Dal sito della Flc - CGIL:
Le scuole non sono obbligate a istituire il docente unico: lo dice la Corte dei Conti
Come abbiamo sempre sostenuto e sottolineato, anche di recente, vista la forte discussione che è partita nelle scuole a tale proposito, il maestro unico non è un obbligo.
Per due ragioni: la scuola è autonoma in forza della legge Costituzionale 3/2001, la scuola organizza le risorse che le vengono assegnate, anche quelle professionali, come meglio crede, in forza dell’articolo 5 commi 1 e 4 del DPR 275/99 che reca il Regolamento dell’autonomia scolastica.
Ora la Corte dei Conti, sia pure in un contesto non tanto fausto, che è quello dell’approvazione definitiva del Regolamento sul primo ciclo, esplicita il proprio parere, in sede di registrazione dello stesso Regolamento, sottolineando positivamente la risposta dell’Amministrazione sul fatto che le scuole non sono obbligate al maestro unico.
Evidentemente la stessa Corte dei Conti ha costretto il MIUR ad ammettere che il docente unico non è prescrittivo. Infatti nel parere la Corte afferma come l’Amministrazione sottolinei che il modello del docente unico - di cui al d.l. n. 137/2008, convertito in legge n. 169 del 30 ottobre 2008 - viene sì indicato come modello da privilegiare nell'ambito delle possibili articolazioni del tempo-scuola, ma pur sempre "tenuto conto della richiesta delle famiglie e nel rispetto dell'autonomia scolastica". In sostanza, l'indicazione del modello non avrebbe alcun carattere prescrittivo, lasciando piena libertà alle scuole di strutturare orari e assetti didattico-organizzativi secondo la propria programmazione e valutazione."
Non avevamo dubbi e lo abbiamo detto sin dall’inizio. Ora ci pare che non li può avere più nessuno.
Ciò non ci impedirà comunque di impugnare l’intero regolamento.
Flc CGIL
Roma, 10 luglio 2009
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4 commenti:
Penso che sia un errore strategico lasciare che il dissenso abbandoni le aule, i luoghi di lavoro, il salotto di casa, le panchine dei giardini pubblici e le piazze, per segregarsi nelle aule dei tribunali, donde si cavilla sull'interpretazione di articoli e commi...
E' vero, ma purtroppo sembra che genitori e insegnanti, cioè coloro che dovrebbero essere i maggiori attori di questo dissenso, dopo un primo momento di "entusiasmo" nello scorso autunno, abbiano progressivamente abbandonato (tranne uno sparuto gruppo di "irriducibili" come la sottoscritta) il fronte della partecipazione attiva, mentre chi si sta muovendo sul fronte legale continua con pervicacia a portare avanti il dissenso...
Se alcuni irriducibili “si riducono” ad esaltare la pervicacia giurisprudenziale di altri irriducibili, verrebbe da dire “Come siamo ridotti!”... Il problema é che quella stessa pervicacia, lodevole ben inteso per moltissimi aspetti, temo sia uno dei fattori demotivanti che contribuiscono all’allontanamento di quelli che tu chiami i “maggiori attori”. Le battaglie legali, oltre al timore riverenziale suscitato dalle circonvoluzioni gergali che le caratterizzano, hanno l’indubbio fascino di fornire un pretesto molto comodo, che contribuisce di fatto alla ghettizzazione del dissenso: quello di dover lasciare tutto in mano ai “principi del foro”.
Mi permetto suggerirti di dare piú spazio e voce alle seppur esigue ed isolate manifestazioni di irritazione, di preoccupazione, di frustrazione, di spaesamento, di timore e di incazzatura dei veri protagonisti. Cercarle, scovarle, sostenerle, amplificarle. Immagino che gestire un blog balneare non è cosa semplice, ma se confidiamo unicamente nel ritorno di un autunno incandescente, il calore di questa estate finisce col “ridurci” già da ora a pura marginalità.
Non voglio assolutamente polemizzare (anzi, mi fa molto piacere scoprire che in queste infuocate giornate estive ci sia qualcuno che legge questo blog), però vorrei risponderti almeno su due punti.
Pubblicare delle notizie da e sul mondo della scuola – che è quello che spesso faccio in questo blog – non significa necessariamente ‘esaltare’ chi ne è protagonista o condividerne sempre e comunque il punto di vista e/o i metodi, è solo un modo per fornire degli spunti di riflessione e discussione; se poi questo puntualmente non avviene mi dispiace molto, ma non so davvero come risolvere questo nodo.
Seconda, e ultima considerazione. Quando ho “creato” questo blog ho scritto non a caso nel sottotitolo “Un punto di incontro e dialogo per i genitori degli alunni delle Scuole dell'Infanzia e Primarie di Sesto Fiorentino” proprio perché pensavo che potesse diventare uno strumento per “ dare spazio e voce alle seppur esigue ed isolate manifestazioni di irritazione, di preoccupazione, di frustrazione ecc. ecc.”; ma dove sono queste voci? perché nessuno si propone mai per scrivere in prima persona? Forse non a tutti è chiaro come funziona un blog ma in testa c’è un indirizzo email a cui si può scrivere; pensi davvero che la casella di posta sia piena di persone che non vedono l’ora di esprimersi …? Io non sono una blogger “professionista” alla Grillo o alla Travaglio, sono semplicemente un genitore “che ci prova” e sarei ben felice di essere affiancata da un nutrito e agguerrito coro di voci …
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