Renzi-Gelmini, l’accordo irrita Cgil Regione e Provincia
L’intesa salva-tempo pieno a Firenze «penalizza altri. Sbagliato sgomitare». La difesa del Comune
L’accordo salva-tempo pieno tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il ministro all’istruzione Maria Stella Gelmini ha irritato Provincia, Regione e Cgil. Renzi, in un incontro riservato con la Gelmini a Roma, ha infatti trovato un accordo per coprire le richieste a Firenze del tempo pieno a scuola (esultano 600 famiglie). Ma l’assessore provinciale alla scuola Giovanni Di Fede si chiede se «l’accordo raggiunto tra Renzi e il ministro Gelmini non finisca per penalizzare le altre scuole del territorio provinciale: il tempo pieno deve essere tutelato in tutte le sezioni del territorio provinciale fiorentino. La situazione di Firenze non è più grave di quella delle altre realtà della provincia». Di Fede chiede «la medesima attenzione per le sezioni mancanti del territorio provinciale», sottolineando «che gli aggiustamenti sono possibili solo senza modificare il numero totale delle cattedre ».
Sulla stessa linea l’assessore regionale alla scuola Stella Targetti: «Sì alle buone prassi sul tempo pieno, no alle trattative dirette. In uno stato di diritto non è giusto che più riceva chi più sgomita. Il rischio è che passi l’impressione secondo cui certi servizi si possano ottenere a “trattativa diretta”.Non possono prevalere leggi in stile giungla. Non è giusto che qualcuno ricerchi, per suo conto, soluzioni vecchio stile finendo poi per scaricare su altri, più deboli, la propria capacità di convincimento o il maggiore grado di prossimità politica ».
Replica così l’assessore fiorentino alla scuola Rosa Maria Di Giorgi: «Mi sembrano accuse ingenerose. Non si toglie nulla agli altri, ma viene riconosciuta la peculiarità di Firenze, unica città metropolitana. Qui il 10% dei bimbi sono stranieri e molti altri vengono da fuori città, dobbiamo rispondere a più domande».
Intanto, ieri mattina davanti alla prefettura la Flc Cgil ha organizzato un presidio di protesta contro i tagli alla scuola, con genitori e lavoratori del settore. Nel territorio della provincia di Firenze, ricorda il sindacato, per la scuola dell’infanzia mancano ancora 22 insegnanti, mentre per la primaria l'organico dei docenti è diminuito di 48 unità a fronte di un aumento degli alunni. Studenti in aumento anche nella scuola secondaria di primo grado dove si perdono 30 cattedre, mentre per quella di secondo grado si registra una perdita di 141 docenti. Tra il personale tecnico amministrativo il taglio è di 148 unità.
Sull’accordo Renzi-Gelmini, «il ministro attiva un pericoloso metodo che, attraverso singoli accordi, garantisce diritti differenziati sul territorio; questo potrebbe innescare, nei prossimi anni, una migrazione degli studenti dalle province ai capoluoghi - spiega Alessandro Rapezzi, segretario fiorentino della Flc Cgil -. Quell’accordo, visti i tetti agli organici previsti dalla finanziaria, comporterà il taglio in altre istituzioni scolastiche».
Tommaso Galgani
L’Unità
Da/www.regione.toscana.it
31/07/2010
sabato 31 luglio 2010
venerdì 30 luglio 2010
La Flc di Firenze consegna la petizione contro i tagli
Senza sosta le iniziative contro i tagli alla scuola statale
Dopo un anno scolastico di lotte e manifestazioni contro i provvedimenti del governo che minano il funzionamento della scuola pubblica tagliando risorse e personale, la Federazione Lavoratori della Conoscenza di Firenze, sarà ancora in strada con un presidio, venerdì 30 luglio alle 10.30, davanti alla Prefettura in via Cavour.
Una piccola delegazione incontrerà il prefetto per consegnargli le firme raccolte attraverso una petizione e rappresentargli i disagi che sta vivendo il mondo della scuola.
Subito dopo, la delegazione si recherà presso gli uffici della Regione Toscana per consegnare la petizione anche al Presidente.
____________________
Le scelte compiute con la Legge 133/2008 determinano effetti gravi anche nel nostro territorio e compromettono la qualità e la quantità dell’offerta formativa. Molte famiglie vedono respinte le richieste di tempo pieno; nella scuola dell’infanzia ci sono molte bambine e molti bambini in lista d’attesa, cioè senza scuola; le classi, a partire da quelle della scuola media, sono sempre più numerose: anche 28 in presenza di alunni diversamente abili. I sottoscritti denunciano questa situazione e chiedono:
di intervenire, modificando immediatamente i provvedimenti, garantendo per l’anno scolastico 2010/2011
• l’attivazione di nuove sezioni della scuola dell’infanzia annullando le attuali liste d’attesa
• l’istituzione di nuovi posti nella scuola primaria per rispondere alla richieste di tempo pieno
• ulteriori risorse di personale finalizzate alla riduzione del numero degli alunni per classe, a partire dalle situazioni più delicate sul versante della sicurezza degli ambienti scolastici
• risorse integrative per gli appalti finalizzate a garantire la sicurezza e l’igiene dei locali della scuola.
ALLA REGIONE TOSCANA
Un’iniziativa di confronto con gli Enti locali, le scuole, le forze sociali, per definire e coordinare interventi finalizzati alla tutela della scuola toscana, nella prospettiva del nuovo assetto istituzionale del sistema scolastico nazionale, introdotto con la riforma del Titolo V° della Costituzione.
Da www.flcgil.it
29/07/2010
Dopo un anno scolastico di lotte e manifestazioni contro i provvedimenti del governo che minano il funzionamento della scuola pubblica tagliando risorse e personale, la Federazione Lavoratori della Conoscenza di Firenze, sarà ancora in strada con un presidio, venerdì 30 luglio alle 10.30, davanti alla Prefettura in via Cavour.
Una piccola delegazione incontrerà il prefetto per consegnargli le firme raccolte attraverso una petizione e rappresentargli i disagi che sta vivendo il mondo della scuola.
Subito dopo, la delegazione si recherà presso gli uffici della Regione Toscana per consegnare la petizione anche al Presidente.
____________________
PETIZIONE
Le scelte compiute con la Legge 133/2008 determinano effetti gravi anche nel nostro territorio e compromettono la qualità e la quantità dell’offerta formativa. Molte famiglie vedono respinte le richieste di tempo pieno; nella scuola dell’infanzia ci sono molte bambine e molti bambini in lista d’attesa, cioè senza scuola; le classi, a partire da quelle della scuola media, sono sempre più numerose: anche 28 in presenza di alunni diversamente abili. I sottoscritti denunciano questa situazione e chiedono:
AL GOVERNO
di intervenire, modificando immediatamente i provvedimenti, garantendo per l’anno scolastico 2010/2011
• l’attivazione di nuove sezioni della scuola dell’infanzia annullando le attuali liste d’attesa
• l’istituzione di nuovi posti nella scuola primaria per rispondere alla richieste di tempo pieno
• ulteriori risorse di personale finalizzate alla riduzione del numero degli alunni per classe, a partire dalle situazioni più delicate sul versante della sicurezza degli ambienti scolastici
• risorse integrative per gli appalti finalizzate a garantire la sicurezza e l’igiene dei locali della scuola.
ALLA REGIONE TOSCANA
Un’iniziativa di confronto con gli Enti locali, le scuole, le forze sociali, per definire e coordinare interventi finalizzati alla tutela della scuola toscana, nella prospettiva del nuovo assetto istituzionale del sistema scolastico nazionale, introdotto con la riforma del Titolo V° della Costituzione.
Da www.flcgil.it
29/07/2010
giovedì 29 luglio 2010
LA FESTA DELLA CONOSCENZA: scuola, università, ricerca.
LA FESTA DELLA CONOSCENZA: scuola, università, ricerca.
"Fermarli si può" - FLC-CGIL FIRENZE
Saschall, Firenze
15 settembre, 16.00 – 23.30
La conoscenza e la città: parliamo di noi con i cittadini.
Parliamo con la città perché la scuola appartiene alla polis, è il centro della politica e del futuro.
Cerchiamo insieme che cosa si può fare per fare la scuola che piace a noi anche "al tempo del colera".
Stand informativi (SCUOLA, UNIVERSITà, RICERCA, SCUOLA PRECARIA, SCUOLA E MIGRANTI, DIVERSAMENTE SCUOLA', BUONE PRATICHE, ....) per tutto il pomeriggio e la sera; music...a, eventi, interviste "Raccontaci la scuola"; agorà di discussione su quel che è successo con le manovre Gelmini e soprattutto su cosa fare per fermarli perché "Fermarli si può". Tavola rotonda con le istituzioni; apericena; concerto e guest stars.
Impoverire la conoscenza è compromettere il nostro futuro.
Gli interventi del Governo sui settori della conoscenza negli ultimi 2 anni destrutturano il sistema pubblico di istruzione.
COSA CAMBIA E COSA NON AVREMO PIU’
COME RILANCIARE IL VALORE DELLA FORMAZIONE
PARLIAMONE INSIEME
Programma:
- ore 17.00: Parliamone in “Piazza”- assemblea pubblica per rappresentare cosa sta accadendo
nella scuola, università, ricerca, raccontato da chi in questi luoghi quotidianamente ci vive e
opera, docenti, genitori, studenti, dirigenti, tecnici amministrativi, ricercatori,
amministratori, ecc.
- ore 18.20: Intervento musicale dei ragazzi scuola media E. Fermi di Scandicci
- ore 18.30: “IL FUTURO DELLA CONOSCENZA” Tavola rotonda con rappresentanti delle istituzioni (LAVORI IN CORSO !!!!)
- ore 20.00 APERICENA
- ore 21.00 Concerto del gruppo “CASA DEL VENTO”
Durante l’iniziativa saranno attivi i seguenti stand:
1) Siamo tutti aquilani! La situazione della Conoscenza a L’Aquila dopo il terremoto
2) La FLC/CGIL: materiali informativi su tutti i settori della conoscenza
3) Conoscenza Precaria: i precari del nostro comparto incontrano la cittadinanza per illustrare la propria condizione
4) La conoscenza e i migranti
5) Diversamente conoscenza: sportello informativo sulle normative e le opportunità delle persone disabili
6) Alla Ricerca del tempo che fa: il consorzio LAMMA presenta la propria esperienza
7) Conoscere il territorio: la facoltà di Geologia presenta una parte della propria attività
8) Scuola, territorio, mondo: l’esperienza di una delle nostre scuola, l’ITI Leonardo Da Vinci di Firenze
Sarà attivo un laboratorio artistico dalle 17 alle 19 che oltre a svolgere attività di animazione con i ragazzi presenti, dimostrerà il valore delle attività laboratoriali nella scuola.
Saranno presenti operatori di Novaradio che in diretta intervisteranno i presenti in quanto intendiamo dare uno spazio in cui ognuno possa esprimere la propria esperienza.
La giornata sarà documentata da un video curato da alcuni ex allievi delle nostre scuole.
"Fermarli si può" - FLC-CGIL FIRENZE
Saschall, Firenze
15 settembre, 16.00 – 23.30
La conoscenza e la città: parliamo di noi con i cittadini.
Parliamo con la città perché la scuola appartiene alla polis, è il centro della politica e del futuro.
Cerchiamo insieme che cosa si può fare per fare la scuola che piace a noi anche "al tempo del colera".
Stand informativi (SCUOLA, UNIVERSITà, RICERCA, SCUOLA PRECARIA, SCUOLA E MIGRANTI, DIVERSAMENTE SCUOLA', BUONE PRATICHE, ....) per tutto il pomeriggio e la sera; music...a, eventi, interviste "Raccontaci la scuola"; agorà di discussione su quel che è successo con le manovre Gelmini e soprattutto su cosa fare per fermarli perché "Fermarli si può". Tavola rotonda con le istituzioni; apericena; concerto e guest stars.
Impoverire la conoscenza è compromettere il nostro futuro.
Gli interventi del Governo sui settori della conoscenza negli ultimi 2 anni destrutturano il sistema pubblico di istruzione.
COSA CAMBIA E COSA NON AVREMO PIU’
COME RILANCIARE IL VALORE DELLA FORMAZIONE
PARLIAMONE INSIEME
Programma:
- ore 17.00: Parliamone in “Piazza”- assemblea pubblica per rappresentare cosa sta accadendo
nella scuola, università, ricerca, raccontato da chi in questi luoghi quotidianamente ci vive e
opera, docenti, genitori, studenti, dirigenti, tecnici amministrativi, ricercatori,
amministratori, ecc.
- ore 18.20: Intervento musicale dei ragazzi scuola media E. Fermi di Scandicci
- ore 18.30: “IL FUTURO DELLA CONOSCENZA” Tavola rotonda con rappresentanti delle istituzioni (LAVORI IN CORSO !!!!)
- ore 20.00 APERICENA
- ore 21.00 Concerto del gruppo “CASA DEL VENTO”
Durante l’iniziativa saranno attivi i seguenti stand:
1) Siamo tutti aquilani! La situazione della Conoscenza a L’Aquila dopo il terremoto
2) La FLC/CGIL: materiali informativi su tutti i settori della conoscenza
3) Conoscenza Precaria: i precari del nostro comparto incontrano la cittadinanza per illustrare la propria condizione
4) La conoscenza e i migranti
5) Diversamente conoscenza: sportello informativo sulle normative e le opportunità delle persone disabili
6) Alla Ricerca del tempo che fa: il consorzio LAMMA presenta la propria esperienza
7) Conoscere il territorio: la facoltà di Geologia presenta una parte della propria attività
8) Scuola, territorio, mondo: l’esperienza di una delle nostre scuola, l’ITI Leonardo Da Vinci di Firenze
Sarà attivo un laboratorio artistico dalle 17 alle 19 che oltre a svolgere attività di animazione con i ragazzi presenti, dimostrerà il valore delle attività laboratoriali nella scuola.
Saranno presenti operatori di Novaradio che in diretta intervisteranno i presenti in quanto intendiamo dare uno spazio in cui ognuno possa esprimere la propria esperienza.
La giornata sarà documentata da un video curato da alcuni ex allievi delle nostre scuole.
mercoledì 21 luglio 2010
Alcune domande al Direttore dell’Ufficio scolastico
SCUOLA, DANTI: CINQUE DOMANDE PER ANGOTTI
Il presidente della commissione Cultura e istruzione del Consiglio sollecita il direttore dell’Ufficio scolastico: “Ci sono questioni urgenti che attendono risposte”
“Abbiamo capito che l’agenda del direttore Angotti è straordinariamente piena d’impegni, però sarebbe il caso di trovare il tempo per qualche risposta ai cittadini”. Così il presidente della Commissione Istruzione e cultura, Nicola Danti (Pd), si rivolge al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Cesare Angotti.
Il direttore dell’Ufficio scolastico non è intervenuto alle audizioni fissate in commissione con gli assessori provinciali alla scuola di tutta la Toscana e i rappresentanti di Anci e Uncem e non ha ancora dato la sua disponibilità ad incontrare l’organismo regionale competente per la scuola. Un’assenza che Danti ha rimarcato nel corso della seduta di commissione di oggi: “C’è un problema di rapporti istituzionali con il Consiglio regionale e c’è soprattutto bisogno di dare risposte ai cittadini”. Per questo il Presidente Danti ha deciso di rendere pubblica una prima serie di domande rivolte al Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Angotti:
1) Scuola materna in Toscana: a quanti bambini e per quante classi non viene garantito dal sistema scolastico nazionale il diritto alla scuola dell'infanzia?
2) Tempo pieno: con l'introduzione del maestro unico si è detto che sarebbe stato garantito a chi lo avesse richiesto. Quante sono le classi richieste e quante quelle attivate in Toscana?
3) Sono previste riduzioni di classi e organico nelle aree montane e a bassa densità demografica?
4) Sono state previste risorse adeguate per garantire la continuità educativa in caso di assenza per malattia degli insegnanti?
5) A che punto è l'applicazione della riforma delle scuole secondarie superiori?
“Le domande sono pubbliche – commenta Danti – attendiamo fiduciosi le prime risposte”.
Da http://met.provincia.fi.it
13/07/2010
Il presidente della commissione Cultura e istruzione del Consiglio sollecita il direttore dell’Ufficio scolastico: “Ci sono questioni urgenti che attendono risposte”
“Abbiamo capito che l’agenda del direttore Angotti è straordinariamente piena d’impegni, però sarebbe il caso di trovare il tempo per qualche risposta ai cittadini”. Così il presidente della Commissione Istruzione e cultura, Nicola Danti (Pd), si rivolge al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Cesare Angotti.
Il direttore dell’Ufficio scolastico non è intervenuto alle audizioni fissate in commissione con gli assessori provinciali alla scuola di tutta la Toscana e i rappresentanti di Anci e Uncem e non ha ancora dato la sua disponibilità ad incontrare l’organismo regionale competente per la scuola. Un’assenza che Danti ha rimarcato nel corso della seduta di commissione di oggi: “C’è un problema di rapporti istituzionali con il Consiglio regionale e c’è soprattutto bisogno di dare risposte ai cittadini”. Per questo il Presidente Danti ha deciso di rendere pubblica una prima serie di domande rivolte al Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Angotti:
1) Scuola materna in Toscana: a quanti bambini e per quante classi non viene garantito dal sistema scolastico nazionale il diritto alla scuola dell'infanzia?
2) Tempo pieno: con l'introduzione del maestro unico si è detto che sarebbe stato garantito a chi lo avesse richiesto. Quante sono le classi richieste e quante quelle attivate in Toscana?
3) Sono previste riduzioni di classi e organico nelle aree montane e a bassa densità demografica?
4) Sono state previste risorse adeguate per garantire la continuità educativa in caso di assenza per malattia degli insegnanti?
5) A che punto è l'applicazione della riforma delle scuole secondarie superiori?
“Le domande sono pubbliche – commenta Danti – attendiamo fiduciosi le prime risposte”.
Da http://met.provincia.fi.it
13/07/2010
lunedì 19 luglio 2010
Documento conclusivo dell’Incontro Nazionale scuole – Parma 4 luglio 2010
Domenica 4 luglio 2010 si è tenuto a Parma l’Incontro Nazionale delle Scuole, al quale hanno preso parte genitori e docenti impegnati nella Difesa della Scuola della Costituzione provenienti dalle seguenti città: Torino, Novara, Milano, Bologna, Modena, Ferrara, Piacenza, Vicenza, Padova, Roma, Napoli, Carpi, Parma, Versilia, Lucca, Livorno, Genova.
L’Incontro Nazionale delle Scuole si poneva i seguenti obiettivi:
1) comprendere dalla voce di chi ne è stato testimone e protagonista il livello di mobilitazione che le diverse realtà territoriali hanno espresso nell’anno scolastico appena concluso;
2) valutare il livello di mobilitazione che sarà possibile esprimere nei prossimi mesi, ed in particolare nel mese di settembre 2010;
3) confrontarsi sulle iniziative di protesta e di sensibilizzazione finora realizzate contro la “riforma” Gelmini, i tagli agli organici e ai finanziamenti alla scuola pubblica;
4) delineare possibili strategie da mettere in atto a livello locale e nazionale a partire dalle prossime settimane.
I partecipanti, intervenendo a titolo personale o come portavoce di comitati, associazioni, coordinamenti, movimenti ed organizzazioni che condividono l’allarme per la situazione disastrosa nella quale si trova la Scuola della Repubblica, hanno cercato di comporre un quadro complessivo di quanto è avvenuto nel paese, al fine di elaborare un elenco di proposte di mobilitazione condivise e strategie concrete per iniziative da promuovere a livello locale e nazionale a partire dalle prossime settimane, ad iniziare dai presidi del 6 luglio e del 15 luglio a Roma.
Tra le tematiche generali che hanno coinvolto genitori, docenti e studenti nelle proteste degli scorsi mesi, sono state indicate: il ricorso al TAR del Lazio sulla Circolare Gelmini sulle iscrizioni alle scuole superiori; il riconoscimento degli OO.CC. come interlocutori a pieno titolo dell’amministrazione scolastica e degli organi istituzionali, con particolare riferimento alla componente genitori, che si sta organizzando in una rete di Presidenti dei Consigli di Istituto e di Circolo delle Scuole Statali di ogni ordine e grado (sulle questioni di residui attivi, contributi volontari, ora alternativa all’IRC e richiesta organico aggiuntivo, supplenze, classi sovraffollate, etc); la gestione dei rapporti con enti e istituzioni, con particolare riferimento ai rapporti con le regioni in materia di politica scolastica; le parole d’ordine per un’azione unitaria e compatta.
SONO TRE LE INIZIATIVE IMMEDIATE che l’Incontro nazionale delle Scuole ha condiviso e assunto:
• Appello ai presidenti di Regioni e Province, ai sindaci e al mondo della cultura per la Difesa della Scuola della Costituzione e del sostegno ai ricorrenti nell’udienza del 19 luglio al TAR del Lazio
• Appello per ottenere il ripristino immediato degli organici
• Mozione per Collegi Docenti di settembre sulla situazione delle singole scuole
Sono state inoltre condivise le seguenti PROPOSTE DI MOBILITAZIONE:
• Approfittare dei lati positivi della frammentazione per CONNETTERSI ED ESSERE PRESENTI SUL TERRITORIO, MA COORDINANDOSI A LIVELLO NAZIONALE (ad es. coordinamento dei presidenti dei consigli di istituto a livello comunale, provinciale e regionale; coordinamento delle scuole superiori, coordinamento per la materia alternativa all’IRC, coordinamento sulla questione del Tempo Pieno e dei Moduli e agli orari spezzatino etc), portando tutte le proposte che emergono in rete nei coordinamenti locali.
• APRIRE LE SCUOLE, FARE INFORMAZIONE SU QUANTO ACCADE, FAR COMPRENDERE IL LEGAME FRA ISTRUIRE ED EDUCARE, RINSALDARE L’ALLEANZA DOCENTI-GENITORI-STUDENTI. CERCARE L’ALLEANZA CON UNIVERSITA’ E RICERCA.
• PRIMO GIORNO DI SCUOLA RIBELLE: ferma restando l’ipotesi di uno sciopero, la cui convocazione non ci compete, ci impegniamo ad organizzare INIZIATIVE DI PROTESTA IN OGNI SCUOLA, A FAR CIRCOLARE IDEE CREATIVE PER L’OCCASIONE, ALCUNE DELLE QUALI POTRANNO DIVENTARE CAMPAGNE A LIVELLO NAZIONALE.
• IL 29 SETTEMBRE POTREBBE ESSERE LA GIORNATA DI INIZIATIVE NELLE CITTA’: FLASH MOB, CAMPAGNA SUGLI AUTOBUS “TUTTI DEVONO SAPERE”, GAZEBO E SCIOPERI DELLA FAME A STAFFETTA, SETTIMANA BIANCA CON SCUOLE APERTE, ETC. LE MOBILITAZIONI PROSEGUIRANNO ANCHE NEI GIORNI SUCCESSIVI.
• A INIZIO OTTOBRE SI TERRA’ UN NUOVO INCONTRO NAZIONALE per verificare le forze per iniziative ambiziose, come una MANIFESTAZIONE NAZIONALE. IN QUELL’OCCASIONE SI PARTECIPERA’ SOTTO MANDATO, CIOE’ DOPO AVER SVOLTO ASSEMBLEE NEI TERRITORI SULLE PROPOSTE EMERSE.
• PORRE ATTENZIONE ALL’ANDAMENTO DEI PATTI TERRITORIALI E DEI DECRETI SALVAPRECARI, CON MOZIONI DEI COLLEGI DOCENTI AFFINCHE’ SIANO ATTENTAMENTE VALUTATE LE ASSUNZIONI DI QUESTI LAVORATORI E LE MANSIONI CUI VANNO DESTINATI (NON SU DISABILITA’ E SUPPLENZE).
• ISTITUIRE UN OSSERVATORIO PERMANENTE DENTRO USR ED USP,uno spazio autogestito per lettere di lamentele con un giorno alla settimana di audizioni, una sorta di question time. Sarà uno strumento per tenere fermo il rapporto con gli uffici scolastici e pretendere che rispondano sulla sentenza del TAR e successivamente su tutte le altre questioni. Se ritengono di non essere responsabili, gli USP e gli USR devono chiedere ufficialmente chiarimenti al MIUR, nei confronti del quale va tenuto alto il livello di pressione e di controllo.
• APERTURA E COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE CATEGORIE DI LAVORATORI E DI TUTTA LA CITTADINANZA IN DIFESA DELLA SCUOLA STATALE COME DIFESA DEL DIRITTO ALLO STUDIO, DI UN BENE COMUNE GARANTITO DALLA NOSTRA COSTITUZIONE A TUTTI E A TUTTE (da collegare alla questione dell’educazione degli adulti per sancire il diritto di tutti alla conoscenza)
• SULLA DISABILITA’ CONDURRE UN’AMPIA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE rivolta a docenti e genitori sulle tematiche della solidarietà e della parità di diritti, anche in riferimento alle norme di sicurezza delle aule
• PRESENTARSI ALLE PROSSIME ELEZIONI PER GLI OO.CC. CON UNA SIGLA COMUNE (Liste Buona Scuola, Liste Incontro Nazionale Scuole…) che si presenti su un programma definito ed un’idea precisa di scuola sulla quale coinvolgere i genitori, gli studenti ed il personale scolastico. La LIP potrebbe essere una buona base di partenza.
• COSTRUIRE UN SITO di informazione a livello nazionale, dove i rappresentanti dei Consigli di Istituto e di Circolo possano trovare risposta alle loro domande. In alternativa si potrebbe fare riferimento ad uno dei siti già esistenti ed è stato proposto Genitori e Scuola
• PORTARE AVANTI UN’INIZIATIVA COMUNE E CONDIVISA SULLA QUESTIONE DELLA SICUREZZA DELLE AULE SCOLASTICHE, CON INCONTRI PUBBLICI CON VIGILI DEL FUOCO, ASL, DIRIGENTI USP ED USR, DIRIGENTI SCOLASTICI…
• ORGANIZZARE UNA CAMPAGNA CONTRO LE CATTEDRE OLTRE LE 18 ORE
• FAR DIVENTARE LE CAMERE DEL LAVORO TERRITORIALI LUOGHI DI DIFESA DEI DIRITTI DEI CITTADINI per appoggiare tutte le iniziative di contenzioso (ricorsi) che si deciderà di avviare
• SOTTOLINEARE COME I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO SI TRADURRANNO IN UNO SCADIMENTO GRAVISSIMO DELLA QUALITA’ DELLA SCUOLA ITALIANA ED IN UN IMPOVERIMENTO CULTURALE GENERALE DEL PAESE, IMPEGNANDO I DIVERSI SOGGETTI ISTITUZIONALI AD ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’ NELL’IMPEDIRE CHE TALI PROSPETTIVE SI REALIZZINO
L’Incontro Nazionale delle Scuole si poneva i seguenti obiettivi:
1) comprendere dalla voce di chi ne è stato testimone e protagonista il livello di mobilitazione che le diverse realtà territoriali hanno espresso nell’anno scolastico appena concluso;
2) valutare il livello di mobilitazione che sarà possibile esprimere nei prossimi mesi, ed in particolare nel mese di settembre 2010;
3) confrontarsi sulle iniziative di protesta e di sensibilizzazione finora realizzate contro la “riforma” Gelmini, i tagli agli organici e ai finanziamenti alla scuola pubblica;
4) delineare possibili strategie da mettere in atto a livello locale e nazionale a partire dalle prossime settimane.
I partecipanti, intervenendo a titolo personale o come portavoce di comitati, associazioni, coordinamenti, movimenti ed organizzazioni che condividono l’allarme per la situazione disastrosa nella quale si trova la Scuola della Repubblica, hanno cercato di comporre un quadro complessivo di quanto è avvenuto nel paese, al fine di elaborare un elenco di proposte di mobilitazione condivise e strategie concrete per iniziative da promuovere a livello locale e nazionale a partire dalle prossime settimane, ad iniziare dai presidi del 6 luglio e del 15 luglio a Roma.
Tra le tematiche generali che hanno coinvolto genitori, docenti e studenti nelle proteste degli scorsi mesi, sono state indicate: il ricorso al TAR del Lazio sulla Circolare Gelmini sulle iscrizioni alle scuole superiori; il riconoscimento degli OO.CC. come interlocutori a pieno titolo dell’amministrazione scolastica e degli organi istituzionali, con particolare riferimento alla componente genitori, che si sta organizzando in una rete di Presidenti dei Consigli di Istituto e di Circolo delle Scuole Statali di ogni ordine e grado (sulle questioni di residui attivi, contributi volontari, ora alternativa all’IRC e richiesta organico aggiuntivo, supplenze, classi sovraffollate, etc); la gestione dei rapporti con enti e istituzioni, con particolare riferimento ai rapporti con le regioni in materia di politica scolastica; le parole d’ordine per un’azione unitaria e compatta.
SONO TRE LE INIZIATIVE IMMEDIATE che l’Incontro nazionale delle Scuole ha condiviso e assunto:
• Appello ai presidenti di Regioni e Province, ai sindaci e al mondo della cultura per la Difesa della Scuola della Costituzione e del sostegno ai ricorrenti nell’udienza del 19 luglio al TAR del Lazio
• Appello per ottenere il ripristino immediato degli organici
• Mozione per Collegi Docenti di settembre sulla situazione delle singole scuole
Sono state inoltre condivise le seguenti PROPOSTE DI MOBILITAZIONE:
• Approfittare dei lati positivi della frammentazione per CONNETTERSI ED ESSERE PRESENTI SUL TERRITORIO, MA COORDINANDOSI A LIVELLO NAZIONALE (ad es. coordinamento dei presidenti dei consigli di istituto a livello comunale, provinciale e regionale; coordinamento delle scuole superiori, coordinamento per la materia alternativa all’IRC, coordinamento sulla questione del Tempo Pieno e dei Moduli e agli orari spezzatino etc), portando tutte le proposte che emergono in rete nei coordinamenti locali.
• APRIRE LE SCUOLE, FARE INFORMAZIONE SU QUANTO ACCADE, FAR COMPRENDERE IL LEGAME FRA ISTRUIRE ED EDUCARE, RINSALDARE L’ALLEANZA DOCENTI-GENITORI-STUDENTI. CERCARE L’ALLEANZA CON UNIVERSITA’ E RICERCA.
• PRIMO GIORNO DI SCUOLA RIBELLE: ferma restando l’ipotesi di uno sciopero, la cui convocazione non ci compete, ci impegniamo ad organizzare INIZIATIVE DI PROTESTA IN OGNI SCUOLA, A FAR CIRCOLARE IDEE CREATIVE PER L’OCCASIONE, ALCUNE DELLE QUALI POTRANNO DIVENTARE CAMPAGNE A LIVELLO NAZIONALE.
• IL 29 SETTEMBRE POTREBBE ESSERE LA GIORNATA DI INIZIATIVE NELLE CITTA’: FLASH MOB, CAMPAGNA SUGLI AUTOBUS “TUTTI DEVONO SAPERE”, GAZEBO E SCIOPERI DELLA FAME A STAFFETTA, SETTIMANA BIANCA CON SCUOLE APERTE, ETC. LE MOBILITAZIONI PROSEGUIRANNO ANCHE NEI GIORNI SUCCESSIVI.
• A INIZIO OTTOBRE SI TERRA’ UN NUOVO INCONTRO NAZIONALE per verificare le forze per iniziative ambiziose, come una MANIFESTAZIONE NAZIONALE. IN QUELL’OCCASIONE SI PARTECIPERA’ SOTTO MANDATO, CIOE’ DOPO AVER SVOLTO ASSEMBLEE NEI TERRITORI SULLE PROPOSTE EMERSE.
• PORRE ATTENZIONE ALL’ANDAMENTO DEI PATTI TERRITORIALI E DEI DECRETI SALVAPRECARI, CON MOZIONI DEI COLLEGI DOCENTI AFFINCHE’ SIANO ATTENTAMENTE VALUTATE LE ASSUNZIONI DI QUESTI LAVORATORI E LE MANSIONI CUI VANNO DESTINATI (NON SU DISABILITA’ E SUPPLENZE).
• ISTITUIRE UN OSSERVATORIO PERMANENTE DENTRO USR ED USP,uno spazio autogestito per lettere di lamentele con un giorno alla settimana di audizioni, una sorta di question time. Sarà uno strumento per tenere fermo il rapporto con gli uffici scolastici e pretendere che rispondano sulla sentenza del TAR e successivamente su tutte le altre questioni. Se ritengono di non essere responsabili, gli USP e gli USR devono chiedere ufficialmente chiarimenti al MIUR, nei confronti del quale va tenuto alto il livello di pressione e di controllo.
• APERTURA E COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE CATEGORIE DI LAVORATORI E DI TUTTA LA CITTADINANZA IN DIFESA DELLA SCUOLA STATALE COME DIFESA DEL DIRITTO ALLO STUDIO, DI UN BENE COMUNE GARANTITO DALLA NOSTRA COSTITUZIONE A TUTTI E A TUTTE (da collegare alla questione dell’educazione degli adulti per sancire il diritto di tutti alla conoscenza)
• SULLA DISABILITA’ CONDURRE UN’AMPIA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE rivolta a docenti e genitori sulle tematiche della solidarietà e della parità di diritti, anche in riferimento alle norme di sicurezza delle aule
• PRESENTARSI ALLE PROSSIME ELEZIONI PER GLI OO.CC. CON UNA SIGLA COMUNE (Liste Buona Scuola, Liste Incontro Nazionale Scuole…) che si presenti su un programma definito ed un’idea precisa di scuola sulla quale coinvolgere i genitori, gli studenti ed il personale scolastico. La LIP potrebbe essere una buona base di partenza.
• COSTRUIRE UN SITO di informazione a livello nazionale, dove i rappresentanti dei Consigli di Istituto e di Circolo possano trovare risposta alle loro domande. In alternativa si potrebbe fare riferimento ad uno dei siti già esistenti ed è stato proposto Genitori e Scuola
• PORTARE AVANTI UN’INIZIATIVA COMUNE E CONDIVISA SULLA QUESTIONE DELLA SICUREZZA DELLE AULE SCOLASTICHE, CON INCONTRI PUBBLICI CON VIGILI DEL FUOCO, ASL, DIRIGENTI USP ED USR, DIRIGENTI SCOLASTICI…
• ORGANIZZARE UNA CAMPAGNA CONTRO LE CATTEDRE OLTRE LE 18 ORE
• FAR DIVENTARE LE CAMERE DEL LAVORO TERRITORIALI LUOGHI DI DIFESA DEI DIRITTI DEI CITTADINI per appoggiare tutte le iniziative di contenzioso (ricorsi) che si deciderà di avviare
• SOTTOLINEARE COME I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO SI TRADURRANNO IN UNO SCADIMENTO GRAVISSIMO DELLA QUALITA’ DELLA SCUOLA ITALIANA ED IN UN IMPOVERIMENTO CULTURALE GENERALE DEL PAESE, IMPEGNANDO I DIVERSI SOGGETTI ISTITUZIONALI AD ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’ NELL’IMPEDIRE CHE TALI PROSPETTIVE SI REALIZZINO
giovedì 1 luglio 2010
Dopo l'ordinanza del Tar Lazio: che fare?
Dopo l’ordinanza del TAR che ha sospeso le circolari ministeriali sulle iscrizioni e sugli organici: cosa si può fare (o si dovrebbe fare se il Ministero avesse un minimo di senso dello Stato?).
- Nota di Corrado Mauceri del Tavolo regionale toscano per la difesa della scuola statale -
Il TAR del Lazio ha sospeso le circolari con le quali il Ministero ha disposto le iscrizioni nelle scuole superiori di II grado i tagli agli organici delle scuole di ogni ordine e grado sulla base di una normativa ancora inesistente ed in palese violazione della normativa vigente.
A fronte di tale macroscopica violazione della normativa vigente, i Giudici del TAR, ovviamente increduli di un tale comportamento del Ministero, hanno sospeso le circolari ministeriali e nello stesso tempo hanno chiesto alla Ministra una documentata relazione, rinviando ogni ulteriore decisione all’ udienza del 19 luglio.prossimo..
Cosa dovrebbe succedere se la Ministra avesse un minimo di senso dello Stato?
1. Le iscrizioni nelle prime classi delle scuole secondarie superiori di II grado sono state effettuate al buio senza poter conoscere i nuovi ordinamenti ed il piano dell’offerta formativa. di ciascuna istituzione scolastica.
La Ministra dovrebbe, quanto meno, attendere la pubblicazione di tutti i regolamenti relativi alle scuole superiori di II grado e quindi invitare le istituzioni scolastiche ad adottare i piani dell’offerta formativa conformi ai nuovi ordinamenti e quindi riaprire i termini per le iscrizioni nelle prime classi.
2. Gli organici del personale docente sono stati disposti sulla base dei nuovi ordinamenti non ancora in vigore e quindi in violazione degli ordinamenti vigenti ed inoltre senza il prescritto Decreto Interministerale ( nella circolare n. 37 preannunciato, ma mai formalizzato) e soprattutto senza aver acquisito il preventivo parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni. Cosa di dovrebbe fare? Sospendere subito gli organici determinati in modo illegittimo e di tutti i conseguenti effetti e riattivare , ormai per l’anno prossimo, la procedura regolare.
Considerando però che la Ministra appartiene alla scuola berlusconiana secondo cui le ordinanze e le sentenze dei Giudici sono soltanto intralci alla politica ( se non manovre dei comunisti), è prevedibile che la Ministra, continuando a violare le leggi, ignorerà anche l’ordinanza del TAR, lasciando la scuola nel caos più assoluto
Che fare?
Anzitutto le forze politiche parlamentari e extraparlamentari dovrebbero, per un volta almeno , tutte insieme, unitamente alle OO SS., non limitarsi alla rituale interrogazione parlamentare , ma promuovere una qualche iniziativa forte e visibile e soprattutto unitaria contro le illegittimità con cui la Gelmini governa la scuola.. Lo faranno?
Gli Enti locali che hanno giustamente protestato per i tagli agli organici oltre per i tagli previsti nella recente manovra finanziaria , potrebbero e dovrebbero subito intervenire presso le autorità scolastiche locali per chiedere subito la sospensione dei tagli illegittimi. Lo faranno?
Le Regioni che per il DPR n.81/09 dovevano essere sentite, in sede di Conferenza Unificata Stato – Regioni, prima della determinazione a livello regionale delle dotazioni organiche e non sono state sentite, per rispetto delle loro prerogative, dovrebbero pretendere l’immediata sospensione di tutti i tagli agli organici ed, in caso contrario, impugnare tutti i provvedimenti adottati dalla Ministra e dagli uffici scolastici provinciali. Lo faranno?
I ricorrenti ed in generale genitori, studenti e lavoratori della scuola che hanno subito la conseguenze negative delle circolari ministeriali possono sulla base della sospensione del TAR diffidare la Ministra e promuovere le opportune azioni giudiziarie a tutela dei loro interessi.
Il Tavolo Regionale della Toscana per la difesa della Scuola Statale, avvalendosi di un gruppo di legali provvederà a garantire l’opportuna assistenza per le diverse situazioni che possono essere:
a) genitori e studenti che intendono modificare la scelta dell’iscrizione fatta prima della pubblicazione dei nuovi ordinamenti della scuola secondaria di II grado
b. docenti individuati come soprannumerari sulla base degli organici per l’a.s. 2010-11 palesemente illegittimi;
c) aspiranti alle assunzioni per l’a.s. 2010-11 che rischiano di rimanere privi di occupazione o con occupazioni precarie.
Il Tavolo regionale per la difesa della scuola statale solleciterà gli Enti locali e la Regione Toscana per una loro immediato intervento presso il Ministero., nello stesso tempo, auspicando un concreto impegno dei giuristi democratici, garantirà a tutti gli interessati la necessaria assistenza. Se ognuno fa la propria parte in modo coordinato, l’arroganza di questa maggioranza si può efficacemente contrastare.
Corrado Mauceri
Tavolo Regionale toscano per la difesa della scuola statale
- Nota di Corrado Mauceri del Tavolo regionale toscano per la difesa della scuola statale -
Il TAR del Lazio ha sospeso le circolari con le quali il Ministero ha disposto le iscrizioni nelle scuole superiori di II grado i tagli agli organici delle scuole di ogni ordine e grado sulla base di una normativa ancora inesistente ed in palese violazione della normativa vigente.
A fronte di tale macroscopica violazione della normativa vigente, i Giudici del TAR, ovviamente increduli di un tale comportamento del Ministero, hanno sospeso le circolari ministeriali e nello stesso tempo hanno chiesto alla Ministra una documentata relazione, rinviando ogni ulteriore decisione all’ udienza del 19 luglio.prossimo..
Cosa dovrebbe succedere se la Ministra avesse un minimo di senso dello Stato?
1. Le iscrizioni nelle prime classi delle scuole secondarie superiori di II grado sono state effettuate al buio senza poter conoscere i nuovi ordinamenti ed il piano dell’offerta formativa. di ciascuna istituzione scolastica.
La Ministra dovrebbe, quanto meno, attendere la pubblicazione di tutti i regolamenti relativi alle scuole superiori di II grado e quindi invitare le istituzioni scolastiche ad adottare i piani dell’offerta formativa conformi ai nuovi ordinamenti e quindi riaprire i termini per le iscrizioni nelle prime classi.
2. Gli organici del personale docente sono stati disposti sulla base dei nuovi ordinamenti non ancora in vigore e quindi in violazione degli ordinamenti vigenti ed inoltre senza il prescritto Decreto Interministerale ( nella circolare n. 37 preannunciato, ma mai formalizzato) e soprattutto senza aver acquisito il preventivo parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni. Cosa di dovrebbe fare? Sospendere subito gli organici determinati in modo illegittimo e di tutti i conseguenti effetti e riattivare , ormai per l’anno prossimo, la procedura regolare.
Considerando però che la Ministra appartiene alla scuola berlusconiana secondo cui le ordinanze e le sentenze dei Giudici sono soltanto intralci alla politica ( se non manovre dei comunisti), è prevedibile che la Ministra, continuando a violare le leggi, ignorerà anche l’ordinanza del TAR, lasciando la scuola nel caos più assoluto
Che fare?
Anzitutto le forze politiche parlamentari e extraparlamentari dovrebbero, per un volta almeno , tutte insieme, unitamente alle OO SS., non limitarsi alla rituale interrogazione parlamentare , ma promuovere una qualche iniziativa forte e visibile e soprattutto unitaria contro le illegittimità con cui la Gelmini governa la scuola.. Lo faranno?
Gli Enti locali che hanno giustamente protestato per i tagli agli organici oltre per i tagli previsti nella recente manovra finanziaria , potrebbero e dovrebbero subito intervenire presso le autorità scolastiche locali per chiedere subito la sospensione dei tagli illegittimi. Lo faranno?
Le Regioni che per il DPR n.81/09 dovevano essere sentite, in sede di Conferenza Unificata Stato – Regioni, prima della determinazione a livello regionale delle dotazioni organiche e non sono state sentite, per rispetto delle loro prerogative, dovrebbero pretendere l’immediata sospensione di tutti i tagli agli organici ed, in caso contrario, impugnare tutti i provvedimenti adottati dalla Ministra e dagli uffici scolastici provinciali. Lo faranno?
I ricorrenti ed in generale genitori, studenti e lavoratori della scuola che hanno subito la conseguenze negative delle circolari ministeriali possono sulla base della sospensione del TAR diffidare la Ministra e promuovere le opportune azioni giudiziarie a tutela dei loro interessi.
Il Tavolo Regionale della Toscana per la difesa della Scuola Statale, avvalendosi di un gruppo di legali provvederà a garantire l’opportuna assistenza per le diverse situazioni che possono essere:
a) genitori e studenti che intendono modificare la scelta dell’iscrizione fatta prima della pubblicazione dei nuovi ordinamenti della scuola secondaria di II grado
b. docenti individuati come soprannumerari sulla base degli organici per l’a.s. 2010-11 palesemente illegittimi;
c) aspiranti alle assunzioni per l’a.s. 2010-11 che rischiano di rimanere privi di occupazione o con occupazioni precarie.
Il Tavolo regionale per la difesa della scuola statale solleciterà gli Enti locali e la Regione Toscana per una loro immediato intervento presso il Ministero., nello stesso tempo, auspicando un concreto impegno dei giuristi democratici, garantirà a tutti gli interessati la necessaria assistenza. Se ognuno fa la propria parte in modo coordinato, l’arroganza di questa maggioranza si può efficacemente contrastare.
Corrado Mauceri
Tavolo Regionale toscano per la difesa della scuola statale
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