Scuola primaria: la lotta paga!
Da più di un mese Roma pullula e pulsa di una miriade di iniziative in difesa della scuola pubblica: sit in, presidi, cortei, manifestazioni di vario genere, cui la FLC ha sempre attivamente partecipato.
Docenti, genitori, soggetti impegnati contro il degrado del territorio esprimono così la forte consapevolezza che la scuola pubblica è presidio di democrazia e laboratorio di cittadinanza, che ha una funzione sociale insostituibile da svolgere, che il tempo scuola adeguato ai bisogni degli alunni è fondamentale.
Ma gli uffici periferici del MIUR, USR e USP, a Roma si erano mossi con grande zelo in senso contrario.
Pur di dimostrare, come vuole il ministro Gelmini, che il tempo scuola è aumentato, avevano tagliato posti di tempo pieno consolidato - nemmeno messi in discussione dalla circolare ministeriale n° 37 sugli organici! - per ridistribuire l'orario su tempi lunghi, tramite il tristemente noto "spezzatino".
A fronte del dilagare della protesta, sempre accompagnata dalle nostre pressanti richieste di intervento al MIUR, tanto zelo deve essere apparso perfino eccessivo e il Ministero, infatti, è corso ai ripari.
Il Direttore Generale Chiappetta con una nota inviata il 1 giugno scorso al Direttore dell’USR del Lazio, a lungo tenuta nascosta, invita perentoriamente a garantire la conferma delle classi attualmente funzionanti a 40 ore in fase di organico di fatto.
È senz'altro un risultato positivo, a dimostrazione che la determinazione e la partecipazione attiva a rivendicare il rispetto dei diritti producono cambiamenti, ancorché all’interno di una situazione che rimane critica.
Vigileremo attentamente perché a quella nota si dia concreta attuazione.
Flc Cgil
Da www.flcgil.it
domenica 13 giugno 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento