sabato 31 gennaio 2009

Ricorso al Tar

Da Virgilio notizie:

Scuola/ Insegnanti e genitori ricorrono al Tar contro la Gelmini
Cidi: "Il Piano programmatico previsto dalla 133 è illegittimo"


Roma, 29 gen. (Apcom) - Genitori e insegnanti affilano le armi contro il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, e decidono di presentare un ricorso al Tar contro il Piano programmatico per la razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico che la legge 133 stabiliva dovesse essere messo a punto dal Ministro entro 45 giorni dall'entrata in vigore della legge.
Quel piano è "illegittimo", denunciano il coordinamento genitori democratici, il centro di iniziativa democratica degli insegnanti (Cidi) e il 126mo circolo didattico di Roma, che, con l'appoggio di alcuni parlamentari del Partito democratico (il ministro ombra Maria Pia Garavaglia, Maria Coscia, Manuela Ghizzoni) hanno deciso di firmare il ricorso al Tar "per l'annullamento" del Piano programmatico sulla scuola non appena il Ministro Gelmini lo scriverà. Attualmente infatti, precisano genitori e insegnanti, "il piano è stato accantonato dal governo in quanto i regolamenti approvati dal Cdm del 18 dicembre non ne forniscono una puntuale attuazione. E' evidente che appena i Regolamenti saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale faremo ricorso per illegittimità".
"Dobbiamo fare qualcosa in concreto - ha detto in conferenza stampa alla Camera la presidente del Cidi, Maria Sofia Toselli - per fermare tutto ciò che sta scardinando dalle fondamenta il sistema dell'istruzione pubblica nazionale, per fermare le nefandezze che stanno piovendo sulla scuola pubblica".
Nel merito, il ricorso al Tar del Lazio contiene rilievi di costituzionalità rispetto all'articolo 64 della legge 133 del 2008.

Cosa cambia nella scuola
nell' "Era Gelmini"

venerdì 30 gennaio 2009

Pareri della Conferenza Unificata

La Conferenza Unificata nella seduta del 28 gennaio '09 ha espresso parere negativo sul regolamento per la scuola dell'infanzia e primaria. Trovi il testo su:

http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=10852&IdDett=17369

martedì 27 gennaio 2009

Iniziative per la contestazione

In questo documento, che vi invito a leggere, sono contenute una serie di possibili iniziative per la contestazione dei provvedimenti del Governo in materia scolastica.

http://docs.google.com/Doc?id=dcx8x6t8_5drjqq4hf

venerdì 23 gennaio 2009

Rinvio del parere della Conferenza Stato-Regioni sui regolamenti attuativi

Da LaTecnica della Scuola.it :

Regolamenti: rinvio del parere della Conferenza Stato-Regioni

La formulazione del parere sui due regolamenti applicativi dell'articolo 64 della legge 133 è stata rinviata ad una riunione straordinaria del 28 gennaio. Errani auspica maggiore concertazione.

Nella seduta del 22 gennaio la Conferenza Stato-Regioni ha deciso di rinviare ad una riunione straordinaria del 28 gennaio l’esame delle bozze dei regolamenti applicativi dell’art. 64 della legge 133.
Lo ha annunciato al termine della riunione Nadia Masini, sindaco di Forlì e delegata alle politiche sulla scuola dell’ANCI.
La richiesta di rinvio - ha spiegato Masini - si motiva con la necessità di valutare al meglio le conseguenze che i regolamenti avranno sui territori e principalmente sui Comuni, che rischiano ancora una volta di dover essere chiamati a supplire alla riduzione di servizi fondamentali che l’avvio della riforma provocherà. Tutto ciò, reso ancora più grave, dalla pesante situazione finanziaria in cui versano i Comuni”.
I due regolamenti sui quali la Conferenza dovrà pronunciarsi sono quelli sull’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione e sulla riorganizzazione della rete scolastica.
Lo stesso presidente della Conferenza, Vasco Errani, è intervenuto sulla questione dichiarando: “Abbiamo ribadito al Governo il rispetto dell’Intesa prevista da decreto 154 del 2008 sulla scuola. E pertanto che vi sia quell’indispensabile approfondimento e quindi una maggiore concertazione su provvedimenti che interessano in particolare la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane”.
E’ probabile che il rinvio preluda ad un parere bipartisan sulle bozze di regolamento che però non sarà facile da raggiungere visto che le diverse regioni hanno interessi contrastanti.
Le regioni del nord (sia quelle di centro-sinistra sia quelle di centro-destra) sono infatti interessate ad evitare la riduzione dei posti di tempo pieno o comunque di quel tempo-scuola che garantisce un più esteso servizio scolastico. Ma questo potrebbe voler dire che i risparmi andrebbero ricercati soprattutto nel dimensionamento scolastico e nella riduzione degli organici per le classi a 27-30 ore: in questo secondo caso i tagli graverebbero soprattutto sulle regioni del sud.
Alla fine si dovrà necessariamente trovare un punto di equilibrio che consenta di distribuire i tagli in modo da non pesare solo su alcune regioni.
Questo significa però che le regioni di centro-sinistra dovranno trovare un accordo fra di loro e quelle del nord (come per esempio Piemonte ed Emilia-Romagna) dovranno accettare qualche sacrificio in modo da aiutare le regioni di centro-sinistra del sud, come Puglia e Campania. La partita, come si può intuire, è molto complessa ed è davvero difficile formulare previsioni.

di Reginaldo Palermo
22/01/2009

mercoledì 21 gennaio 2009

Per la scuola della Repubblica

Si è svolto sabato a Roma il convegno nazionale sulla scuola promosso dall'Associazione "Per la scuola della Repubblica"; il convegno ha registrato una larga partecipazione di docenti, genitori e studenti di diverse realtà locali e di esponenti politici e di organizzazioni del mondo della scuola..A conclusione del convegno è stato deciso:

  • rilanciare i valori costituzionali sia in generale che in particolare con riferimento all'ordinamento scolastico;
  • avviare la costituzione di un coordinamento sia a livello nazionale che locale di tutte le organizzazioni disponibili che, ferma restando l'autonomia di ciascuna organizzazione, possa coordinare tutte le opportune iniziative nella contestazione dei provvedimenti di questa maggioranza di governo; in particolare:
    a) promuovere tutte le opportune iniziative per un rilancio della democrazia scolastica nelle scuole;
    b) rilanciare la proposta di legge di iniziativa popolare " per una buona scuola", gia depositata in Parlamento
    c) organizzare un'attività di informazione sulle scadenza scolastiche e sulle possibili forme di contestazione;
    d) organizzare le possibili azioni legali per contestare, anche a livello legale, i provvedimenti attuativi delle leggi Gelmini.

Si è inoltre deciso di dare mandato all'Associazione "Per la scuola della Repubblica", in attesa della costituzione di un coordinamento, di prendere contatti con il Presidente della Regione Emilia Romagna e con il Presidente dell'ANCI per un chiarimento in merito ai pareri che la Conferenza unificata dovrà formulare rispetto ai regolamenti.
In vista dell'Assemblea Nazionale dei Comitati della scuola , convocata per il 24 gennaio a Firenze, si è infine deciso di dare un proprio contributo con una proposta in merito ai regolamenti governativi ed alle possibili forme di contestazione; a tale fine è convocata una riunione di lavoro per il giorno 23 gennaio alle ore 18 a Firenze presso il Circolo ARCI, Via delle Porte Nuove n. 33 (dalla Stazione FF.SS. si può prendere il 17 in direzione Boito e scendere alla quarta fermata).Per eventuali informazioni rivolgersi a Mauceri(coordinatore di "Per la scuola della Repubblica"): cell. 335-7112697.

lunedì 19 gennaio 2009

Incontro nazionale delle scuole

Incontro nazionale delle scuole - Firenze 24 gennaio 2009.
Coordinamento genitori insegnanti Firenze

Il nuovo Incontro nazionale delle scuole si terrà a Firenze sabato 24 gennaio 2009 presso la Sala delle Leopoldine in piazza Tasso.

L'assemblea avrà inizio alle 10.00 e terminerà alle 17.30 con il seguente ordine del giorno:
1. I regolamenti attuativi relativi all'assetto della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione e i regolamenti attuativi il dimensionamento scolastico.
2. La circolare relativa alle iscrizioni e decreto sulla valutazione del comportamento.
3. Iniziative del movimento delle scuole.

Crediamo opportuno riservare la discussione dei primi due punti alla mattinata fino alle 13.30, quando è prevista una pausa pranzo, e ancora un'ora del pomeriggio. Dopo e fino alle 17.00 discutere delle iniziative.
L'ultima parte dell'assemblea è dedicata alla stesura del documento conclusivo per il quale, ancora una volta, ribadiamo l'importanza di adottare il metodo delle scelte condivise.
Per una discussione ampia e partecipata si invitano tutti a interventi nei tempi stabiliti.

Info:
ser.tamborrino@gmail.com
333 6743584

venerdì 16 gennaio 2009

Sondaggio TG1

Dalla mailing del Coordinamento Genitori Insegnanti Toscana, postato da Anna Sarfatti:

Oggi la Gelmini ha rilasciato al TG1 un comunicato sulla circolare sulle iscrizioni. Il comunicato consta di 17 punti: 9 delle affermazioni della Gelmini o sono false o comunque non sono contenute nella circolare sulle iscrizioni ( perché esulano dalla materia: esempio educazione alla cittadinanza, voto numerico, voto in condotta ecc.).

Il TG1 fa un sondaggio sulla primaria: dove iscriveresti tuo figlio. Nonostante le balle della Gelmini il 51,42% sceglie il tempo pieno, il 35,23% le 30 ore, il 6,18% le 27 ore e il 6,67% le 24 ore.

LA GELMINI E' BOCCIATA!!!!!

Il sondaggio è ancora aperto:
BOCCIA ANCHE TU LA GELMINI

Clicca immediatamente su:
http://www.sondaggi.rai.it/index.php?sid=85147&lang=it

martedì 13 gennaio 2009

Documento sui regolamenti

Dalla mailing list del Coordinamento Genitori Insegnanti Toscana:

Ciao a tutti,
al seguente indirizzo
http://www.forumscuole.it/Members/odino/gennaio2009/regolamentiprimo_fin.pdf
trovate un documento che sintetizza quanto previsto per scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado dal piano programmatico e dai due regolamenti approvati dal Consiglio dei ministri il 18 dicembre.

Sui regolamenti dovranno esprimere parere il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione(CNPI), la Conferenza Unificata e il Consiglio di Stato. Al termine del giro dovranno essere approvati definitivamente dal Consiglio dei ministri, solo a quel punto saranno legge.

lunedì 12 gennaio 2009

I nuovi schemi di regolamento

Schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione [...]”
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id_tip=34&view=norm&id=24137

Schema di regolamento recante “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola [...]”
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id_tip=34&view=norm&id=24136

venerdì 9 gennaio 2009

Nuovi regolamenti attuativi

Con Natale abbiamo ricevuto in regalo i nuovi regolamenti attuativi (che dovrebbero entrare in vigore non prima di marzo 2009).

Nell'ultima versione emergono 2 cose:

1- viene abolita ogni compresenza docente dalla scuola primaria, anche nel tempo pieno che resterà di 40 ore, ma realizzate con un improbabile spezzatino di ore da parte di diverse docenti.

2- tale provvedimento riguarda tutte le classi della primaria e non solo le future classi prime, con gravi ripercussioni sulla qualità della didattica.

Visto che l'informazione è scarsa, per non dire nulla, proponiamo ed invitiamo a partecipare martedì 13/01 ore 21.30 presso la sede del Quartiere 3 di Sesto (Quinto - ex macelli) - saletta I piano genitori ed insegnanti per informarci reciprocamente, confrontarci e coordinarci su eventuali azioni di informazione.

giovedì 8 gennaio 2009

Sull'integrazione degli alunni disabili

da superando.it
«Regalo di Natale» all'integrazione?
(di Salvatore Nocera*)

Lo schema di regolamento sulla razionalizzazione della rete scolastica, varato dal Consiglio dei Ministri il 18 dicembre scorso, dopo un’apparente apertura a favore delle classi frequentate da alunni con disabilità - prevista all’articolo 7, comma 2 - vanifica qualunque prospettiva di qualità di integrazione scolastica con il successivo comma 3 del medesimo articolo, laddove è scritto: «Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal comma 2».Ciò significa che il limite fissato a certe condizioni nel comma 2 può essere in ogni tempo abbattuto dall’Amministrazione scolastica, senza neppure indicare alcune condizioni, ma sulla base di valutazioni meramente discrezionali, che nemmeno la Magistratura potrebbe sindacare.

Inoltre, mentre nell’articolo 11, comma 3 dello schema è stabilito che «eventuali iscrizioni in eccedenza sono ripartite tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare, comunque, le 29 unità per sezione, escludendo dalla redistribuzione le sezioni che accolgono alunni con disabilità», analoga garanzia non viene esplicitata nei successivi articoli 12, 13 e 18.

E ancora, mentre l’articolo 12, comma 1 relativo alla scuola primaria esplicita la salvezza del tetto massimo di alunni di cui all’articolo 7, commi 2 e 3, analoga garanzia non è ribadita all'articolo 13 per le scuole secondarie di primo grado e all'articolo 18 per le scuole secondarie di secondo grado.

A ciò si aggiunga che l’articolo 9 non prevede alcun limite numerico per le classi dei corsi di educazione per gli adulti nelle quali agli alunni con disabilità è assicurato il diritto allo studio con tutte le garanzie dall’articolo 4, comma 6 dell’Ordinanza Ministeriale 455/97, richiamata dalla Sentenza della Corte Costituzionale 226/01.

Infine, l’articolo 26, comma 2 lettera f) dello schema di regolamento abroga il Decreto Ministeriale 141/99 che fissava dei limiti anche al numero di alunni con disabilità presenti nella stessa classe, come chiarito dalla Sentenza della Terza Sezione del TAR Lazio n° 9926 dell’11 aprile 2007, non appellata e quindi definitiva.

Né possono ignorarsi le censure, mosse da più parti, alla possibile violazione di legge - nella specie l'articolo 64 della Legge 133/08, che non prevede deroghe - violazione operata dall'incondizionata e illimitata discrezionalità introdotta dal comma 3 dell’articolo 7 di questo schema di regolamento, che è semplicemente una norma secondaria.

Da quanto sopra esposto, risulta evidente che il testo dello schema - se non emendato - costituisce un chiaro arretramento rispetto alle garanzie della normativa previgente, con ricadute negative sulla qualità dell'integrazione scolastica, che rischia di degradare a mero inserimento in palese violazione della Sentenza della Corte Costituzionale 215/87 e dell’articolo 24 della Convenzione ONU sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità, in fase di ratifica presso il Parlamento.
Si chiede pertanto che il Ministero voglia esaminare le seguenti ipotesi emendative, in mancanza delle quali si concretizza il rischio di un forte contenzioso da parte delle famiglie e delle associazioni, con conseguente aggravio per l’erario, oltre che con forti disagi per il buon andamento del sistema di istruzione:

1. All'articolo 7, comma 3 dello schema di regolamento, dopo la frase «Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal comma 2.», sostituire il punto con una virgola e aggiungere «alle seguenti condizioni: a. le classi da 20 alunni possono prevedere al massimo la presenza di due alunni con disabilità di cui uno solo con certificazione di handicap in situazione di gravità; b. le classi possono raggiungere il numero massimo di 22 alunni in presenza di 2 alunni con certificazione di handicap lieve; c. le classi possono raggiungere il numero massimo di 24 alunni in presenza di un solo alunno con certificazione di handicap lieve.».

2. All’inizio del primo comma degli articoli 9, 13 e 18 inserire la seguente frase: «Salvo il disposto dell’articolo 7, commi 2 e 3,».

Certamente non avremmo spedito la presente nota se vi fosse stata una riunione preventiva dell'Osservatorio Ministeriale sull'Integrazione Scolastica, da tempo richiesta.Si confida comunque nell’accoglimento delle richieste avanzate, facendo presente che in mancanza di un qualunque riscontro ci si vedrà costretti a inviare informalmente le osservazioni su esposte anche alla Conferenza Stato-Regioni e al Consiglio di Stato in sede consultiva.

*Vicepresidente FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e responsabile dell'Area Normativo-Giuridica dell'Osservatorio Scolastico sull'Integrazione dell'AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down).