venerdì 10 luglio 2009

Iniziative per contrastare i provvedimenti Gelmini

Ricevo e vi giro:

TAVOLO REGIONALE PER LA DIFESA DELLA SCUOLA STATALE
(nota operativa a cura di Corrado Mauceri - 7/7/09)

Che fare? Si può fermare la Gelmini?
Tutti i provvedimenti finora adottati dalla Ministra Gelmini e dagli Uffici periferici in attuazione dell’art. 64 DL n. 112/08 e dell’art. 4 DL n. 137/08 sono illegittimi (v. nota precedente). La Ministra ed i suoi uffici però procedono come se tutto fosse regolare e, purtroppo, nella più generale rassegnazione.
Tutti lamentano la gravità e l’illegittimità dei provvedimenti adottati dalla Gelmini, ma a tutt’oggi non si riesce a bloccarli né a promuovere un’azione unitaria per manifestare concretamente tale dissenso politico. Un tentativo promosso in tal senso nei giorni scorsi dall’Ass. Per la Scuola della Repubblica non è riuscito a concretizzarsi.

Quali iniziative si potrebbero concretamente prendere?
Stante l’illegittimità degli atti ministeriali, ci si può muovere anche a livello legale; ma è assolutamente prioritaria l’iniziativa politica unitaria. Bisogna ribadire ancora una volta che senza dubbio le iniziative legali devono essere promosse perchè possono aprire varchi e falle nell’operato del Ministero, ma bisogna avere la consapevolezza che se non c’è una forte iniziativa politica, l’azione legale non è sufficiente.
Un Governo, disinvolto e spregiudicato come questo, pronto a legiferare a colpi di decreti legge e voti di fiducia e con un’opposizione parlamentare innocua non può essere affrontato soltanto sul terreno legale; si è già visto con il termine per l’adozione dei regolamenti; l’art. 64 aveva previsto il termine di dodici mesi, il Governo non ha rispettato il termine; con un decreto legge ha dichiarato di essere nei termini!

L’ iniziativa politica: costituire tavoli regionali per formare un coordinamento nazionale a rete
Verificata la difficoltà di un’iniziativa unitaria a livello nazionale, è necessario colmare il vuoto di una effettiva ed incisiva opposizione alla politica scolastica delle destre e pensare ad un possibile coordinamento dei tavoli regionali con tutte le forze politiche, associative e sindacali disponibili a contrastare la politica scolastica del Governo; è necessario difatti superare la sterile e quanto mai dannosa contrapposizione tra istituzioni, partiti e movimenti ed ad impegnare le istituzioni locali e regionali ad attivarsi per chiedere il blocco ai tagli della spesa per la scuola pubblica (e quindi degli organici);
A tale fine è importante l’impegno assunto dalla Lega delle autonomie locali nell’assemblea nazionale di ieri; finora si è però a conoscenza della sola iniziativa del Comune di Fiesole che, insieme ai genitori ed ai docenti delle scuola fiesolane, ha impugnato i provvedimenti della Ministra (è uno dei ricorsi che saranno discussi il 13 luglio davanti al TAR del Lazio).

Le iniziative legali
A livello di iniziative legali si propongono:
a) Diffida ai Direttori Generali, Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali e Dirigenti Scolastici a non applicare le CC.MM. applicative di atti illegittimi o addirittura inesistenti.
b) Diffida al Ministro di continuare a sollecitare l’applicazione di atti illegittimi o addirittura inesistenti.
c) Impugnativa davanti al TAR del Lazio da parte del personale docente dei regolamenti governativi e degli organici regionali e provinciali.
d) Impugnativa davanti al Giudice del Lavoro territorialmente competente per contestare le eventuali dichiarazioni di soppressione e/o i trasferimenti di ufficio.

Indicazioni operative per le azioni legali
1) Ricorsi al TAR
I ricorsi avverso i regolamenti
Finora è stato pubblicato (in data 2 luglio) il DPR n. 81 del 20 marzo 2009 che peraltro si deve ritenere travolto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 200 del 2 luglio 2009; quindi se il Governo non lo ritira, dovrà essere impugnato con ricorso al TAR del Lazio.
Possono impugnarlo in primo luogo le Regioni alle quali il regolamento, come ha riconosciutola Corte Costituzionale, ha illegittimamente sottratto la competenza legislativa attribuita dall’ art. 117 Cost; ovviamente possono impugnarlo anche Comuni e Province, ma anche i genitori e gli insegnanti.

Il TAVOLO REGIONALE DELLA TOSCANA PER LA DIFESA DELLA SCUOLA STATALE (da ora TAVOLO) è ovviamente a disposizione per l’assistenza legale gratuita (con il solo rimborso delle spese vive) e nei prossimi giorni fornirà tutte le opportune informazioni operative.
Ricorsi avversi gli organici regionali.
Gli insegnanti delle scuole possono proporre un ricorso collettivo al TAR avverso la dotazione organica regionale e le dotazioni organiche delle singole scuole.
Il collettivo legale istituito presso il TAVOLO è a disposizione per l’assistenza legale e per la necessaria collaborazione che ovviamente sono svolte gratuitamente, a titolo di impegno politico, con il solo rimborso delle spese vive .
Per proporre il ricorso al TAR è necessario inviare al collettivo legale, coordinato da Corrado Mauceri, Via Lamarmora n. 26, 50121 Firenze, i seguenti atti: schede dei ricorrenti; copia delle tabelle organiche regionale e delle singole provinciale o istituzioni scolastiche; mandato in duplice copia con le autentiche sottoscritte da un legale; nominativi e recapiti del legale locale di riferimento che può autenticare le firme.

2) Ricorsi al Giudice del lavoro avverso i trasferimenti di ufficio e le mancate nomine per effetto delle soppressioni dei posti.
Le vertenze devono essere proposte dai singoli lavoratori in relazione alla loro specifica posizione e con l’assistenza di un legale locale; difatti devono essere proposti davanti al Tribunale del luogo di servizio. Ovviamente il collettivo del Tavolo è a disposizione per tutta la opportuna collaborazione.
Il collettivo legale del Tavolo è comunque a disposizione per tutta la collaborazione opportuna.

3) Il ruolo degli OO.CC. delle scuole
Gli organi collegiali delle scuole sono tenuti ad applicare le leggi vigenti e non le CC.MM. che sono illegittime, perchè emanate sulla base di una normativa non applicabile.
Le leggi vigenti sono quelle che erano in vigore prima delle leggi Gelmini.
Se i Dirigenti Scolastici sostengono, su suggerimento degli uffici ministeriali, che sono tenuti ad applicare le leggi Gelmini e le circolari ministeriali, bisogna precisare che gli OO CC sono tenuti ad applicare le leggi in vigore e già efficaci e comunque non sono vincolati dalle CC. MM che sono atti interni che non possono vincolare gli organismi di partecipazione democratica come gli OO CC..
Se poi rifiutano di dare corso alle delibere degli organi collegiali, bisogna intimare una formale diffida.

IL TAVOLO è ovviamente a disposizione per tutti gli opportuni interventi.

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