domenica 29 novembre 2009

Due pesi e due misure (2)

Regione, 19 milioni in più alle scuole private
Il Pd: "Per le pubbliche, invece, solo tagli"

"A fronte di tagli indiscriminati al sistema dell’istruzione pubblica da parte del governo — commenta Sara Valmaggi (Pd) — la Regione dimostra ancora una volta di premiare in modo smodato gli studenti che scelgono le scuole private"

La Regione [Lombardia] aumenta del cinquanta per cento il contributo per la dote scuola. Esaminando l’assestamento di bilancio, infatti, la voce “Contributi alle famiglie per l’accesso e la libera scelta dei percorsi educativi” è passata da una previsione per quest’anno di 45 milioni di euro a 64. Ben 19 in più, pari circa il 50 per cento della cifra iniziale. Che si aggiunge agli 8.326.415 euro stanziati per “le spese di gestione delle scuole materne autonome”.

Spicca anche il dato di “Lombardia eccellente”, il progetto di sostegno a progetti di formazione professionale ritenuti dalla Regione particolarmente meritevoli e per questo sottratti alle normali procedure dei bandi. Nel 2010 il Pirellone ha previsto lo stanziamento di ben 8,2 milioni di euro a esclusiva discrezione della giunta regionale.
Le cose non cambiano anche se si esamina il capitolo investimenti. I contributi ai comuni a rimborso ventennale per l’ammodernamento e la ristrutturazione delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado pubbliche (in pratica materna, elementari e medie) sono stati previsti in sede di assestamento a quota 605.450 euro, mentre lo stesso contributo per le scuole dell’i nfanzia di enti privati senza scopo di lucro è stato aumentato a 3.439.163 euro. Dati confermati anche dagli uffici dell’assessorato regionale alle Finanze.

«A fronte di tagli indiscriminati al sistema dell’istruzione pubblica da parte del governo — commenta Sara Valmaggi del Pd — la Regione dimostra ancora una volta di premiare in modo smodato gli studenti che scelgono le scuole private. Il sistema dei buoni scuola prima e della dote poi ha portato indiscutibilmente a questo. E non è un giudizio ideologico. I dati di bilancio lo dimostrano sia nella parte inerente la spesa corrente sia in quella per gli investimenti».

Ironizza il compagno di partito Giuseppe Civati: «Una voce che la dice lunga nel bilancio della Regione Lombardia. E poi dicono che non ci sono più risorse per la scuola pubblica». Preoccupato anche il sindacato. «È un dato che va esaminato con attenzione in modo da studiare tutte le variabili sia relative all’assegnazione che alla richiesta — sottolinea Silvio Colombini della Cisl scuola — Certo non si può non notare un aumento di questi fondi nell’assestamento di bilancio così evidente. Sono convinto, però, che questi numeri vadano letti anche alla luce degli effetti della crisi economica».
(Andrea Montanari)

Da http://milano.repubblica.it/
26 novembre 2009

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