Tremonti apre uno spiraglio sui tagli alla scuola. Su cosa?
La modifica più attesa al decreto legge 78/2010 è quella annunciata dal ministro dell'economia Giulio Tremonti intervenendo lo scorso 24 giugno all'incontro svoltosi a Roma tra i sindacati della scuola, cui hanno preso parte il segretario generale della Confsal Marco Paolo Nigi, il segretario generale della Uil scuola Massimo Di Menna, della Cisl scuola Francesco Scrima e della Gilda Rino Di Meglio.
Tremonti non è stato chiarissimo, o meglio le sue parole sono state diversamente interpretate dai giornalisti presenti e dagli stessi sindacati. Certamente il ministro dell'economia ha riconosciuto che la parte della manovra sulla scuola poteva essere rivista. "Pensiamo che sia giusto evitare il meccanismo del congelamento del 30%", ha affermato. E poi: "Il blocco per i docenti resta, ma la quota di risparmi (il 30% previsto dall'art. 64 della legge 133/2008, ndr) è stata acquisita per legge; mano a mano che saranno accertati, d'intesa con le forze sociali e il ministro Gelmini ci sarà l'attribuzione delle quote dei risparmi per il miglioramento della scuola e per il personale".
I sindacati si sono affrettati a cantare vittoria circa una presunta marcia indietro del governo sul blocco degli scatti di anzianità, ma sarà proprio così? O il ministro si riferiva al recupero dei fondi per la carriera dei docenti? O forse ancora a un misto delle due ipotesi?
Da www.tuttoscuola.com
28 giugno 2010
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