venerdì 11 giugno 2010

Che vergogna: nemmeno la protesta pacifica è più consentita!

FIRENZE, PRESIDE VIETA
PROTESTE CONTRO GELMINI


«Si comunica a tutti i docenti e al personale di custodia che è categoricamente vietata (“categoricamente vietata” è sottolineato) qualunque esternazione tesa a dequalificare la figura del ministro della pubblica istruzione con volantinaggio, grembiulini appesi alla recinzione così come disegni, striscioni, nastri e quant’altro». È l'incipit della circolare interna che ha come oggetto "disposizione urgente" scritta da Eda Bruni, dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Calenzano (Firenze).
L'urgenza della preside viene dalla 'necessità' di bloccare le proteste dei cittadini contro i tagli alla scuola decisi dal ministro Gelmini. Tagli che impediscono a una cinquantina di bambini della scuola diretta dalla Bruni di frequentare, l'anno prossimo, la prima elementare a tempo pieno. «Siccome i posti erano pochi rispetto alle richieste prosegue un genitore, una parte della selezione è avvenuta col sorteggio. C'erano richieste per due classi di tempo in più» spiegano i genitori in rivolta. I grembiulini dei piccoli 'fuori lista' sono stati appesi simbolicamente al cancello dell'istituto. Ma la preside li ha fatti togliere. Come? Nella circolare, si minaccia di provvedimenti disciplinare chiunque contravvenga alla disposizione. Pertanto, i bidelli hanno obbedito, temendo sanzioni.
«Per me tutti possono manifestare, io tutelo però i bambini. Il cancello è di competenza della scuola e faccio sempre levare pubblicità e annunci di ripetizioni. I genitori hanno detto che avrebbero anche sigillato simbolicamente i cancelli con dei nastri e io non posso permetterlo, sarebbe uno shock per i bambini più piccoli. Non sto né con, né contro il ministro, ma non accetto che si dequalifichi l’immagine della scuola». La circolare, però, vieta "qualunque esternazione tesa a dequalificare la figura del ministro" e non quella della scuola.

CGIL: "GRAVISSIMO" «E’ un fatto gravissimo - commenta Alessandro Rapezzi, segretario provinciale della Cgil - Qui ci si preoccupa dell’immagine del ministro invece che dei motivi di insoddisfazione delle famiglie che chiedono il tempo pieno e non lo ottengono». «Non si è mai visto un atteggiamento di questo tipo - dice Mario Battistini, della Camera del lavoro di Firenze - Sul tempo pieno c'è una discussione in atto in tutto il Paese e qui invece si pensa a tutelare l'immagine del ministro. Si guardi alla sostanza delle cose e si rispetti una protesta pacifica e civile da parte delle famiglie».

Da www.leggo.it
11/06/2010

Come cittadino, come genitore e come membro del Coordinamento Genitori Sesto esprimo tutta la mia solidarietà ai genitori di Calenzano che intendevano manifestare PACIFICAMENTE contro i tagli alla scuola.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il Coordinamento Genitori Democratici di Firenze esprime solidarietà alle famiglie ed agli insegnanti di Calenzano

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http://www.genitoridemocratici.it/?p=575