domenica 2 maggio 2010

Firenze: per 600 bambini niente tempo pieno

SCUOLA, 600 BAMBINI SENZA TEMPO PIENO
I tagli penalizzano 24 elementari su 97: "È una emergenza sociale"
Dovranno uscire alle 12,30. Il 16% degli alunni iscritti alle prime classi è straniero


Niente più tempo pieno per 600 bambini. I tagli del ministro Gelmini si abbatteranno duramente sul nuovo anno scolastico e, da settembre, circa 600 famiglie dovranno arrangiarsi ricorrendo a nonni, baby-sitter e, per chi può, scuole private. Su 97 prime elementari che hanno richiesto l'orario prolungato fino alle 16.30, annuncia Palazzo Vecchio, ben 24 dovranno rinunciare. Un taglio di quasi il 25 per cento che si abbatterà su 2.542 iscritti del primo anno della scuola primaria statale (la ex prima elementare) fiorentina, dove la presenza di bambini stranieri sfiora ormai il 16 per cento.

"Una vera e propria emergenza sociale", la definisce l'assessore alla pubblica istruzione del Comune Rosa Maria Di Giorgi. Che guardando "i dati raccolti nelle scuole" vede un pericoloso disegno: quello di favorire la scuola privata.
"Tutto questo è la conseguenza dell'introduzione del maestro unico - spiega Di Giorgi - e se l'anno scorso le sezioni a modulo avevano consentito di attutire il colpo, quest'anno 600 bambini dovranno uscire alle 12.30". A meno che non si trovino risorse alternative: "Faccio un appello alla Regione, noi soldi non ne abbiamo", dice l'assessore. Quanti ne occorrerebbero? "Se si estendesse il servizio pre e post-scuola - prova a fare i conti la dirigente dell'istruzione Giuliana Danti - servirebbero 300mila euro per 3 rientri pomeridiani. Ma sarebbe solo un parcheggio". E dovrebbero comunque aggiungersi altri due rientri con le ore "avanzate" degli insegnanti.

Spetta ai presidi decidere quali saranno i bambini ammessi al tempo pieno. La Giotto nel Quartiere 2 appare la più penalizzata: su 4 classi richieste solo una avrà il tempo pieno. La Mameli del Quartiere 5 ne aveva chieste 4, ne avrà 2. Santa Maria a Coverciano, su 3 ne avrà 1. La Kassel ha chiesto 3 classi, ne avrà 2. Idem per la Villani, la Duca D'Aosta e la Matteotti. Due classi richieste per l'Andrea del Sarto, la Collodi, la Pilati, la Petrarca, la Bargellini. Per Marco Stella ed Emnauele Roselli del Pdl quello della Di Giorgi è però "allarmismo irresponsabile perché non c'è riscontro nei dati e nei documenti ufficiali del ministero".
di Massimo Vanni

Da http://firenze.repubblica.it
29 aprile 2010

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