SCUOLA: UN AGOSTO CALDO, ANZI ROVENTE
Questo agosto 2009 rischia di diventare da caldo a rovente. Cambio climatico improvviso? Forse, ma parliamo di un’altra storia. Il mondo della scuola è in allerta a causa di tagli orizzontali mai visti prima: 47.000 posti in meno. Sono già iniziate un po’ ovunque manifestazioni di protesta, ad Agrigento, Salerno, Taranto ed altre si terranno nei prossimi giorni. Fine di agosto caldissima per i sit-in ad Arezzo il 24, il 25 ancora all’USP di Salerno, il 27 all’USR di Napoli, il 28 a Benevento e tante altre in via di organizzazione.
(...) Riusciranno i docenti a fermare la distruzione della Scuola Pubblica Statale? Si, se prendessero coscienza della loro forza numerica, quasi 800.000 persone tra docenti di ruolo, personale ATA, precari abilitati e precari non abilitati. Se pensiamo che a Milano all’INNSE erano solo in 49 e a Roma i vigilantes qualche centinaio. Riuscirà a svegliare questa categoria soporifera e divisa la politica nefasta della Gelmini/Tremonti? Chissà...
http://www.scuolapertutti.net/index.php/rassegna-stampa
PRECARI, L’INIZIO D’ANNO E’ UN VERO REBUS
A tre settimane dalla partenza del nuovo anno scolastico le tante decine di migliaia di precari della scuola continuano a vivere nell’incertezza. Come potrebbero, d’altra parte, dormire sonni tranquilli? Manca ancora la circolare del Miur che annualmente definisce il corretto avvio dell'anno scolastico e omogeneità nel conferimento degli incarichi; le graduatorie definitive sono state pubblicate ma su di loro pende sempre la spada di Damocle del Consiglio di Stato che si deve esprimere sui migliaia di ricorsi al Tar fatti dai docenti rimasti in coda e non inseriti ‘a pettine’; i contratti di ‘disponibilità’, infine, a lungo promessi ai precari annuali che rimarranno disoccupati, devono ancora essere definiti e comunque manca il sostegno economico di almeno due terzi delle regioni.
Inevitabile, vista la situazione, che i sindacati minaccino mobilitazioni e ricorsi. Significativa una recente dichiarazione del leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: “col nuovo anno ci sarà una forte mobilitazione, con scioperi forse, ma anche con occupazioni simboliche delle scuole. L’autunno non sarà una stagione tranquilla, ma non per responsabilità nostre”. Ed è molto probabile che tutto ciò avvenga. È improbabile, infatti, che nel volgere di pochi giorni possano essere risolte tutte le questioni in corso. (...)
http://www.tecnicadellascuola.it/
AREZZO: LA PROTESTA DEI PRECARI IN MUTANDE
Si sono messi in mutande e si sono improvvisati lavavetri per protestare contro “una indifferenza ingiustificabile”. E’ la manifestazione attuata da un gruppo di precari della scuola che si sono ritrovati in piazza della stazione ad Arezzo indossando solo boxer e magliette bianche con la scritta ‘Precario scuola: licenziato’. La protesta è stata attuata dopo che a 53 precari aretini è stato consegnato il contratto per l’anno 2009/2010 ed è stato ricordato che lo scorso anno erano oltre 200, “come effetto dei tagli voluti dal Governo”. Alcuni di loro hanno ricordato che “da 15 anni vanno avanti a contratti annuali e adesso sono fuori e senza alcuna protezione sociale, né cassa integrazione”. Dopo aver diffuso volantini e lavato vetri al semaforo di piazza stazione, i manifestanti, una cinquantina, si sono recati in prefettura e una delegazione è stata ricevuta da un dirigente. Quindi il gruppo si è fermato davanti alla sede del provveditorato e, dopo aver salutato con un applauso i colleghi più fortunati, ha consegnato un documento al Provveditore, chiedendo che questa protesta fosse rappresentata anche a livello nazionale. http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/
Nella nota diffusa dagli stessi precari si legge: “Per anni siamo serviti a far funzionare la scuola per coprire i posti che non erano messi a ruolo. Ora lo stato intende disfarsi di noi senza una parola di ringraziamento senza neppure tentare un timido ‘Scusa mi dispiace…’. Adesso noi siamo senza lavoro e le scuole in grandi difficoltà anche per operazioni semplici come l'apertura e la chiusura degli edifici, per non parlare della didattica, e di tutte le attività di insegnamento. E tutto ciò mentre i nostri politici non intendono rinunciare ai loro privilegi.”
Ai precari in lotta è arrivata la solidarietà del Pd, di Idv e di Rifondazione. In particolare, Alfio Nicotra (capogruppo provinciale di Rifondazione/Comunisti Italiani/Sinistra Europea), garantendo il sostegno ad ogni forma di lotta intrapresa dai lavoratori e dalle lavoratrici, ha dichiarato cha “in tutta Europa si potenzia la scuola pubblica anche, ma non solo, come risposta alla crisi economica. In Italia il governo Berlusconi taglia invece sull'istruzione lasciando senza lavoro persone in questi anni hanno dato, sia pur in una inaccettabile condizione di precarietà, il loro contributo alla scuola italiana”.
Da parte sua, la parlamentare Donella Mattesini (Pd) ha annunciato un’interrogazione ed ha diffuso un documento nel quale tra l’altro ricorda che “in Toscana, nell’imminente nuovo anno scolastico, avremo 7.000 alunni in più. Un buon segnale, anche dal punto di vista della ripresa demografica. Peccato che a fronte di questo aumento di alunni ci sia una drastica diminuzione di insegnanti: meno 1.719. I tagli interessano il livello più significativo e cioè le scuole elementari e questo grazie al ritorno dal modulo all’insegnante unico deciso dal Governo Berlusconi. (...) La protesta dei precari è un altro segnale che si aggiunge ai molti che devono indurre insegnanti, genitori e studenti ad operare insieme alle associazioni, ai sindacati, ai partiti ed a tutti coloro che ritengono la difesa e la qualificazione della scuola pubblica una priorità assoluta per la nostra società.”
http://www.arezzonotizie.it/
I PRECARI SUI TETTI
La mobilitazione dei precari della scuola si estende sempre più.
Martedí 25 agosto assemblea dei precari di Agrigento. Il 27 agosto riunione del Coordinamento Scuola 3 ottobre di Milano, “per rilanciare un nuovo percorso di lotta contro i tagli, il PDL Aprea e per l'assunzione di tutti i precari della scuola”. Il 31 agosto assemblea del Coordinamento precari della scuola di Napoli. Mentre nei giorni scorsi, a Fuorni, mentre si svolgeva un incontro tra il direttore dell'Ufficio Scolastico Provinciale e una delegazione sindacale di base, in rappresentanza di oltre 100 manifestanti che protestavano fuori per i 2.000 tagli, sette precari sono saluti sul tetto dell'USP di Salerno: la protesta, che ha fatto ricordare quelle avviate in questa estate dai lavoratori della Insse in cima ad una gru e i vigilantes romani saliti sul Colosseo, ha tutta l’aria di essere di un triste prologo di quel che accadrà nelle prossime settimane. http://www.apcom.net/newscronaca/
martedì 25 agosto 2009
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