martedì 4 maggio 2010

Tagli pesanti

Di Giorgi: «Dal Ministero i dati sui tagli. Saranno pesanti»

«Ad oggi risultano ufficialmente concesse alle nostre scuole elementari, per quanto riguarda le prime, 73 classi a tempo pieno, contro 97 richieste, con un taglio di 24 unità, pari al 25%».
E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi in una comunicazione, questo pomeriggio [3 maggio, n.d.r.], al consiglio comunale.
«I dati – ha spiegato l’assessore – sono relativi ai tagli del tempo pieno per le prime elementari, nell’anno scolastico 2010/2011 e la fonte è l’ufficio provinciale della direzione scolastica che fa capo al Ministero. Gli stessi dati sono stati confermati anche dalle singole scuole».
«Rispetto al dato fornito dell’ufficio provinciale – ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi - si può notare come le classi di tempo pieno tagliate non fossero 24, ma bensì 28. Infatti, questo numero deriva dalla domanda iniziale formulata dalle istituzioni scolastiche sulla base delle richieste pervenute al momento delle iscrizioni, cifra che era stata oggetto di un primo ridimensionamento».
«La valutazione sulle misure di razionalizzazione del personale o sulla riduzione delle dotazioni organiche – ha ricordato l’assessore - viene effettuata dallo stesso Ministero, sulla base del decreto Gelmini, che ha introdotto il maestro unico. Il Ministero comunica successivamente le dotazioni organiche per ciascuna Regione, che vengono poi scorporate dall’ufficio scolastico per Provincia e Comune su base del dato storico, ovvero sulla base delle dotazioni degli anni precedenti. Sulla base degli organici che vengono loro riconosciuti, sono le singole direzioni scolastiche a dover applicare i tagli, riducendo in questo caso le classi di tempo pieno».
«Quanto all’anno scolastico in corso – ha proseguito – rispetto alle previsioni iniziali è stato possibile attivare tutte le classi di tempo pieno richieste. All’inizio era previsto un taglio di 20 classi a tempo pieno e solo per le dure proteste dei genitori, dell’amministrazione comunale e dei dirigenti scolastici, e grazie al sostegno dell’ufficio scolastico regionale è stato possibile soddisfare le richieste».
«La speranza – ha concluso l’assessore Rosa Maria Di Giorgi – è che non si debba dar vita a una vera e propria sollevazione popolare all’inizio di ogni anno scolastico e che il Ministero si dimostri una volta tanto all’altezza del compito che assolve, permettendo di ottenere alle nostre scuole quanto dovuto. La scuola è un investimento sul futuro, non un costo da tagliare». […]

Da http://www.nove.firenze.it
3 maggio 2010

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