mercoledì 16 settembre 2009

Più e meno” per Miariastella pari son

Riporto di seguito due mail da me inviate ai genitori della scuola cavalcanti intercalate da precisazioni del preside perché ritengo possano fornire qualche idea di quello che sta succedendo nella scuola media.
mail inviata =========================================================================

In occasione del primo giorno di scuola mi permetto di inviarvi, in allegato, una breve riflessione su alcune conseguenze della riforma Gelmini.
Può darsi che questi effetti siano in qualche modo attenuati e nascosti grazie alla responsabilità ed all'impegno del personale della scuola, docente e non docente, ma è utile che vi informiate direttamente con gli stessi docenti.
Soprattutto è importante cercare di ricordare quello che ci è stato e viene raccontato e confrontarlo via via con la realtà dei fatti per acquisire consapevolezza e mantenere vivo un sano spirito critico che spero diventi patrimonio culturale anche dei nostri ragazzi.
Un caro saluto a tutti.
Antonio Sacconi

P.S.) Chiunque si ritenga scocciato di ricevere queste email me lo faccia sapere

documento allegato ====================================================================

“Più e meno” per Miariastella pari son

Qualche giorno fa ho partecipato al 1° consiglio di istituto della scuola "media" Cavalcanti di Sesto Fiorentino per l’anno scolastico 2009/2010 che è anche il primo dopo la cosiddetta riforma Gelmini.

Dopo aver affrontato vari temi siamo passati all'approvazione del calendario scolastico ed in un attimo si sono palesate le implicazioni che questa riforma produce, fin da subito, sull’andamento dell’attività didattica. Le ricadute sono pesantemente negative rispetto agli standard di qualità e di offerta cui eravamo tradizionalmente abituati nella nostra scuola.

Sintetizzando brevemente quanto emerso:

  • I docenti saranno impegnati per la totalità del loro tempo in lezioni frontali, cioè in classe; sono state eliminate le ore a disposizione in cui i docenti erano presenti a scuola ma non insegnavano.
  • Quella che a primo acchito appare come una misura di efficienza nell’uso delle risorse, in questo caso del personale docente, risulta nella realtà un provvedimento che mette in grave difficoltà la normale gestione dell’attività scolastica e rimarca la completa incompetenza in questo campo di chi lo ha proposto.
    Perché ? Quali sono le conseguenze ?
    • Non ci sono docenti disponibili per supplenze brevi (quelle minori di 15 giorni) e per seguire quegli studenti che non fanno religione;
    • Non ci sono docenti disponibili per tutte quelle attività di arricchimento formativo per i ragazzi(openlab, visite guidate, gite, ecc.).
  • Per cercare di formare un “tesoretto” di ore a disposizione per coprire, solo in parte, queste gravi lacune il Dirigente Scolastico ed il Collegio Docenti si sono arrampicati sugli specchi ed hanno proposto al Consiglio di Istituto di agire sul calendario scolastico in questo modo:
    • per il primo mese l’orario di lezione sarà più corto, un’ora in meno al giorno ( 1 ora/giorno x 27 classi x 25 giorni = 675 ore non lavorate);
    • durante l’anno saranno introdotti tre giorni di festa (5 ore/giorno x 27 classi x 3 giorni = 405 ore non lavorate).
  • Le ore non lavorate dai docenti potranno così essere recuperate durante l’anno per le supplenze brevi ma saranno sicuramente insufficienti.
  • Altre ore retribuite potranno essere messe a disposizione dagli insegnanti (credo fino a 6 ore al mese), ma su base volontaria e quindi senza preventiva certezza.

Comunque sia i nostri ragazzi perderanno molte ore di lezione (non è certo un bene) e difficilmente potranno fruire delle attività di arricchimento formativo fino ad oggi “piccolo” vanto della nostra scuola. Complessivamente i nostri ragazzi avranno meno ore di insegnamento e meno ore di arricchimento formativo.

Ebbene, dopo questa lunga e sofferta seduta di consiglio di istituto sono tornato a casa ed in TV è apparsa “a fagiuolo” la Ministra Gelmini che in 30 secondi ha decantato lodi sulla “metamorfosi” virtuosa della scuola (sottinteso da lei innescata) ed ha elencato una serie di “più” (più tempo pieno, più merito, .....), evidentemente i “meno” sono concentrati alla scuola Cavalcanti di Sesto Fiorentino.

Questo contrasto fra i risultati della riforma toccati con mano e quelli raccontati dalla Ministra mi ha illuminato di colpo sul vero significato del detto “muovere la bocca come un culo di gallina” e cioè “ripetutamente, in maniera inconsulta e per far uscire solo m....ististificazioni”.

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Precisazioni ============================================================
Il giorno 14 settembre 2009 12.54, Preside <preside@scuolamediacavalcanti.it> ha scritto:
- Mostra testo citato -

Gent.mo ing. Sacconi, come Dirigente Scolastico i miei compiti sono gestionali,una volta che le istanze politiche e di prima fascia dirigenziale hanno fornito gli indirizzi,i regolamenti,le disposizioni interne.
Per questo, di fronte alla sua comunicazione ho il dovere di effettuare alcune precisazioni:
1- rendere flessibile il servizio in termini di ingegneria oraria è una delle prerogative che le scuole hanno in termini di autonomia funzionale (Regolamento dell'autonomia DPR 275 dell'8 marzo 1999), quindi di per sè non costituisce "un arrampicarsi sugli specchi", ma rendere effettiva una facoltà che le scuole autonome possiedono.
2- i dati forniti però difettano di precisione: i giorni di lezione ad orario provvisorio ridotto del mese di settembre sono ,ahimè, non 25 bensì 10 per le sezioni a settimana corta e 12 per quelle a settimana completa.
3- le ore di disponibilità al lavoro aggiuntivo sono 6 a settimana per ogni docente. Ma essendo volontarie ipso facto non possono essere imposte
4- parlare di "ore non lavorate" può apparire, ed è, fuorviante ,poichè le ore in realtà vengono effettivamente rese in servizio di copertura delle assenze brevi alle classi, dunque sono ..ore lavorate flessibilmente
4- il problema delle cattedre completamente impegnate in orario frontale è a carattere nazionale e NON proprio del nostro solo istituto. E' stato già sollevato dai coordinatori dei Poli di aggregazione scolastica con il Direttore dell'USP di Firenze e verrà ancora trattato dai Dirigenti scolastici nell'incontro del nostro Polo di aggregazione (Nord ) il giorno 22 settembre.
Naturalmente lascio a lei la responsabilità di asserzioni e valutazioni dal carattere "forte" e,in parte mi pare, pittoresco e lascio alla sua deontologia il fornire le mie precisazioni alla platea degli stakeholders coinvolti dalle sue considerazioni.
Con grande cordialità
Enio Lucherini
p.s. PER DIFETTO DI BATTITURA ERA SFUGGITO UN "NON"


risposta ===============================================================
Ho ricevuto e vi rigiro alcune precisazioni dal Preside della scuola Cavalcanti che personalmente stimo per la grande sensibilità con cui svolge il suo ruolo istituzionale.

Su richiesta di una insegnante preciso che le ore a disposizione erano utilizzate per la materia alternativa alla religione o erano utilizzate per la sostituzione dei colleghi assenti.
Mi ricorda inoltre che questo anno è stata tolta l'ora di informatica* e che questo è un grande danno.
*(ndr.- una delle famose tre " i ", inglese - impresa - informatica, vantante dalla Moratti nello scorso governo Berlusconi, ma smentirsi senza pentirsi non mi sembra una loro preoccupazione).

In merito a queste utilissime precisazioni ritengo che non modifichino il senso della mia nota di ieri, ovvero che questa riforma della scuola è un gioco alla meno le cui conseguenze sulla qualità della scuola, quindi della formazione dei nostri ragazzi, si faranno sentire alla distanza, quando dovranno affrontare la vita, cercare un lavoro, con il bagaglio di capacità, cultura e competenze accumulate in precedenza e, ovviamente, la scuola ne rappresenta il principale "fornitore".

E' vero che l'autonomia funzionale consente alle scuole di rendere flessibile il servizio ma l'adattamento del calendario scolastico deve rispondere alle esigenze derivanti dal POF (Piano di offerta formativa) e non alla necessità di riparare i danni causati da riforme schizofreniche.

Quando, finiti gli studi, iniziai a lavorare un collega tutti i lunedì mattina esordiva dicendo "allegri ragazzi, oggi è la vigilia dell'antivigilia del penultimo giorno della settimana". Questo sortiva l'effetto di sdrammatizzare il cosiddetto stress da ufficio o sindrome del lunedì, ma non cambiava i fatto che rimaneva una settimana di lavoro da affrontare.
Cosa voglio dire ? Dico che vedere le cose sotto un diverso punto di vista può farci sentire più tranquilli ma non modifica la realtà ed allora dobbiamo avere chiaro che le modifiche al calendario non hanno nessuna valenza formativa ma sono solo una toppa per coprire i maldestri strappi causati dalla Gelmini.

Non so se le mie affermazioni siano forti o pittoresche o se esista una deontologia del "genitore" ma credo che ogni "cittadino" abbia il dovere morale di informarsi ed informare secondo coscienza. Internet, almeno per il momento, rappresenta una buona opportunità di scambio libero di informazioni.

A proposito di periodi bui per l'informazione nel 1858 John Stuart Mill (padre del liberalismo) ebbe a scrivere nel suo "Saggio sulla libertà":
"E' da sperare che sia trascorsa l'epoca in cui era necessario difendere la <> come una delle garanzie contro un governo corrotto o tirannico. Possiamo supporre che non sia più necessario dimostrare che non si può consentire a una legislatura o a un esecutivo, i cui interessi non si identifichino con quelli dei cittadini, di imporre loro le opinioni e di stabilire quali dottrine o argomentazioni essi possano ascoltare.".
Poffarbacco, sono passati ben 160 anni ma questo scritto potrebbe tranquillamente apparire in prima pagina su un quotidiano di oggi.
Riflettete gente.

Un cordiale saluto a tutti.

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