domenica 9 agosto 2009

La protesta che non va in vacanza

SI ESTENDE LA PROTESTA DEI SINDACATI TERRITORIALI
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda della Basilicata denunciano - attraverso un recente comunicato stampa – “l’inarrestabile azione demolitrice della scuola pubblica che il Ministro continua a realizzare attraverso il taglio degli organici.” Nel loro comunicato, le organizzazioni sindacali affermano che, “nella completa disattenzione generale, in Basilicata, solo per l’anno scolastico 2009/2010, il taglio complessivo dei posti sarà pari a -1047 (-727 personale docente, -270 personale ATA, -50 posti di sostegno). (…) Le istituzioni scolastiche si ritroveranno in forte difficoltà per assicurare standard organizzativi della didattica adeguati alle necessità richieste dall’attuale società. Paradossalmente, per l’esiguo numero di personale ATA, diverse scuole rischiano addirittura di non avere sufficiente personale per aprire e chiudere i plessi di loro pertinenza, per garantire i servizi amministrativi e laboratoriali, per la vigilanza degli alunni, per l’assistenza ai diversamente abili, per il supporto alla mensa, tanto da mettere in discussione anche la sicurezza nelle scuole.”
Per questo motivo, “Le OO.SS. di Basilicata intendono attivare tutte le iniziative necessarie per sensibilizzare le istituzioni (i Prefetti delle province di Potenza e Matera, il Presidente della Giunta Regionale, i Presidenti provinciali, i Sindaci dei Comuni lucani, l’ANCI di Basilicata) affinchè si rendano consapevoli che il sistema scolastico lucano, attraverso l’assurdo e straordinario taglio agli organici, non riuscirà a garantire il diritto allo studio e le istituzioni scolastiche non avranno i mezzi necessari per garantire la sicurezza nelle scuole.”
http://www.flcgil.it/

ENTI LOCALI E REGIONI A SOSTEGNO DEL LAVORO NELLE SCUOLE
Nei giorni scorsi, le Regioni erano state indicate dal Ministero dell’Istruzione come possibili protagoniste, assieme all’INPS, per l’attuazione del cosiddetto “paracadute” salva-precari. Però solo cinque su ventuno erano quelle che si erano dimostrate sensibili (anche economicamente) a supportare il piano, attraverso progetti alternativi all’insegnamento su cui impegnare docenti e Ata inoccupati (Lombardia, Marche, Campania, Sardegna e Puglia). Buone possibilità erano state paventate anche per Sicilia e Veneto. Ma per il resto, i due terzi rimanenti, la proposta non aveva destato particolare interesse.
Nel caso della Lombardia, è stato recentemente siglato un accordo che ha permesso il salvataggio in extremis di un migliaio di posti nella provincia di Milano. L’intesa è stata duramente criticata dal sindacato Gilda (che nei giorni scorsi ha usato espressioni forti parlando di “netta controtendenza rispetto a quanto sta accadendo nel resto del Paese” e di “Mezzogiorno sempre più depredato”). All’accordo lombardo ha fatto immediatamente seguito un ‘intesa tra il Ministero e la Regione Sicilia; si tratta di un protocollo biennale con il quale saranno garantiti 1.500 docenti di sostegno e 300 unità di personale Ata (a supporto degli studenti diversamente abili), inizialmente destinati a sparire. Passi in avanti si segnalano anche nel caso di un’intesa tra MIUR e Sardegna.
http://www.tecnicadellascuola.it/

IL CONFRONTO MINISTERO/SINDACATI RIPRENDE IL 26 AGOSTO
Il Ministero dell’Istruzione ha convocato le organizzazioni sindacali per il giorno 26 agosto, alle ore 10,30, “per un confronto sullo stato delle operazioni preordinate all’avvio dell’anno scolastico 2009/10 e sugli esiti del monitoraggio dell’organico di fatto del personale scolastico”.
http://www.uil.it/UILSCUOLA/web/notizie/Default.htm

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