinque sessioni tematiche parallele
Nelle cinque sessioni tematiche del mattino ci sarà la possibilità di scambiare e mettere in comune i dispositivi, i progetti e i materiali didattici fin qui realizzati nelle scuole e nei servizi della buona integrazione. Verranno individuate quattro/cinque buone pratiche a livello nazionale e regionale da presentare nelle diverse sessioni.
La Regione Toscana inoltre, coglierà l’occasione del Convegno per raccontare l'esperienza realizzata nell’ambito dei tre progetti sovraprovinciali, finanziati con FSE a valere su apposito Avviso pubblico, e finalizzati all’adozione dei “Piani di gestione delle diversità” in tutte le scuole toscane, come previsto dalla DGR 530/2008 “Per una scuola antirazzista e dell'inclusione”.


 La scuola che fa uguaglianza: le idee e le proposte
Sessione plenaria
Nella sessione plenaria pomeridiana, viene trattato il tema della scuola multiculturale di “seconda generazione” e dell’inclusione nelle differenze da punti di vista diversi, dando anche spazio alla voce dei “nuovi italiani”.

Evento conclusivo
Nel corso del convegno sarà attivo uno “spazio poster” per la presentazione della nuova annata di “Sesamo didattica interculturale” e sui tre progetti finanziati dalla Regione Toscana e finalizzati all’attuazione del “Piano di gestione delle diversità” nelle scuole toscane.

Iscrizioni online su
http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/istruzione_ricerca/visualizza_asset.html_416245684.html

Nessun commento: