domenica 29 maggio 2011
mercoledì 25 maggio 2011
Scuola secondaria di primo grado, tagli agli organici: la situazione a Firenze
Le OO.SS. in data 18 Maggio hanno ricevuto dall’USP informativa sulla situazione degli organici della scuola secondaria di primo grado nella provincia di Firenze
A cura di FLC CGIL Firenze
Come dalla tabella fornita dall’USR Regionale gli alunni di scuola media aumentano: a. s. 2010/11 alunni 24.276, a.s. 2011/12 alunni 25.805, cioè + 529 alunni.
Le classi in provincia di Firenze aumenteranno: 1035 a. s. 2010/11 alle 1046 previste per l’a.s. 2011/12, cioè + 11 classi.
Questo è il motivo per cui nelle tabelle degli organici della scuola media il numero dei docenti aumenta: si passa dai 1756 dell’a.s. 2010/11 ai 1770 del prossimo a.s., cioè + 14 docenti.
Un numero totalmente insufficiente ad accogliere l’aumento del numero degli alunni!
Infatti per assorbire l’aumento degli alunni occorrerebbero almeno 19 classi (fatte con 27/28 alunni!), con 30/35 docenti in più. Tutto questo significa che gli alunni andranno a formare classi più numerose (la media è di 25 alunni per classe dove sono inseriti 615 disabili, dove dovranno essere aggiunti i “bocciati”).
Il grosso del taglio sarà assorbito dai Centri Territoriali degli Adulti (CTP): infatti in agosto dello scorso anno erano stati sfoltiti già, ma ora in organico di diritto si passa dai 36 docenti per l’a.s. 2010/11 ai 24 per il prossimo anno scolastico, un taglio di 12 docenti che di fatto garantiscono l’attivazione delle classi in più al mattino. Si stabilisce quindi una priorità sul diritto allo studio, diritto tutelato dalla Costituzione. Tutto questo accade mentre le iscrizioni ai CTP non sono ancora finite: infatti scadono il 31 Maggio! Inoltre va ricordato che i CTP saranno utilizzati per i test agli immigrati, quindi si tagliano mentre gli si affidano nuove funzioni.
Questa la situazione:
- CTP Borgo San Lorenzo 3 docenti
- CTP Pontassieve: 3 docenti
- CTP Bagno A Ripoli: 4 docenti
- CTP Lastra a Signa: 4 docenti
- CTP Beato Angelico 5 docenti
- CTP Campi Bisenzio 3 docenti
- CTP Empoli 3 docenti
Totale docenti 24
Denunciamo inoltre il ritardo per la firma al decreto sulle sperimentazioni in cui è coinvolta Scuola Città Pestalozzi: la mancata firma impedisce l’attivazione di 7 posti per la scuola secondaria di primo grado e 4 posti per la scuola primaria che impoveriscono ulteriormente l’organico della provincia di Firenze.
Situazione altri settori:
Infanzia: non vengono attivati nuovi posti, l’organico rimane stabile; non vengono accolti nuove richieste. Ci sono richieste di attivazione per nuove 15 sezioni: di queste ad oggi la Regione ne sta pagando 10 ma ancora non sappiamo se la Regione confermerà l’impegno. In sostanza in provincia di FI mancano 30 posti di docente scuola infanzia, che potrebbero diventare 10 se la Regione continuerà a pagare le 114 sezioni che sta già pagando a livello regionale, 156 se accogliesse anche le nuove richieste!
Primaria: non esiste più l’insegnante specialista di inglese come posto in organico e non sono state accolte le richieste di 43 tempi pieni (di cui 20 a Firenze, 23 in Provincia): mancano almeno40 posti in organico per soddisfare i bisogni espressi dalle famiglie sul tempo scuola e almeno 60 insegnanti specialisti per la lingua inglese.
Secondaria secondo grado: sappiamo che dovranno essere tagliati circa 80 posti sui 392 previsti a livello regionale. Questo comporterà fare classi più numerose e in molti casi non si accoglierà la scelta dell’indirizzo fatta dalle famiglie. Siamo in ritardassimo sulla definizione degli organici di questo settore di scuola.
Personale Ata: vedi lettera inviata alla Dirigente Ufficio Scolastico Regionale e Assessore Regionale.
Sostegno: sappiamo che gli alunni disabili in tutti i settori aumentano di 116 unità quindi avremmo bisogno di organico aggiuntivo.
Insomma la scuola avrebbe fiorentina avrebbe bisogno di 280 docenti (30 inf.+ 40 prim.+ 60 ingl.+35 medie + 80 superiori + 35 sul sostegno) e il relativo personale ATA, cioè non fare i tagli (150 ca. posti previsti) con una aggiunta di organico almeno di 70 unità.
martedì 24 maggio 2011
Resonto dell'incontro con l'Assessore Regionale all'Istruzione Targetti
Si è svolto giovedì scorso il preannunciato incontro con l’Assessore Regionale all’Istruzione Targetti, presente anche Monica Sgherri, capogruppo in Regione della FdS-Verdi.
L’incontro è stato interlocutorio e molto utile anche se ha registrato punti di vista diversi sulle questioni discusse.
Per il Tavolo ha introdotto Sergio Tamborrino, illustrando i seguenti punti:
1) vertenza sui tagli agli organici ed impegno della Regione;
2) costituzione della Consulta Regionale per la scuola
3) generalizzazione della scuola pubblica dell’infanzia
4) politica di diritto allo studio
5) esito degli stati generali della scuola
1) Vertenza sui tagli agli organici ed impegno della Regione Toscana
Tamborrino ha anzitutto ricordato che il Tavolo ha impugnato gli organici relativi agli aa.ss. 2009-2010 e 2010-2011, chiedendo ripetutamente l’intervento della Regione oltre che degli Enti Locali. E' stato inoltre rilevato che l’intervento delle Regioni avrebbe dato maggiore forza ai ricorsi; le Regioni però hanno ritenuto di non intervenire senza specificare i motivi di tale disimpegno e facendo acquiescenza.
Stante la palese illegittimità dell’operato del Ministro, i ricorsi in ogni caso sono stati accolti.
Alla luce di tale situazione il Tavolo ha chiesto all’Assessore:
1) un immediato intervento presso la Direzione Regionale per ripristinare gli organici illegittimamente tagliati.
2) aderire al ricorso, già proposto, contro la C.M. n. 21/11 che prevede ulteriori tagli per l’a.s. 2011/12.
3) predisporre l’intervento adesivo in Consiglio di Stato per resistere all’appello proposto dal Ministero contro le sentenze del TAR.
L’Assessore ha motivato il mancato intervento della Regione nel ricorso proposto per gli anni scorsi, ribadendo in sostanza il riferimento ad un parere negativo dell’Ufficio legale e trascurando la rilevanza politica che l’intervento delle Regioni avrebbe, in ogni caso, assunto.
Per la gestione delle sentenze e per le ulteriori eventuali altre iniziative, anche legali, l’Assessore ha manifestato l’esigenza di un approfondimento tecnico-giuridico.
La delegazione del Tavolo ha ribadito l’importanza politica di un impegno diretto della Regione contro la politica dei tagli agli organici e più in generale alle scuole ed ha accettato il confronto per un approfondimento tecnico-giuridico che però dovrebbe essere programmato nei prossimi giorni.I tempi sono determinanti.
Tamborrino si è impegnato a sollecitare entro la prossima settimana detto incontro.
2) Consulta regionale per la scuola
Tamborrino ha illustrato la richiesta del Tavolo per la costituzione di una Consulta regionale per la scuola allo scopo di creare un concreto punto di riferimento per la politiche scolastiche della Regione.
La Consulta dovrebbe ovviamente essere rappresentativa di tutte le realtà organizzative ed associative del mondo della scuola ed avere una funzione consultiva (esprimere pareri di propria iniziativa o su richiesta degli organi della Regione)
L’Assessore ha manifestato però perplessità, ritenendo più proficui gli incontri bilaterali con le diverse realtà della scuola.
Il Tavolo ha però insistito sull’opportunità di istituire una sede di confronto istituzionale e trasparente che ovviamente non è alternativa ad opportuni incontri bilaterali su temi specifici.
Il Tavolo ha predisposto una bozza di regolamento della Consulta che sarà discussa nella prossima riunione del 28 maggio p.v.
3) Generalizzazione della scuola pubblica dell’infanzia
Su questo tema che, come ha precisato Tamborrino, implica la piena attuazione del diritto costituzionale di tutti di accedere alla scuola statale di ogni ordina e grado, la risposta dell’Assessore è stata inadeguata.
La Regione continua difatti a confondere l’obbligo scolastico che inizia a sei anni e riguarda gli alunni, con il diritto (e corrispondente obbligo dello Stato) all’accesso per tutti alla scuola di ogni ordine e grado.
Il Tavolo tornerà ad insistere su tale tema perché è inaccettabile che, per l’inadeguata offerta di istruzione pubblica, le famiglie debbano essere costrette a fare frequentare ai bambini le scuole private.
4) Politiche di diritto allo studio
Tamborrino ha ribadito quanto già dettagliatamente illustrato nel documento del Tavolo presentato ai candidati in occasione delle elezioni regionali.
Sul punto, considerati i tempi stretti, non c’è stata una risposta da parte dell’Assessore.
5) Stati Generali della scuola
L’Assessore ha dato un giudizio positivo sull’iniziativa degli Stati Generali della scuola che hanno dimostrato un forte impegno delle scuole della toscana.
Anche su questo punto non è stato possibile per mancanza di tempo, un adeguato approfondimento.
In conclusione l’incontro è stato molto utile perché ha registrato una disponibilità al confronto da parte dell’Assessore Targetti, ma anche divergenze sia sul ruolo della Regione nelle politiche scolastiche sia nel merito ad alcune questioni.
venerdì 20 maggio 2011
I tagli del prossimo anno in Toscana
Il sindacato protesta contro i tagli della riforma Gelmini: saranno 917 le cattedre a saltare, 358 solo quelle d'inglese. Fuori anche il tempo pieno di cui non potranno beneficiare circa 4500 bambini
La pesante dieta imposta dalla riforma Gelmini e i tagli del ministro Tremonti al settore pubblico e alla scuola continuano a farsi sentire. Sono 87.332 i posti docenti tagliati a livello nazionale nel triennio 2009-2011, come previsto dal piano attuativo della riforma per le scuole primarie e secondarie.
Toscana. Tradotto nelle realtà regionale significa che nel prossimo anno, in Toscana, saranno sottratte 917 cattedre, di cui 506 solo nella scuola primaria (tra questi non saranno riconfermati 358 insegnati di lingua inglese). A questi numeri vanno sommati i 737 posti ricoperti dal personale Ata che il prossimo anno non faranno più parte del mondo professionale che ruota attorno al funzionamento della scuola.
C’è di più: per l’anno scolastico 2011/2012 a 181 classi regionali non è stato assegnato il tempo pieno. Facendo un rapido calcolo, ad una media standard di 25 alunni per classe, circa 4.500 bambini della scuola primaria il prossimo anno scolastico non potranno beneficiare delle 40 ore previste dal tempo pieno. A denunciarlo questa mattina è stata la FLC Cgil Toscana con un sit-in di protesta difronte all’Ufficio Scolastico Regionale (USR).
“Siamo qui a presidiare presso l’USR – ha detto il segretario regionale FLC Cgil Mauro Darcangelo – perché vogliamo chiedere che i tagli al personale non interessino la scuola primaria, poiché riteniamo questa fase fondamentale della formazione un presidio alla democrazia. Di fatto è nella scuola primaria che il ragazzo iniziano un percorso da cittadino. Le riduzioni dei docenti hanno interessato fortemente questa settore della scuola nel momento stesso in cui molte richieste di tempo pieno non sono state soddisfatte”.
Diego Giorgi
Da http://www.firenzetoday.it/
11/05/2011
domenica 8 maggio 2011
FIRENZE – Due incontri, in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, per un primo confronto fra Regione, Ufficio Scolastico Regionale (USR), sindacati ed enti locali sui numeri relativi al contingente organico del personale docente, in Toscana, nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie oltre che per le attività di sostegno.
“Due momenti – sottolinea Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all’Istruzione – che confermano non solo una forte preoccupazione, ma anche un’altrettanto forte volontà di trovare soluzioni adeguate per una emergenza che chiama tutti alla responsabilità”.
Per le scuole dell’infanzia è confermato il blocco dell’organico e questo vuol dire – spiega “assai preoccupata” Stella Targetti – che 156 sezioni di scuola materna restano scoperte dall’organico statale con uno scostamento fra richieste e disponibilità che ormai si verifica da tre anni.
Negli scorsi anni la Regione Toscana si era attivata, con sue risorse, salvando la situazione nelle scuole dell’infanzia e venendo incontro ai bisogni di tante famiglie, ma questa volta – aggiunge Targetti – “il contesto è davvero più grave: stiamo cercando di trovare una soluzione e il confronto, in Giunta, è aperto ma non nascondo le difficoltà”.
Per la scuola primaria, nell’intera Toscana è confermato il dato di un taglio pari a 498 posti: nonostante la cifra importante, la tendenza dell’USR è quella di confermare tutte le sezioni a 40 ore esistenti, senza peraltro vedere un aumento del numero di alunni per classe.
Per quanto riguarda i posti di sostegno (con una previsione di alunni diversamente abili che si attesta sulle 9.770 unità, in calo rispetto ai 9.961 dell’anno scolastico in corso) l’USR ha già chiesto al MIUR di incrementare il numero degli insegnanti sulla base di quanto, alla Toscana, spetterebbe se davvero fossero rispettati i parametri di organico ex legge Finanziaria 2008. In ballo ci sono 376 posti che è la differenza fra i 2.857 assegnati dal MIUR (esattamente come nell’anno scolastico in corso) e i 3.233 spettanti sulla Finanziaria 2008. “Convividiamo e sosterremo con forza – commenta Stella Targetti – la richiesta dell’USR”
I dati sono stati forniti dall’USR e analizzati in due successivi incontri, ospitati presso la presidenza di Regione Toscana, che hanno dato luogo a due rispettivi “tavoli” che Regione Toscana – prosegue Stella Targetti – intende rendere permanenti “perchè è di fondamentale importanza convenire su un metodo di lavoro basato su un confronto costante e su un ascolto reciproco”.
Il primo dei due tavoli vede la presenza dell’Ufficio Scolastico Regionale, con il direttore Angela Palamone, e di tutti i sindacati della scuola mentre il secondo tavolo (“una novità”, precisa Stella Targetti) mette insieme le rappresentanze istituzionali degli enti locali della Toscan (Anci, Uncem, Upi)oltre che l’USR.
Non mancano, da Stella Targetti, parole di “apprezzamento” per Angela Palamone. “Con il nuovo direttore USR, pur nel rispetto per la diversità dei ruoli, ci sentiamo in buona sintonia attorno alla necessità di affrontare, a servizio della scuola, un momento così difficile sulla base di un metodo di lavoro nuovo e condiviso: i due tavoli, che vogliamo permanenti, ne sono una riprova”.
Mauro Banchini
Da http://toscana-notizie.it
05/05/2011
domenica 1 maggio 2011
Il 6 maggio un'altra Italia in piazza,
per la Scuola e la Costituzione
Niente da fare, Berlusconi ce l'ha proprio con la scuola pubblica. Una spesa da tagliare, un covo di fannulloni sovversivi, un luogo che non permette alle famiglie di indottrinare i propri figli – perché va da sé che educare è inculcare qualcosa a qualcuno...
In un certo senso tutta questa rabbia è quasi confortante: deve avere una certa importanza quello che accade nelle classi se viene attaccato tutti i giorni con questa violenza.
Forse la scuola è temuta come una sorta di istituzione concorrente che rischia di allontanare le giovani dall'accademia di vita di Arcore.
Ma le ragazze e i ragazzi che abitano le nostre classi sono tutt'altro che manipolabili a piacere. Sono loro anzi che danno un bel po' di vita alla scuola: malgrado tutto, ci portano ancora domande, dubbi, desideri. E forse è proprio questo lo scandalo. La vita fuori dal controllo del potere e del denaro. Non in vendita. Come la democrazia vera, così pericolosa se sfugge al potere patrimoniale del leader.
Il berlusconismo non ama la scuola perché non sopporta gli spazi pubblici, i luoghi della democrazia, del confronto, della libertà.
Insegnanti e studenti della scuola pubblica lo sanno di essere in gioco in quanto tali. Non per quello che vi si insegna di conflittuale con i valori della famiglia. Quei valori sono in crisi, casomai, per come sono rappresentati da padri e madri che mandano la figlia al Palazzo sperando che sia lei la favorita del Principe.
La verità è che, in un modo o in un altro, la scuola è ancora uno spazio pubblico, un campo di relazioni aperte. È’ la scuola della Costituzione: quella che lavora a ridurre gli ostacoli alla libertà e alla partecipazione democratica. Quella che costruisce uguaglianza e libera differenze. Basta e avanza per essere detestata da questo governo. Un luogo in cui si cessa di essere proprietà di qualcuno, oggetto passivo di scelte altrui. Berlusconi dice alle famiglie che possono continuare a possedere i loro figli solo nelle scuole private, quelle libere dalla società. La scuola deve essere il giardino recintato di casa, la città di Truman show, mica un bosco o un paesaggio da esplorare.
Il modello di democrazia di Berlusconi è un modello proprietario, feudale. Tutto si può e si deve possedere. Corpi, ville, deputati, voti. Chiaro che il sapere non c'entra – a meno che non serva per competere a “Chi vuol essere milionario”.
A noi insegnanti, studenti e famiglie che credono nella Costituzione e nel sapere, tocca invece continuare ad essere scuola, in quel modo che tanto inquieta il governo. Una scuola che non inculca nulla nelle teste passive di nessuno, ma costruisce cultura e rappresenta una possibilità della vita fuori dalle solitudini globali dei supermercati di massa.
Il 6 maggio è un giorno importante per insegnanti, studenti e genitori, aldilà delle questioni strettamente sindacali o di sigla. In piazza ci sarà la cultura, la democrazia, la Costituzione, la laicità. Cioè la scuola. Che pure così sgangherata fa paura, perché niente deve sfuggire ai consigli per gli acquisti e alle strategie di vendita. Sarebbe uno scandalo.
Primo compito nostro è continuare ad essere quello scandalo. Fare vivere quello spazio come sottrazione alla devastazione culturale e politica che ci circonda. Farlo respirare libero come esperienza di ricerca di sé e felicità collettiva.
STUDENTI GENITORI INSEGNANTI
INSIEME PER LO SCIOPERO GENERALE E I REFERENDUM
LA SCUOLA PUBBLICA FA
PAURA A QUESTO GOVERNO.
RICORDA LA COSTITUZIONE
6 maggio 2011
Sciopero Generale CGIL
Insegnanti
Studenti
Genitori
Lavoratori/lavoratrici
della scuola e per la scuola
un'altra Italia in piazza
per la Scuola e la Costituzione
CORTEO A FIRENZE
PARTENZE:
CON LA CGIL
Piazza Indipendenza alle ore 9.00 e in corteo fino a Santa Croce
INSIEME PER LO SCIOPERO GENERALE E I REFERENDUM
Società civile e movimenti in corteo da Piazza Ognissanti ( ore 9.15) a Piazza Duomo
e con il corteo CGIL fino a Santa Croce