mercoledì 5 agosto 2009

La protesta che non va in vacanza

Sulla vicenda dei docenti precari che resteranno senza lavoro a partire dal prossimo mese, il Ministero dell’Istruzione corre ai ripari nell’intento di fronteggiare il dilagare della protesta (nei giorni scorsi i sindacati avevano indetto lo stato di agitazione in Emilia Romagna e in Sicilia e avevano minacciato misure analoghe in Piemonte, mentre già fioccavano le prime mozioni da parte degli Enti Locali - tra i quali il Consiglo Comunale di Colle Val d’Elsa). Prevista per oggi la sottoscrizione di un’intesa che coinvolge anche l’Inps. Riportiamo di seguito l’articolo apparso su Il Sole 24 Ore:

“Nella mattinata verrà firmato un accordo che permetterà, l'anno prossimo, a circa 16mila docenti precari e ad altre migliaia di lavoratori non di ruolo della scuola (amministrativi, tecnici e ausiliari), che dal 1° settembre rimarranno disoccupati a seguito dei tagli agli organici decisi dal Governo, di percepire mensilmente una cifra vicina alla metà dello stipendio. (...) La convenzione garantirà quei contratti di disponibilità illustrati, qualche mese fa, dal ministro Gelmini, non lasciando completamente a bocca asciutta quei precari che quest'anno hanno lavorato con supplenza annuale. (...)
Il ministro ha confermato, poi, per il prossimo settembre, l'assunzione di 647 dirigenti scolastici, l'immissione in ruolo di 8mila docenti e l'assunzione di 8mila unità di personale Ata. Sugli 8mila professori "assunti", secondo le prime indiscrezioni, oltre la metà (circa 4.300) verrà assorbita dai docenti di sostegno. Un'altra bella fetta, poco meno di 2mila, verrà riservata ai docenti della scuola d'infanzia. Mentre a tutti gli altri insegnanti in lista d'attesa, abilitati nella primaria e soprattutto la miriade di aspiranti docenti inseriti nelle classi di concorso delle medie e delle superiori, rimarranno solo le "briciole". Per far "scattare" l'immissione in ruolo serviranno ben 6 posti vacanti. Una proporzione che corrisponde all'assunzione, in media, su meno del 10% dei posti liberi.”

Una percentuale simile (11%) riguarderà gli educatori. Più o meno sugli stessi livelli anche quella riservata al personale Ata: la ripartizione delle aliquote per i diversi profili prospettata dal Miur prevede per gli assistenti amministrativi l’assunzione per circa il 14% di posti vacanti, mentre per assistenti tecnici e collaboratori scolastici stiamo attorno al 10%. Per i Direttori dei servizi generali ed amministrativi, fatti salvi gli accantonamenti preventivi per il concorso ordinario e per i concorsi riservati, si prevedono delle percentuali maggiori, ma al momento ancora non su parla di numeri.
Per i dati analitici, a livello provinciale, bisognerà attendere qualche giorno.
Ora il confronto si sposta sui contratti di disponibilità.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/08/scuola-accordo-inps-miur-salva-precari.shtml
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=26414&action=view

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