lunedì 21 giugno 2010

Dal Tavolo regionale per la difesa della scuola statale

Appello per un impegno unitario ed urgente per la scuola statale

Dopo la manifestazione unitaria del 3 giugno e l’incontro del giorno successivo delle realtà scolastiche con i rappresentanti delle istituzioni democratiche l’impegno per contrastare la dissennata politica scolastica del Governo deve essere intensificato; difatti ai tagli alla spesa per la scuola per oltre 8 miliardi disposti con il D.L. n. 112/08 ora si aggiungono gli effetti disastrosi della manovra finanziaria che, tagliando in modo indiscriminato le risorse degli Enti Locali, provocheranno pesanti effetti sui servizi sociali e quindi sulle famiglie.

Il personale della scuola inoltre subirà in modo diretto gli effetti della politica governativa: il personale precario avrà difficoltà a mantenere il posto di lavoro e tutto il restante personale pagherà la crisi con il congelamento delle retribuzioni già ridotte al minimo.

L’attacco alla scuola pubblica non è però il solo obiettivo eversivo di questa maggioranza; è un aspetto di una politica complessiva che tende anzitutto a scaricare gli effetti di una crisi economica e finanziaria sui lavoratori e sui diritti fondamentali, alimentando, a tale scopo, la frattura fra gli stessi lavoratori( precari, pubblici, privati,…) per ridurre più facilmente i diritti di tutti; non a caso oggi si mettono in discussione non solo l’assetto democratico dello Stato ma finanche i principi fondamentali della Costituzione.

In questa situazione è necessario creare un fronte unitario di lotta a difesa anzitutto della Costituzione e della scuola statale che della Costituzione è un asse portante.
L’unità che si è realizzata in occasione della manifestazione del 3 giugno deve essere rinsaldata e, sulla base di una piattaforma condivisa, deve consentire l’apertura nei confronti del Governo di una “vertenza scuola” che possa all’inizio dell’anno scolastico garantire un sostegno all’attività delle scuole per un effettivo diritto allo studio.

Lanciamo quindi un appello, oltre che ai Comitati genitori-insegnanti, alle OO.SS., alle associazioni democratiche, alle forze politiche ed in primo luogo alle istituzioni democratiche per ritrovarci urgentemente in un’assemblea regionale per la scuola in cui definire unitariamente tempi, modi e finalità di un’azione unitaria.

Finora ci sono state tante iniziative di genitori, lavoratori della scuola, amministratori locali; ora però è il momento di realizzare un fronte unitario ed impegnarci con un comune obiettivo: la difesa della scuola statale.

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