Attacco al sapere: in Toscana 1856 posti in meno nelle scuole
Firenze, lunedì 21 giugno - Un maxitaglio da 1.856 posti negli istituti toscani di ogni ordine e grado. Riduzione del "50% dei contratti a tempo determinato" per i tre atenei presenti in Toscana ed una stima di 60 milioni di euro "che i dipendenti delle scuole non incasseranno a causa del congelamento dei rinnovi contrattuali per il comparto deciso dal governo". E' il quadro delle ricadute a livello regionale determinate dalla riduzione dei finanziamenti al settore scolastico stabiliti dal Governo, diffuse oggi Cgil Toscana. "Con il blocco a livello retributivo previsto da questo meccanismo vengono in sostanza cancellati tre anni di lavoro degli addetti al settore" - spiega Raffaello Biancalani, segretario regionale di categoria Flc Cgil, che ha tenuto l'incontro insieme a Franca Cecchini, delegata al settore Scuola della segreteria Cgil Toscana.
Nel dettaglio, dall'indagine del sindacato emerge che rispetto al 2009 si perderebbero per il prossimo anno scolastico 270 posti da docenti nella scuola primaria, 199 in quella secondaria di primo grado, 654 in quella secondaria di secondo grado e 733 posti nella categoria personale Ata. "In ambito universitario, le cose non andranno certo meglio - ha proseguito Biancalani - perché saranno effettuati tagli a causa dei quali verranno mandati a casa il 50% dei precari dei tre atenei toscani, il che avrà ricadute gravi visto che molti di loro tengono corsi. In più verranno tagliati drasticamente i fondi per le missioni all'estero, con conseguenze altrettanto gravi sul fronte della ricerca". Per protestare contro la "penalizzazione della scuola pubblica statale in Toscana" la Cgil, è stato spiegato, ha indetto uno sciopero regionale per i lavoratori del settore in programma per il 25 giugno.
Da www.novaradio.info
21 giugno
giovedì 24 giugno 2010
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