sabato 17 ottobre 2009

Se questa è scuola...

Crescono gli iscritti alle scuole statali, ma diminuiscono le classi

Cresce l’indice di affollamento delle aule scolastiche italiane in applicazione del piano Berlusconi-Tremonti-Gelmini per la distruzione della scuola pubblica.«Secondo i dati pubblicati lo scorso 30 settembre da viale Trastevere, le scuole statali italiane nel 2009/2010 fanno registrare il maggior numero di iscritti di sempre: 7 milioni e 806 mila alunni. Per la prima volta, i piccoli della scuola dell’infanzia superano il milione di unità. Ma chi si aspetta un corrispondente incremento del numero delle classi si sbaglia. Perché, nonostante tutto, il loro numero è in calo di quasi 4 mila unità e l’affollamento delle stesse in aumento di mezzo punto» («Iscritti a scuola, mai così tanti ma avranno 4mila classi in meno» di Salvo Intravaia, la Repubblica, 6 ottobre 2009).
Quello che viene attuato è il «Piano programmatico del Miur di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze in attuazione dell’art. 64 della legge 133/08» che prevede in tre anni l’innalzamento del rapporto alunni/classe secondo un meccanismo inesorabile. Oggi il divisore per formare le classi è il numero 25. Aumentarlo dello 0,20 nel 2009/2010 significa 25 x 0,20 = 5, quindi il primo anno dell’attuazione del “Piano” le classi possono essere composte da 30 studenti, ed è quello che sta appunto avvenendo.
Dal 2010/2011 si aumenta di un ulteriore 0,10, cioè 30 x 0,10 = 3, quindi il secondo anno le classi potranno essere composte da 33 studenti;Dal 2011/2012 si aumenta di un ulteriore 0,10, cioè 33 x 0,10 = 3,3, quindi il terzo anno le classi potranno essere composte da 36 studenti.
Crediamo che le famiglie con figli che si iscriveranno a scuola nei prossimi mesi dovrebbero essere informati di questo e magari chiedersi come possa migliorare la qualità della scuola, dell’insegnamento e dell’apprendimento con queste modifiche. È questo un modo per eliminare sprechi (se ci sono), o si tratta d’un taglio generalizzato e indiscriminato che non produce miglioramenti? Non facciamo altri commenti, lasciamo giudicare a chi iscriverà i figli nelle classi prime dei vari ordini di scuola, formate progressivamente da 30, 33 e 36 allievi.
Se va bene, perché se ci sono 144 iscritti (36 x 4) si fan quattro classi prime, ma se ci sono 160 iscritti si fan sempre quattro classi, di 40 alunni ciascuna (160: 4 = 40). Si torna al passato, agli anni ’50? O ancora più indietro?
Angelo Conforti

16 ott. 2009
Da www.navecorsara.it

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