mercoledì 7 ottobre 2009

Una diffusa inerzia

Ricevo da Scuola della Repubblica e vi giro:

Una diffusa inerzia copre le illegittimità della Gelmini

Dopo la sentenza del TAR volta a "salvare" i tagli agli organici (sulla scia della sentenza della Corte Costituzionale, del parere del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti) con una nota che allego avevo rilevato che, nonostante l’opera di salvataggio messa in atto da parte di tutti gli organi che dovrebbero garantire la legalità dell’azione della PA, i provvedimenti della Gelmini rimanevano ancora vulnerabili per le contraddizioni che comunque non erano state superate, c’era quindi ancora spazio per contestare i regolamenti ed i provvedimenti relativi agli organici sarebbe stata però necessaria un’azione concertata a livello politico, istituzionale e giudiziario.

In particolare si era rilevato che lo stesso Regolamento che dava attuazione all’art. 64 prevedeva un ruolo preminente delle Regioni e degli Enti locali; il MIUR difatti in base all’art. 2 del DPR n.81/09 avrebbe dovuto, prima della determinazione degli organici a livello nazionale, acquisire il parere della Conferenza Unificata, Stato, Regione, Enti Locali.

Il MIUR invece ha adottato gli organici, prima del Regolamento e quindi in modo palesemente illegittimo e soprattutto ignorando la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Provincia-Comuni.

A fronte di tale comportamento arrogante della Ministra si riteneva che Regioni, Comuni e Province avessero fortemente contestato l’operato della Ministra e preteso una rimessa in discussione di tutti i provvedimenti illegittimi; si prospettava pertanto l’opportunità di una forte iniziativa unitaria di istituzioni, comitati genitori-insegnanti, organizzazioni democratiche per contestare tali illegittimità, considerando che il 22 ottobre la questione sarebbe stata esaminata dal TAR.

C’è stato qualche dibattito, qualche o.d.g. e nient’altro di concreto; tutti considerano ormai definiti gli organici, pur trattandosi di atti palesemente illegittimi.

A questo punto per coerenza ho insistito, in vista dell’udienza del 22 ottobre, a contestare l’illegittimità degli organici, ovviamente facendo la figura del soldato giapponese che pensava di essere ancora in guerra.
Corrado Mauceri

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